03-CASA DOLCE CASA

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Maya si allontana a passo spedito per servire dei clienti, Nat  continua a guardarsi intorno ci sono dei quadri alle pareti in vari punti del locale, vecchie foto in bianco e nero di capi indiani dallo sguardo fiero con i copricapo fatto di piume d'aquila, uno più di tutti colpisce la sua attenzione, una donna dalla bellezza eterea con accanto a se dei lupi e poi lance archi e frecce finemente lavorati con piume e lacci di cuoio .
Intanto rimugina sulla sitazione aveva mandato molte email facendo richiesta d'iscrizione per il praticantato e quando aveva ricevuto l'email dall'ospedale cittadino di Long Pond era rimasta di stucco non ricordava di aver mandato richiesta d'iscrizione ad un ospedale così lontano, aveva cercato su internet e  scoperto che Long Pond é un piccolo centro cittadino di nemmeno cinquemila abitanti nell'Ontario canadese, tra montagne laghi e fitti boschi al confine con una riserva indiana (DOTTORESSA LE PORTO QUALCHE ALTRA COSA... LE VA UN DOLCE) a quel vocione la guardano tutti  (GRAZIE MAYA IL DOLCE LO PRENDO DOPO VADO FUORI A FUMARE UNA SIGARETTA... MA CHIAMAMI NAT E DAMMI DEL TU ) Maya le sorride e si dilegua per sbrigare altre faccende, mentre esce fuori le casca l'accendino dalle mani non fa in tempo a raccoglierlo, due ragazze stanno entrando parlano tra loro una lo raccoglie, una biondina platinata che le sorride restituendole  l'accendino, le ragazze entrano Nat le  vede parlare con Maya.
Finita la pioggia le strade si stanno  popolando di gente, osserva i passanti pensando che vivere li per un pò puo essere l'inizio di una nuova vita.
Si accomoda dinuovo al tavolo Maya si avvicina accompagnata dalle ragazze che aveva incrociato mentre usciva (LEI E NAT JORDAN ...E NUOVA IN CITTA LAVORERÀ ALL'OSPEDALE ...LORO SONO PATRICIA COOPER ) e indica la ragazza bionda con un sorriso allegro (E LEI E HASTER LENOX ) indica l'altra ragazza mora dai grandi occhi verdi (LAVORANO ANCHE LORO IN OSPEDALE...SIETE COLLEGHE GIUSTO ...) Maya si allontana lasciando che le ragazze se la sbrighino da sole, sono tutte a corto di parole e imbarazzate Particia si accomoda al tavolo (SEI ARRIVATA DA POCO IN CITTÀ ) (ALL'INCIRCA UN'ORA) anche Haster prende posto e Maya fa ritorno con tre porzioni di torta meringata la sua preferita, passano un pò di tempo a parlare di cose futili, restano di stucco quando Nat le dice di aver fatto un viaggio di nove ore in macchina, sono simpatiche e spiritose, anche se Nat  non capisce come fanno ad essere così amiche non sono mai d'accordo su niente (DOMANI MATTINA HAI IL COLLOQUIO CON PARKER ?) (SI ALLE NOVE...ANZI E MEGLIO CHE VADA DEVO ANCORA TROVARE CASA MIA ) Nat è impaziente di vedere i risultati della tresca tramata alle sue spalle poi  un flash...non sa se la casa è arredata, l'altra casa quella sfumata era già arredata,  cerca di alzarsi dalla sedia ma il pensiero scioccante di trovare una casa vuota la fa cascare con il culo perterra-in senso lato- (DAI RESTA ANCORA UN PO) non se la sente di restare solo il  pensiero le fa venire l'ansia le sembra di essersi trasformata in sua madre (NON POSSO PROPRIO DEVO SISTEMARE ANCORAI BAGAGLI CHE HO IN MACCHINA) ha fretta di andare via (SCAMBIAMOCI I NUMERI DI TELEFONO ,CI POSSIAMO VEDERE DOMANI TI PORTIAMO A FARE UN GIRETTO IN CITTA ,CI SONO DEI POSTI CHE DEVI ASSOLUTAMENTE VEDERE) Patricia parla sprizzando entusiasmo e Haster armeggia con il cellulare, Nat con la testa lontana anni luce, dopo aver memorizzato i numeri si salutano dandosi appuntamento per l'indomani, passa per la cassa per pagare il conto, Maya le sorride dicendole  che offre la casa, pronta ad uscire con la mano poggiata sulla maniglia della porta si gira verso le ragazze per fare un ultimo cenno di saluto, e in quel momento che va a sbattere contro un muro umano,  un effetto a molla e per il contraccolpo rischia di cadere, si sente afferrare per un braccio, i capelli le schizzano infaccia impedendole la visuale, la borsa le casca dalla spalla e tutte le sue cose sono sparse sul pavimento (TUTTO BENE?) si da una sistemata ai capelli e si trova faccia a faccia con un pettorale fasciato da una t-shart nera, alza lo sguardo e un suono strozzato le muore in gola, alto imponente l'urto non lo ha minimamente spostato neanche di un centimetro, capelli lunghi la pelle bronzea, gli occhi neri dallo sguardo profondo, restano li con lo sguardo perso l'uno nell'altro, altre mani raccolgono le sue cose dal pavimento, qualcuno le restituisce la borsa, solo in quel momento Nat si  rende conto che sono in tre stavano entrando, lei uscendo ne ha preso in pieno uno (TUTTO BENE SIGNORINA ) non è  lui che parla, lui è rimasto bloccato senza dire una parola, sente le voci di  Haster e Patricia parlare con gli altri ragazzi, lei è sempre li ferma con le gambe cementate a terra (NAT TUTTO BENE ? ...COME TI SENTI ?) si da una scrollata (SI... SI STO BENE HASTER ...CI VEDIAMO DOMANI) alza gli occhi e vede il tizio dello scontro massaggiarsi lo sterno, infondo l'ha colpito con una bella testata, uscita dal locale  dalle vetrine vede che i ragazzi si sono accomodati allo stesso tavolo di Haster e Patricia .
Arriva al Green Park un quartiere residenziale con tante villette una accanto all'altra con il prato curato le aiuole con le staccionate bianche, appena entra in casa resta senza parole, un ambiente molto grande dai colori chiare toni di grigio e tortora, due divani con penisola uno bianco e l'altro rosso rubino con tanti cuscini dai colori caldi, tappeti color sabbia e lampade dai colori tenui, lascia la borsa a terra e fa il giro della casa  tutto come nei dépliant che era solita sfogliare  ma troppo grande per una persona sola, di sopra ci sono  due camere per gli ospiti una camera adibita a palestra e la sua camera da letto con bagno in camera e un enorme cabina armadio, corre giù dove assolutamente chiamare i suoi (PRONTO NAT ) come aveva immaginato è suo padre a rispondere al telefono (SEI A CASA TESORO ) (SI PAPÀ SONO A CASA...E SONO UN PÒ ARRABIATA UN PÒ SORPRESA ) (SPERO TI PIACCIA LA SORPRESA) (SI CERTO CHE MI PIACE MA PRIMA ERO ARRABIATA ) le lacrime incomiciano a pizzicarle gli occhi (LO IMMAGINAVO TESORO MA LO SAI COM' È FATTA TUA MADRE, E AD ESSERE ONESTI QUESTA VOLTA SONO STATO D'ACCORDO CON LEI, E QUI ACCANTO A ME E STATA IN ANSIA TUTTO IL GIORNO ) sente dei rumori di fondo e poi sua madre piagnucolare (NAT SCUSAMI MA QUANDO HO VISTO QUEL APPARTAMENTO MINUSCOLO E IL PALAZZONE GRIGIO CLAUSTROFOBICO HO PENSATO CHE MIA FIGLIA NON SAREBBE MAI ANDATA AD ABITARE IN UN POSTACCIO DEL GENERE ) eccola che ricomincia, Nat alza gli occhi al cielo (MAMMA C'È TANTA GENTE PERBENE CHE ABITA IN APPARTAMENTI GRIGI E CLAUSTROFOBICI...QUANDO HAI VISTO L'APPARTAMENTO E IL PALAZZONE ) un sospetto le si insinua nella mente (IL GIORNO DOPO, QUANDO CI AVEVI DETTO CHE AVEVI TROVATO CASA ...SIAMO PARTITI ) esplode ( NON DIRMI CHE NON ERA VERO IL WEEK END DA ZIA MERY, NON DIRMI CHE SEI STATA QUI... ) bellissimo urlare liberamente quando la lancetta tocca il rosso (...QUANDO CAZZO FINIRÀ QUESTA STORIA HO VENTIDUE ANNI VOGLIO VIVERE LA MIA VITA NON UN SURROGATO DELLA TUA ...) mentre parla inizia ad urlare e lacrime di frustrazione le rigano il viso (TESORO NON ARRABBIARTI , CAPISCO CHE NON È QUELLO CHE VOLEVI , MA È PER IL TUO BENE E LA NOSTRA TRANQUILLITÀ) suo padre si riappriopria del telefono (LO SAPEVI...SAPEVI TUTTO PAPÀ E NON MI HAI DETTO NIENTE ) sospira quasi rassegnata (TESORO CERCA DI CAPIRE E LA PRIMA VOLTA CHE SEI COSÌ LONTANA DA CASA) non c'è niente da fare anche da lontano sua madre cerca sempre di influenzare le sue scelte di vita (PAPÀ SONO STATA AL CAMPUS UNIVERSITARIO TORNAVO A CASA PER IL FINE SETTIMANA E PENSAVO CHE FINALMENTE...) (ANDIAMO NAT DICIAMOCI LA VERITÀ AL CAMPUS ERA COME SE STESSI A CASA TUA C'ERA SEMPRE ...QUALCUNO) certo lei è l'unica figlia del senatore Jordan -oh basta- (COOSAA ERO UNA SORVEGLIATA SPECIALE...ANCHE QUI C'È QUALCUNO CHE VEGLIA SU DI ME ) (DAI NON FARE COSI LO SO NON E FACILE NELLA NOSTRA POSIZIONE SOCIALE ) si accascia sul divano (HO ORGANIZZATO TUTTO IO ...CHIEDITI COME SEI ARRIVATA LI ...TUA MADRE E CONVINTA CHE E UNA SUA IDEA ) sentire suo padre che sghignazza le fa venire la ridarella (NON HA CAPITO CHE COSI SEI LONTANA DAI SUI MODI DI FARE ...TI CHIEDO SOLO DI NON FARMI PREOCCUPARE ...NON C'È NESSUNO CHE TI CONTROLLA) ascolta la voce serena e rassicurante e tra  lacrime si mescolano sorrisi incerti (OH PAPÀ E IO CHE PENSAVO ...) (BHE HAI PENSATO MALE PICCOLA MIA ORA VA A LETTO E TARDI ...BUONA NOTTE NAT TI VOGLIO BENE ) dannate lacrime non vede bene (ANCH'IO TI VOGLIO BENE PAPÀ BUONA NOTTE ) continua a girovagare per casa aprendo e chiudendo porte, trova anche lo studio con tanto di lampada Tiffany sulla scrivania e le viene un groppo in gola dall'emozione è quella di suo padre, quella che lui aveva sulla sua scrivania quella con cui giocava da piccola, corre nel salone prova a chiamarlo sul cellulare ma il telefono risulta spento, da uno sguardo all'orologio e sorride tra se e se sicuramente già dorme, prende le valigie dall' auto per portarle in casa sente il suono del cellulare e corre in casa (PRONTO ) sicura che fosse suo padre ( CIAO NAT SCUSAMI SE DISTURBO GIÀ DORMIVI ?) posa  le valigie a terra sorpresa Particia a quest'ora (NO NON DORMIVO STO SCARICANDO I BAGAGLI ) Patricia sorrise ( HAI TROVATO CASA TUA ? COM'È ? ...TI PIACE ?) Oh Dio le viene voglia di schiantarsi con la testa al muro le sembra di parlare con sua madre vorebbe  gridare a squarcia gola per essere aiutata ma non le conviene sicuramente Patricia si offrirebbe davvero di andare a casa sua per aiutarla senza capire che ha bisogno di un altro tipo di aiuto (SI TROVATA, SEMBRA IKEA È MOLTO...CARINA ...MA COME MAI MI CHIAMI A QUEST'ORA ) Patricia tentenna (PRIMA QUANDO SEI ANDATA VIA HAI PERSO UNA POCHETTE ROSSA E NERA, NON SO COSA C'È DENTRO, VOLEVO SAPERE SE TI SERVE SUBITO O POSSO RIDARTELA DOMANI MATTINA ) per un attimo resta basita ripensando al ragazzo che ha colpito uscendo dal locale (BHE NON È URGENTE, CI VEDIAMO DOMANI SCUSAMI MA HO TANTO DA FARE PRIMA DI ANDARE A DORMIRE) accidenti si morde la lingua (SE VUOI UN AIUTINO NON C'È PROBLEMA) non la lascia finire (TI RINGRAZIO PER ORA LASCIO TUTTO COSÌ CONTINUO DOMANI ) Patricia sembra un pò delusa (MI FA MALE UN PÒ LA TESTA CREDO CHE ANDRÒ A DORMIRE) una bugia inventata all'ultimo (E TI CREDO HAI DATO UNA BELLA BOTTA HAI PRESO SHADOW IN PIENO) tira un sospiro sghignazzando ci è  cascata -cosa- (SCUSAMI NON HO CAPITO) -ho preso in pieno chi ?- (DICEVO CHE HAI PRESO SHADOW CON UN BEL COLPO DI TESTA UHAUHAUHA)
-oh Dio-  Patricia ride giuliva e Nat si  rende conto chi è Shadow...il muro (E NORME CHE ORA HAI MAL DI TESTA, OK ALLORA CI VEDIAMO DOMANI) Patricia chiude la telefonata lasciandola sotto al portico come un imbecille.
Pronta ad andare a letto continua a pensare a quel ragazzo, gli occhi dallo sguardo profondo i capelli neri e lunghi la pelle bronzea, come Maya anche lui è un nativo d'America e anche il nome è particolare, lo rivede nei pensieri, le labbra piene carnose i pettorali sodi scolpiti, quando l'aveva colpito si era sentita sbalzata di qualche passo lui il muro non si era spostato un centimetro.

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