Prologo.

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Lei è seduta sul divano, con un libro sulle gambe e una cioccolata calda nella mano destra: è così bella, anche se non è più mia o almeno non ricorda di esserlo.

La neve continua a cadere interrottamente tra le strade di Seoul.

Ma in questa stanza, con lei, tutto sembra sparire. Anche se non mi degna di uno sguardo, la sola presenza allevia il dolore che sento nel petto.

Ho paura, e se non si ricordasse mai più di me? Non voglio questo, non lo permetterò.

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