Siamo tornati da ieri e già mi sembra sia tutto diverso.
Mia sorella maggiore, Elena lavora per capodanno, fa la cameriera in un ristorante in cima ad una collina, i miei hanno decido di andare a cena lì per capodanno.
"Pronto? Kristal?"
"Aly allora che facciamo domani usciamo?"
"Dove vuoi andare"
"C'è una festa in città possiamo andare viene anche Majk, Jonathan e Matias."Il mio gruppo di amici era composto da me, Kristal, Jonathan, che era il ragazzo di Kri, Majk che era perdutamente innamorato di me, me lo aveva detto diverse volte ma non riuscivo a vederlo più di un amico e infine Matias che era il più matto, biondo altro con degli occhi azzurri tipici dei rumeni. Facevamo tutto insieme serate sempre insieme.
"Va bene dai io ci sono dopo che torno dal ristorante fatti pronta che andiamo."
"Va bene a domani"Cazzo! E cosa dovrei mettermi? Non ho quasi nessun vestitino non sono abituata a mettere tacchi e vestitini, di solito andavo a ballare con dei semplici leggins e una maglietta elegante, ma era capodanno dovrei mettere qualcosa di più appropriato.
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"Allora vi piace?" La voce di mia sorella Elena era come quella di una bambina e le si addiceva era piccola minuta e magra, non dimostrava i suoi 23 anni.
"Tutto buonissimo piccola mia." Mio padre le sorride mentre chiede il conto ma come pensavo il proprietario ha insistito per non farci pagare. Elena ha legato tanto con i proprietari.
"Allora andiamo dai ci vediamo a casa amore." Mia mamma da un bacio a mia sorella e si avvicina alla porta così facciamo tutti noi.
Saliamo in macchina e arrivati vado subito a prepararmi.
"Mammaaaaa! Corri andiamo è tardi" dico a mia madre mentre mi accorgo che si è sdraiata beatamente sul divano.
"Eccomi andiamo" mi dice alzandosi.
Dopo aver preso Kristal arriviamo alla festa, c'è gente, sì, ma io stavo cercando i miei amici ci aspettavano dentro.
"Alyyyyy nooo!! Non puoi essere tu!! Hai i tacchi!" Matias rimane incredulo e io rido mentre li abbraccio come se non ci vedessimo da una vita.
Non mi piaceva tanto ballare ma parte una canzone che mi fa impazzire prendo Kristal e iniziamo a ballare come se ci fossimo solo noi due.
"Alyson! Alyson!" Sento qualcuno che mi chiama da dietro le spalle.
"Oddio Andrea! Da quanto tempo?" Andrea era un mio amico conosciuto qualche anno fa uscivamo in gruppo con lui ma poi ci siamo allontanati.
"Si è vero hai ragione come stai tutto bene? Volevo farti conoscere un ragazzo è da prima che mi chiede di te."
"Tutto bene grazie, mmmh va bene dai."Si avvicina a lui un ragazzo.. Aveva i capelli abbastanza lunghi con i lati rasati, aveva una camicia bianca con dei jeans e delle scarpe bianche, delle labbra carnose e degli occhi color nocciola che nonostante tutto il buio che c'era riuscivo a vedere.
Dimmi che è lui! Penso mentre si avvicina ancora di più.
"Piacere mi chiamo Lucas" mi sorride come un bambino quando gli dai un cioccolatino.
"Io mi chiamo Alyson" gli sorrido timidamente poi Matias mi prende dalla spalla e mi allontana da lui senza neanche riuscire a digli che dovevo andare, ricomincio a ballare e ogni tanto cercavo lo sguardo di Lucas ma non riuscivo più a trovarlo.
"Dovresti essere più discreta, tu sei la mia ragazza!"
'Ma chi è questo?' Penso mentre mi giro. È lui.
"La tua ragazza? Ci siamo appena conosciuti" gli dico, si vede che era ubriaco e non gli davo tanto peso, sarà uno dei soliti ragazzi ubriachi in discoteca.
"Si non ballare con i ragazzi sono geloso."
Mi giro e lo guardo meglio, aveva la camicia completamente aperta, non mi ero resa ancora conto del suo fisico, sta mettendo in mostra i suoi addominali e quel petto un po' peloso mi stava facendo ingelosire, d impulso mi avvicino a lui come se nessuno doveva vederlo così.
"Beh.. se sono la tua ragazza, allora non aprire più la camicia" gli chiudo la camicia e mi allontano tornando dalla mia amica.
Ma che faccio? Che mi frega se sta a petto di fuori? Continuo a ballare finché non iniziò a sentire il dolore dei tacchi, decido di andare a fumare una sigaretta di fuori, mi metto la giacca ma sento una mano sulla mi spalla che mi ferma mentre mi avvio alla porta.
"Ma te ne stai andando?" Mi dice Lucas come se gli dispiacesse davvero. Gli sorrido.
"No vado a fumarmi una sigaretta tranquillo non scappo."
Ma che aveva? Perché sta sempre dove sono io? Poi anche se me ne vado? Ci siamo appena conosciuti ci sono mille altre ragazze qui è sicuramente meglio di me.
Mi allontano con questi pensieri che mi scoppiano la testa...