Capitolo 4

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Il mio primo pensiero al mattino fu il nostro bacio. Ero nel letto accovacciata tra le coperte, Adriana stava ancora dormendo, non le avevo detto nulla di Elyas. La serata, infatti, era finita con me che dovetti portare la siciliana ubriaca a casa e con il ragazzo turco che mi aveva promesso che ci saremmo rivisti. Che cos'era questa cosa tra di noi? Gli piacevo? Avrei voluto conoscerlo meglio, era la stessa cosa per lui? Troppi pensieri, troppe domande a cui avrei avuto presto delle risposte.

Che ore saranno? Guardai verso l'orologio. O cielo.
-'Adriana, svegliati!', le tirai via la coperta e lei mormorò qualcosa di poco carino. Erano le 10 passate e a noi toccava il turno delle 11 in gelateria. Dopo una doccia veloce e una sistematina ai capelli eravamo pronte e fresche per il lavoro. Per fortuna Adriana aveva la macchina.

In gelateria c'era un profumo di caffè e cornetti. D'inverno servivano dolci e torte e bevande calde più che gelato.

Quella mattina non c'era tanta gente.
-'Mamma mia, che noia stare qui. Quando c'è poco lavoro il tempo non sembra passare mai'.
-'Emma, dovresti esserne contenta. Io mi sento ancora la sbronza di ieri sera, non riesco a fare niente'.
-'Ahaha, così ti impari per la prossima volta'.
-'Ridi, ridi'. Mi lanciò uno sguardo brutto.
-'Lo sai che scherzo. Con Christian com'è andata?'
Il suo viso si fece rosso come un pomodoro. Di solito era una ragazza piuttosto sfacciata ma quando si trattava di Christian doveva farsi coraggio con qualche Mojito, come era successo la sera precedente.
-'Abbiamo ballato e ci siamo baciati ma niente di più'.
-'Dovresti cercare di parlargli da sobria così magari riusciresti a capire se vuole qualcosa di serio o meno'.
-'Si lo so, hai ragione'. Fece una faccia triste e si sistemò la gonna per non dovermi guardare. La abbracciai.
-'Ti voglio bene, sei una ragazza così bella, non voglio che ti ferisca'.
-'Grazie Emmi, ti voglio bene'. Questo ce lo dicemmo in italiano, le nostre conversazioni erano sempre per metà in tedesco e per metà in italiano, dipendeva dall'argomento.

'Buongiorno ragazze!', disse una voce maschile. Christian entrò con un sorriso smagliante in abiti di lavoro, pantalone nero, camicia bianca e papillon rosso. Era un ragazzo molto bello, alto, moro con gli occhi verdi. Anche stiloso con il ciuffo da Elvis all'indietro. Insomma un bel ragazzo. Adriana sparì subito nel magazzino e io feci una smorfia alla sua fuga.
-'Buongiorno', lo salutai.
-'Buongiorno, come va?'
-'Tutto ok!' Mi misi il grembiule e diedi una pulita al bancone. Lui sembrava volermi dire qualcosa. Esitò, ma poi disse ciò che aveva da dire.
-'Senti, ho visto che parlavi con Elyas ieri'.
-'Si, lo conosci?'
-'Si, e ti consiglio di non uscirci'.
Ma che hanno tutti contro questo ragazzo. Santo cielo.
-'Perché?'
-'Perché è un tipo strano e poi è turco.'
Non sapevo cosa rispondere, gli feci un accenno con la testa e continuai a pulire il bancone. Fino ad ora non mi era sembrato un ragazzo cattivo, anzi. Però le sue parole mi fecero riflettere.



 

Emma - Un Amore Sbagliato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora