04-CRAMPO MALEFICO

98 3 0
                                    

Mi sveglio presto, dopo essermi preparata velocemente scendo in cucina il frigo è strapieno di provviste come al solito si preoccupano che non mangii abbastanza, un fascio di luce entra dalla porta-finestra che da in giardino faccio il giro sul retro c'è un barbecue, un gazebo un bel tavolo grande con delle sedie e più in là delle sdraio, dò  un occhiata all'orologio si è fatta l'ora di andare.
Esco dell'ascensore al ventitreesimo piano e chiedo informazioni ad un infermiera che mi indirizza nell'ufficio del dottor Parker, attendo almeno un ora prima che lui mi possa ricevere, quando la segretaria mi fa accomodare resto sorpresa, quest'uomo l'ho gia visto ha un certo non so che...che mi sfugge  (PREGO SI ACCOMODI DOTTORESSA JORDAN ) cammino con passo incerto (BUONGIORNO DOTTOR PARCKER) l'uomo si alza dalla poltrona per venirmi incontro ( PROFESSORE , MI DISPIACE CONTRADDIRLA MA SONO PROFESSORE ...PREGO SÌ ACCOMODI ) non riusco a ricordare dove l'ho  visto (MI SCUSI) entrambi ci accomodiamo ai due lati opposti della scrivania (APPOSTO COSÌ...NON SI PREOCCUPI LE POSSO OFFRIRE QUALCOSA...UN CAFFÈ) (NO GRAZIE) il professore mi sorride e incomincia a rovistare in un cassetto (VORREI TENERLA INFORMATA SU ALCUNI PUNTI MA NON TROVO...NIENTE IN QUESTO CASSETTO) si alza dalla poltrona ed esce  lasciandomi sola, mi guardo intorno, ci sono  delle mensole con sopra coppe e trofei, alcune foto di famiglia e altri oggetti di fattura indiana (ECCOMI QUI SONO DESOLATO) si riaccomoda alla scrivania (MI SCUSI SE VADO UN PÒ DI FRETTA MA HO UNA RIUNIONE TRA DIECI MINUTI) mi consegna  una busta di quelle commerciali (QUI CI SONO TUTTE LE INFORMAZIONI CHE LA INTERESSANO , BADGE E ALCUNE FOTOCOPIE DI CARATTERE AMMINISTRATIVO) si alza all'inpiedi facendomi chiaramente capire che il tempo a mia disposizione è scaduto (LA MIA SEGRETARIA LE FARÀ FIRMARE GLI ULTIMI DOCUMENTI CHE ANDRANNO A COMPLETARE LA SUA SCHEDA PERSONALE , OLTRE A QUELLI CHE GIÀ HA INVIATO TRAMITE EMAIL) prendo la busta un po sorpresa dal fatto che il colloquio è  finito in un tempo così ridotto (SI TROVERÀ BENE CON NOI, E ORA SE MI VUOLE SCUSARE) gli stringo la mano, lascio l'ufficio di Parker alquanto perplessa, pensavo ad una riunione con le solite frasi tipo -benvenuti siamo una grande famiglia e blablabla- guardo l'orologio, e un pò presto per l'appuntamento con Haster e Patricia, decido di chiamare i miei, subito risponde mio padre, lo ringrazio per avermi regalato la sua lampada Tiffany, gli racconto che ho gia stretto amicizia con due ragazze, evito di raccontargli l'incontro-scontro con il ragazzo che usciva dal cafè, con mio padre non ho mai avuto problemi parliamo di tutto o quasi, ma preferisco non dirgli niente sul banale episodio, mia madre non è in casa, meglio cosi evito la trafila dei perché, ci salutiamo con baci-bacini, lascio  l'auto nel parcheggio dei dipendenti e vado all'appuntamento, Maya mi schiocca un sonoro bacio sulla guancia, mi siedo ad un tavolo e intanto che aspetto le ragazze dò un occhiata al contenuto della busta, dentro ci trovo il mio badge e le comunicazione di servizio con tutti gli orari dei turni, sono nell'equipe di Parcker al pronto soccorso, il suono della campanella sulla porta e in un attimo mi ritrovo tra Patricia e Haster, anche con loro baci e bacini, sono felice di rivederle non solo perché sono le uniche persone che conosco ma le trovo davvero simpatiche, Haster chiama Maya per ordinare, Patricia mi restituisce la pochett che avevo perso (INIZI LUNEDÌ VERO) Patricia mangia pan cake a sbafo e inizio una conversazione più costruttiva con Haster (SI SONO CON PARKER) (ALLORA SEI AL PRONTO SOCCORSO CON PATRICIA) mi casca la mascella dallo schok (OH MERAVIGLIOSO) bofonchia l'interessata con la bocca piena, continuando a strafogarsi (SEI FIDANZATA NAT ?) anche con la bocca piena Patricia riesce a spiazzami (MA SEI UN IMPICCIONA, SCUSALA É FATTA COSÌ) Haster cerca di giustificarla (SONO SINGLE DA POCO ) per un attimo ho l'impressione che le ragazze si siano scambiate uno sguardo furtivo (SIAMO STATI INSIEME DUE ANNI MA AD UN CERTO PUNTO HO CAPITO CHE NON CI STAVO BENE E HO MESSO LA PAROLA FINE) infondo è una mezza verità, senza scendere troppo nei particolari, sperando così di chiudere definitivamente l'argomento (E VOI SINGLE O FIDANZATE) Haster alza la mano come una scolaretta Patricia invece prende il menù e lo usa per nascondersi (IO SONO FIDANZATA INVECE PATRICIA È SPOSATA, SAI I RAGAZZI DI IERI UNO LO HAI PRESO IN PIENO UHAUHA...) per poco non mi va di traverso il caffè (BHE NON L'HO VISTO) forse è il fidanzato di Haster o peggio il marito di Patricia il solo pensiero mi vengono i brividi mi sono addormentata pensando all'uomo di un altra (CHE COS'HAI? NON TI SENTI BENE) Patricia mi guarda preoccupata (CERTE VOLTE LA GENTE NON VEDE AL DI LÀ DEL PROPRIO NASO, SGUARDO BASSO E PUZZA SOTTO AL NASO, DUE RAGAZZE AMERICANE CHE STANNO CON DEI NATIVI-INDIANI, NON DIRMI CHE SEI COME LORO) la voce di Haster ha un tono freddo e stizzato (NON SO CHE DIRE ...NON HO NIENTE IN CONTRARIO SE DUE PERSONE DI CULTURE O ETNIE DIVERSE SI AMANO E STANNO BENE INSIEME, AVEVO DEGLI AMICI AL CAMPUS...GAY...VABHE OK NON È LA STESSA COSA...CIOÈ NON HO PREGIUDIZI) sono senza parole non riesco a spiegarmi come vorrei, non voglio creare malintesi, non posso certo dirgli che ho messo gli occhi addosso al ragazzo di un altra, Patricia ride in modo sommesso (SI CERTO...I NOSTRI LUPI ) improvvisamente alcune persone lasciano il locale in tutta fretta, la porta si apre di scatto facendo suonare la campanella ( IL MIO FIDANZATO, SUO MARITO...E IL TERZO INCOMODO) i tre uomini sono alti imponenti,  resto di stucco non li ricordavo così, forse perché sono seduta mi sembrano dei giganti, anche se mi alzo non faccio  la differenza, parlano tra loro non capisco niente di quello che dicono, parlano la lingua dei loro padri (FINALMENTE HO RITROVATO MIA MOGLIE) uno di loro si china a baciare Patricia (MI HAI RITROVATA ! E DA QUANT'È CHE MI AVEVI PERSA?) resto rapita dalla bellezza di due occhi neri che mi fissano intensamente, sono senz'aria in apnea e la cosa non mi piace affatto, i soliti inconvenevoli e la voce di Haster mi riporta alla realtà (LUI E ADAM IL MARITO DI PATRICIA) esalo un sospiro di sollievo, un uomo dall'aspetto gioviale occhi allegri e un sorriso sincero mi stringe la mano con viva simpatia (LUI E JOHN IL MIO FIDANZATO) e dinuovo un leggero sospiro mi strozza la gola sperando che nessuno lo noti, stringo la mano di John e subito mi è chiaro che lui è  molto diverso, meno loquace mi scannerizza con uno sguardo freddo (LUI È SHADOW) e qui mi va in pappa il cervello, occhi -bocca - spalle, non so da dove iniziare a scannerizzarlo in senso buono, le nostre mani si stringono in un muto saluto, un brivido, una sensazione di calore come un onda che si propaga su per il braccio, resto a fissarlo con lo sguardo perso l'uno negli occhi dell'altro, Shadow è serio glaciale e io dal canto mio mi sono statuata, si insomma mi sono pietrificata dallo shock  (LEI E NAT E QUI PER IL PRATICANTATO) la voce di Patricia mi giunge come un eco lontano (RESTERÀ QUI UN BEL PÒ, DOBBIAMO PORTARTI UN PO IN GIRO E FARTI CONOSCERE LA CITTÀ) intanto tutti si sono accomodati ( LA NOSTRA CITTÀ E SICURAMENTE PICCOLA PER TE NON TI CI TROVERAI) John non fa altro che confermare le mie intuizioni, visto il tono della sua affermazione (COME FAI A DIRLO SONO QUI DA IERI E PER QUEL POCO CHE HO VISTO MI PIACE) Haster ha  fiutato il tono poco cordiale della conversazione e cerca  subito di alleggerire i toni (NAT TI VA DI VENIRE CON NOI VENERDÌ, ANDIAMO SU AL RIFUGIO PER IL FINE SETTIMANA...E UN BEL POSTO C'È IL LAGO POSSIAMO FARE UN TUFFO) stappo subito la sua intenzione, non è proprio il caso di accettare un invito dove non si è  graditi (GRAZIE HASTER MA HO TANTE COSE DA FARE,  DEVO DISFARE ANCORA LE VALIGIE E METTERE IN ORDINE LE MIE COSE...ANZI E MEGLIO CHE VADA) prendo la borsa il cellulare e saluto con un semplice ciao rivolto un pò a tutti, riprendo l'auto dal parcheggio e ritornò a casa.
Passo tutto il pomeriggio a svuotare le valigie un po stizzita per come si è comportato John ma soprattutto perché non faccio che pensare a lui... Shadow l'unico che non ha aperto bocca.
Sono passati due giorni dall'ultima volta che ho visto le ragazze, ci siamo scambiate dei messaggi, Patricia e Haster mi hanno invitata per una passeggiata, un caffè insieme ma ho declinato l'invito con la scusa di essere troppo occupata in casa, anche se in realtà in casa ci sono stata poco, sono andata in giro da sola per conoscere meglio la citta in uno dei miei giretti ho scoperto un parco molto carino poco lontano da casa, ed ora sono diretta li  per una bella corsa mattutina, vado a pieno ritmo con la musica sparata a tutto volume dagli auricolari, quando lo vedo e lui...Shadow appeso ad un ramo, si tiene penzoloni e tirandosi su con la sola forza delle braccia fa pompare i muscoli...addominali, tricipiti, quadricipiti...e tutto il resto,  continuo a correre cercando di non perdere il passo e cercando anche di non guardare ma è difficile, gli occhi si sono incollati su di lui,  uno spettacolo sexy  senza maglietta, la pelle bronzea luccicante madida di sudore, con i pantaloni della tuta bassa in vita mostra senza vergogna una v scolpita sulle anche, per dirla bene la cresta iliaca, i pettorali  gonfi e le gambe  rigide per lo sforzo, faccio i complimenti a me stessa che da trenta metri sono riuscita a focalizzare ogni dettaglio anche le vene che gli gonfiano il collo, ho zumato tutti i dettagli continuando a correre cambia la prospettiva e vedo un tatuaggio che dal pettorale scende sulle costole continua sul fianco fino a sparire nei pantaloni...non voglio immaginare dove finisce il disegno tatuato, sono due giorni che cerco di non pensarlo, vengo al parco corro per scaricare ansie tensioni e stress e me lo ritrovo appeso ad un albero -direte come un salame, noooooo- muscoloso sexy, erotico da togliere il fiato, proseguo la corsa girandogli intorno, ora gli sono alle spalle oh Dio è da infarto i lunghi capelli legati in una coda, i muscoli della schiena contratti dallo sforzo fisico che fa per tirarsi su, accidenti a lui, mi sta mandando in confusione, dopo anni di studio non ricordo più come si chiamano i muscoli della schiena ma vedo bene i glutei marmorei che si contraggono e si rilassano quando si...-cazzo- no non quello-stavo cadendo perdo il passo annaspo e per poco non casco con la faccia a terra, sono costretta a fermarmi per una pausa, prima che mi veda letteralmente sbavare...il cellulare inizia a vibrare e nello stesso momento la musica degli auricolari e sostituita dalla voce di Haster (CIAO NAT DOVE SEI ? NON DIRMI A CASA SE NO MI CASCANO LE BRACCIA) dalla voce capisco che Haster e di buonumore, mi siedo sotto un albero per riprendermi dalla corsa e dallo spettacolo sexy offerto da Shadow (NO...SONO AL PARCO HO FINITO DI SISTEMARE CASA E MI STAVO CONCEDENDO UN PO DI RELAX CON UNA CORSETTA) altro che relax per poco non cascavo, mi viene da ridere penso a me stessa spiaccicata a terra con mani e ginocchia sbucciate (STASERA C'È UNA FESTA...E NON DIRE DI NO, TI ABBIAMO DATO DUE GIORNI PER SISTEMARE CASA...ORA BASTA) la minaccia di Haster e chiaramente scherzosa ma sento il sottinteso (OGNI VOLTA CHE TI ABBIAMO CHIESTO DI VEDERCI AVEVI DA FARE...HO COME L'IMPRESSIONE CHE TU VOGLIA NASCONDERTI...DAI È IL COMPLEANNO DI MAYA E...) (OK OK HASTER HO CAPITO NON E IL CASO...) (NON MI ARRABBIO MA HO AVUTO L'IMPRESSIONE CHE UN PÒ CI STAI EVITANDO...) sbuffo stiracchiandomi le gambe indolenzite (NON SI PUO PIACERE A TUTTI HASTER E HO PREFERITO STARMENE UN PO PER CONTO MIO, NON E FACILE PER ME, SONO UN PO SPAESATA) dalla voce percepisco l'imbarazzo di Haster (SE E PER JOHN...QUELLO CHE HA DETTO ...NON È CATTIVO SOLO DIFFIDENTE...UN POCO...LO DETTO CHE CI ERI RIMASTA MALE...QUELLO STRONZO...) intanto continuo a stiracchiare le gambe, dopo sei mesi ferma e normale essere un po dolorante (MA NON DOVEVATE ANDARE AL LAGO OGGI ?) (TUTTO RIMANDATO PER IL COMPLEANNO DI MAYA, CI VEDIAMO LI ALLE SETTE...) improvvisamente un dolore lancinante al polpaccio mi fa urlare (OH CAZZO HASTER DEVO LASCIARTI) (CHE SUCCEDE ?) Improvvisamente qualcuno mi toglie il telefono dalle mani (HASTER CHIAMA DOPO) alzo la testa e vedo Shadow che incurante Haster stia ancora parlando chiude la telefonata, cerco di alzarmi ma il dolore mi fa barcollare (NON ALZARTI) con le mani sulle spalle mi costringe a stare seduta, alza il pantalone scoprendo il polpaccio (CHE FAI ?) mi trema la voce e lui non si degna nemmeno di guardarmi (CERCO DI ALLEVIARE IL DOLORE HAI UN CRAMPO) continua a non guardarmi i suoi movimenti sono rapidi ed esperti, mi toglie la scarpa e mi distende la gamba con il piede a martello, inizia a fare pressione (OHI CHE MALE) lascia il piede e inizia a massaggiare il polpaccio indolenzito (SCUSAMI) continua a non guardarmi, le mani grandi mi massaggiano con delicatezza, prima il piede poi sale sul polpaccio fino al ginocchio, ma quando mi fa flettere dinuovo il piede a martello sento una fitta di dolore che mi fa sussultare (SCUSAMI E L'UNICO MODO CHE CONOSCO PER SCIOGLIERE IL MUSCOLO CONTRATTO) e la prima volta che lo sento parlare, avevo immaginato che parlasse solo la sua lingua o addirittura che fosse muto, invece a una voce profonda, calda e graffiante (PARLI...AHI) Shadow alza lo sguardo accennando un sorriso, dalla vergogna voglio sprofondare sotto terra sotto l'albero, la bellezza di quest'uomo mi disarma indossa una maglietta nera che mette in evidenza il fisico scolpito (SE TI DICESSI CHE SEI TU A FARMI QUEST'EFFETTO, CHE NON SONO MAI RIMASTO A CORTO DI PAROLE DAVANTI AD UNA RAGAZZA) riporta l'attenzione alla mia gamba e trattengo il fiato come se mi fosse arrivata un secchio d'acqua gelata addosso, dubito di aver capito bene, forse ho sentito male, in questo momento vorrei avere il telecomando della vita per fare un rewaid, il suono del cellulare mi fa sobbalzare, Shadow lo raccoglie, era li buttato a terra e risponde senza farsi troppi problemi (HASTER...SI SONO IO...ERO QUI AL PARCO...NO TRANQUILLA ERA SOLO UN CRAMPO...SI TUTTO BENE...L'ACCOMPAGNO A CASA...OK ) chiude la telefonata e si intasca il mio cellulare (RIESCI A STARE INPIEDI ?) mi rendo conto che mi sono ammutolita, mi prende da sotto le ascelle come se fossi una bambola di pezza, in questo modo ho il viso schiacciato ai suoi pettorali ed ha un profumo...di buono, di sudore pulito, di sapone, unico che non riesco a decifrare, mi appoggio all'albero restando in equilibrio su di un piede solo (ORA SEI TU QUELLA CHE FA SCENA MUTA) il suo commento mi fa innervosire, che cosa posso dirgli -si lo so di cosa parli anche tu mi fai un certo effetto- (DAMMI IL CALZINO E LA SCARPA) la voce mi viene fuori quasi strozzata (REGGITI A ME TI ACCOMPAGNO A CASA) -cosa- (POSSO CAMMINARE NON E IL CASO) sono praticamente appiccicata a lui, mi regge senza il minimo sforzo, saltello su di un piede solo (NON POSSO ARRIVARE FINO A CASA SALTELLANDO IN QUESTO MODO...TI DISPIACE RIDARMI LA SCARPA) sono leggermente incazzata e allo stesso tempo imbarazzata di stargli cosi addosso cerco di mettere le distanze dal suo corpo muscoloso (NON PREOCCUPI HO LA MOTO PARCHEGGIATA FUORI AL CANCELLO) -cheeeee- mi fermo di scatto rischiando di cadere (TI DICO CHE POSSO CAMMINARE) sbuffo spazientita (TI È PASSATO IL DOLORE MA IL MUSCOLO E ANCORA CONTRATTO FIDATI...) (FORSE NON HAI CAPITO, NON CI SALGO CON TE SULLA MOTO) fa dinuovo quel ghigno come un sorriso smorzato (SENTI SARÀ ANCHE CHE MI PIACI MA NON MORDO) bene ora posso anche beatamente svenire (HO PAURA CAPITO...PAURA DI ANDARE IN MOTO ) in realtà ho paura di lui ...cioè non proprio di lui ma delle sensazioni che mi suscita (NON PREOCCUPARTI TI PROMETTO CHE VADO PIANO) dopo un tempo che sembra infinito, stanca e inebriata dalla sua stretta vedo un enorme moto nera parcheggiata (ECCOCI QUI...) (NON CI PENSARE PROPRIO PIUTTOSTO SALTELLO FINO A CASA...) mi afferra per i fianchi e mi mette a sedere su un muretto, come se fossi una bambina mi infila il calzino che si era intascato (POSSO FARE DA SOLA, NON E IL CASO...DAI FACCIO IO...) oh Dio e imbarazzante, mi infila anche la scarpa (CENERENTOLA E PRONTA PER IL BALLO) si alza e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lo vedo vicino pericolosamente vicino (GRAZIE) con uno scatto mi afferra dinuovo per i fianchi e mi ritrovo catapultata sul bolide nero (AAHH...OH MAMMA) sono terrorizzata e lui ride sfacciatamente, mi infila il suo casco anche se per me e grande (LA SICUREZZA INNANZITUTTO) (TU NON HAI IL CASCO) monta in sella davanti a me (NON PREOCCUPARTI...REGGITI A ME...) (COME REGGITI AVEVI DETTO CHE ANDAVI PIANO) non sono sicura che lui abbia capito, la voce rinchiusa nel casco integrale suona ovattata anche alle mie orecchie, il rombo del motore mi fa vibrare lo stomaco e istintivamente mi stringo a lui con le braccia intorno ai fianchi, Shadow parte a velocità sostenuta zigzagando nel traffico scorrevole, non ero mai salita su una moto in vita mia e dopo il panico iniziale incomincio a divertirmi, anche perché più lui acquista velocità più io mi stringo ai suoi fianchi, avverto la tensione dei suoi muscoli addominali, sotto le dita sento il calore della sua pelle, in men che non si dica siamo fuori al cancello di casa mia, con l'ultimo colpo di freni i miei seni toccano la schiena di Shadow immagino che l'abbia fatto apposta (ECCOCI ARRIVATI) ( COME SAPEVI DOVE ABITO) mette il cavalletto e scende dalla moto con un sorriso di soddisfazione (LASCIA STARE NON LO VOGLIO SAPERE) mi tolgo il casco e lui mi aiuta a scendere, sono sempre su un piede solo e mi reggo alla staccionata del giardino (DA QUI IN POI CREDO DI RIUSCIRE A FARCELA DA SOLA ...GRAZIE ) ( PUOI METTERE IL PIEDE A TERRA... ERA UNA SCUSA PER ACCOMPAGNARTI A CASA) resto di stucco (COSA) (NON MI I SAREI PERSO L'OCCASIONE PER NIENTE AL MONDO) sono cosi sorpresa che non riesco a parlare, si china e mi da un leggero bacio sulle labbra , infila il casco sale in moto e si allontana, ancora stupita metto il piede a terra -stronzo- sento ancora il suo tocco leggero sulle labbra -no il cellulare- Shadow e andato via portandosi il mio cellulare, cerco le chiavi nel marsupio quando sento il rombo di una moto avvicinarsi (NAT IL CELLULARE) non scende dalla moto allunga solo un braccio, prendo il telefonino stizzita, lo vedo andare via sono sicura che se la ride nascosto dal casco integrale, entro in casa mi infilo sotto la doccia ho bisogno di pensare, e la doccia e il posto migliore secondo me, sotto lo scroscio dell'acqua calda lascio vagare la mente persa nei miei pensieri e le mille riflessioni, cerco di riordinare il caos, dopo la storia con Albert -se cosi la si puo chiamare- finita male, sono ancora più insicura, mi rendo conto che da quando mi sono trasferita l'ho completamente dimenticato e nei miei pensieri lo prendo e lo butto dinuovo nel dimenticatoio, come dice Sara la mia terapista -non pensare al passato vivi il presente per affrontare il futuro- .
Il presente ha un sinonimo Shadow, il suo sorriso accennato, gli occhi magnetici che mi catturano nel suo sguardo profondo, i capelli lunghi neri come le ali di un corvo, il corpo scultoreo, tutto l'insieme e da toglie il fiato, penso a quello che mi ha detto prima al parco non so se credergli forse e solo tattica per rimorchiare, figuriamoci se uno cosi schifosamente bello con un fisico da Dio greco trovi qualcosa di interessante in me, il problema è che sono pericolosamente attratta da lui, dove puo portarmi tutto questo sono spaventa, non voglio storie non voglio delusioni voglio...che cosa voglio in realtà non lo so bene neanche io, ed ecco l'incognita del futuro da affrontare.
Quando usco dalla doccia ho le mani e piedi ringrinziti, sul cellulare trovo due chiamate perse di Haster, una decina di mia madre e alcuni messaggi, chiamo subito mia madre sono sicura di trovarla nel pieno di una crisi di panico immaginando la figlia vittima di chissà quale catastrofe, dopo circa un ora riusco a liberarmi dall'iterrogatorio quasi fossi alla dogana, ho l'orecchio in fiamme, sono ancora in accappatoio e con i capelli avvolti in un asciugamani, do un occhiata anche ai messaggi, Haster che vuole sapere come mi sento, dinuovo mia madre che mi implora di rispondere al telefono, e un numero sconosciuto, mi lasciò prendere dal panico
-affrontare affrontare- questa volta ho deciso se Albert continua a contattarmi con numeri sconosciuti lo denuncio come stalker, clicco per aprire il messaggio con le mani che mi tremano " spero di vederti stasera alla festa...Shadow " butto fuori l'aria che trattenevo senza accorgermene, mi sento sollevata poi mi incazzo di brutto come a fatto ad avere il mio numero, memorizzo il numero di Shadow in rubrica e subito chiamo Haster (NAT COME TI SENTI ? HO PROVATO A CHIAMARTI) subito interrompo tutta la tiritera di convenevoli con tono incazzato (HAI DATO IL MIO NUMERO DI TELEFONO A SHADOW ?) (NOOO ME L'HA CHIESTO, MA GLI HO DETTO DI NO, FORSE PATRICIA ASPETTA CHE GLIELO CHIEDO) sento un trambusto poi borbottare a bassa voce (NO PATRICIA NON SA NIENTE, MA NON ERA AL PARCO CON TE ?) non le do nemmeno il tempo di continuare che subito le racconto tutto, da quando ero al parco fino a quando o letto il messaggio pochi minuti fa,ci diamo dinuovo appuntamento per la festa è chiudo la telefonata, resto seduta sullo sgabello della cucina come un pappagallo sul trespolo, ho bisogno di parlare con Sara, subito le invio un messaggio per chiederle quando è disponibile per vederci su Skype, continuo a pensarlo, bellissimo con il casco integrale che gli nascondeva il viso creando un immagine di lui sexy e misteriosa tutto in nero anche la moto -stronzo- e stato quello il momento in cui si e fregato il numero del cellulare, subito controllo sul telefonino, sicuramente si è chiamato da solo e ha salvato il mio numero, niente sicuramente l'ha fatto ma poi ha cancellato la chiamata, se Shadow gioca scorretto ha trovato pane per i suoi denti .

Verità Nascoste Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora