La mattina dopo, quando apro gli occhi, sono nella stessa posizione in cui mi sono addormentata ormai alle quattro di notte. L'orologio mi dice che ora sono le dieci passate ed il mio cellulare vibra sul tavolino dove l'ho abbandonato dopo aver tolto la suoneria. Faccio per alzarmi ma le braccia di Stephan mi trattengono "Ste...spostati...devo rispondere..."
"Lascialo suonare" faccio come dice poi quando mi arriva un messaggio lo prendo e ascolto il messaggio vocale che Marco ha lasciato su WhatsApp "Ciao...rientro domattina a Milano, ci vediamo a casa domani sera..ti amo" la voce è frettolosa e alla fine aggiunge "Per qualsiasi cosa scrivimi un messaggio" so già che se lo chiamassi difficilmente risponderebbe quindi gli manderò un semplice messaggino. Sbuffo e sento che Stephan si sposta dandomi modo di alzarmi dal divano se voglio. Sono combattuta fra rimanere così e mettermi a sedere..alla fine sposto la coperta e mi alzo. Lui mi guarda con una faccia che mi scava una voragine nel petto, il suo sguardo ha perso quel calore che lo contraddistingue e so che farà fatica a riconquistarlo. Soprattutto mi maledico mentalmente perché la colpa è solo mia...
"Cosa vuoi fare oggi?"
"Che ne dici se ce ne andiamo in centro a a Milano? Hanno fatto l'albero no? E ci sono le bancarelle...possiamo passare una giornata così...poi me ne andrò...prendiamo la macchina con cui sono arrivato e la parcheggiamo vicino al centro, in uno dei parcheggi sotterranei.."
"Ok...poi io torno a casa con i mezzi"
"Posso pagarti un taxi Giulia"
"So badare a me stessa Stephan...tornerò con i mezzi pubblici...senti mi faccio una doccia e poi possiamo uscire..."
"Ok..." lui alza le mani, segno che non discuterà più con me..vorrei che quella fosse una normale scaramuccia fra fidanzati, che facessimo passare tutto con una risata e che magari lui mi raggiungesse nella doccia per fare pace. Averlo così vicino ma sentirlo così lontano mi fa male, soprattutto perché so che è tutta colpa mia. Mi alzo e vado verso la camera. So che lui non mi seguirà perché se lo conosco almeno un pò quello che gli ho detto poche ore prima ha messo una pietra sopra a quella storia. Tiro fuori dall'armadio le cose da mettermi per uscire, poi mi spoglio velocemente e vado in bagno. Sento che lui parla con suo fratello al telefono poi apro l'acqua della doccia e mi butto sotto il getto caldo. Mi viene in mente quando a Roma l'ho raggiunto nella doccia del suo appartamento...da una parte vorrei che lui ricambiasse il favore, dall'altra so che sarebbe un controsenso. Ma la nostra storia non è tutta un controsenso? Lo amo ma non riesco a chiudere un capitolo della mia vita...so che con Marco sarò infelice, ho la sensazione che lui quando è così sfuggente pensi ad un'altra...magari ha un'amante...potrei proporre a Stephan di essere il mio amante...ma se poi lui incontrasse una ragazza che potrebbe dargli più di quello che io posso offrirgli e mi mollasse? Starei troppo male...
Appoggio le mani alla parete della doccia..sento la porta del bagno aprirsi e sgrano gli occhi "Ste?"
"Ci sono solo io in casa oltre a te, a meno che tu non abbia altri scopamici di cui non sono a conoscenza Giulia"
"Lo sai che non ho scopamici..."
"Io cosa sono stato?"
"Non sei mai stato solo quello" urliamo per sovrastare il rumore dell'acqua poi lui rimane zitto..penso sia uscito dal bagno..io rimango dentro, mischiando le mie lacrime all'acqua..poi la porta scorrevole si apre e mi ritrovo a fissarlo. Si è spogliato e sappiamo entrambi che fra poco non faremo solo la doccia assieme...sarà un modo tutto nostro per dirci addio...ma sappiamo tutti e due che in questo modo addio non ce lo diremo mai...
Apro la bocca per dirgli che non è assolutamente una buona idea ma alla fine quale sarebbe una buona idea? Negarmi, negargli, negarci l'unica cosa che potrebbe ridare ad entrambi un pò di calore in questo momento? Mi appiattisco contro la parete, lui mi raggiunge e poi chiude la doccia. Si butta sotto il getto, chiude gli occhi ed io non so assolutamente cosa fare. Allungo una mano e gliela appoggio sul cuore...batte a ritmo forsennato...mi attira inevitabilmente verso di lui, non riesco a resistere al richiamo del suo corpo nudo. Mi prende la mano e mi avvicina ancora a lui, finisco per appiccicare il suo petto al mio. La sua mano sale e mi accarezza la guancia, mi inclina la testa e avvicina le labbra al mio orecchio. I brividi mi corrono lungo la schiena "Oggi faremo i fidanzatini in giro per Milano...ti terrò la mano,ti bacerò, ti abbraccerò...sarai mia per queste poche ore..perché dovrai ricordarti di come si sta accanto a me, di quello che avremmo potuto avere ed invece tu hai deciso di buttare via...ti amo Giulia...e te lo dimostrerò...perché sei mia e lo sarai sempre..." so che le sue parole dovrebbero suonare sbagliate alle mie orecchie, invece sono esattamente quelle che voglio sentirmi dire..perché io voglio sentirmi sua..perché io lo sono....e lo sarò sempre..
"E adesso voglio fare l'amore con te..." annuisco e avvicino le mie labbra alle sue..lui si sposta sorridendo poi mi spinge contro la parete..sono intrappolata..da una parte il freddo marmo, dall'altra il suo corpo caldo...inarco la schiena cercando un contatto che lui mi nega prendendomi le braccia e bloccandomele vicino alla testa. Intreccia le sue mani alle mie poi finalmente mi bacia...l'acqua continua a scendere...mi metto in punta di piedi per raggiungerlo meglio e mi lascio portare lontano dalle sue labbra che sfregano sulle mie...
Stephan mi lascia le mani, percorre il mio corpo con le dita, mi sfiora...mi incendio sotto di lui...posa le mani sul mio fondoschiena e mi alza..intreccio i piedi dietro la sua schiena e gli circondo il viso con le mani...continua a baciarmi e poi affonda dentro di me. Mi lascio scappare un gemito ma le sue labbra lo soffocano...se avevo pensato che nei suoi gesti ci potesse essere solo rabbia, tristezza o rancore verso di me, mi sbagliavo di grosso. Quello che sento è solo e soltanto infinito amore....ci muoviamo assieme...mi porta sotto il getto d'acqua e ci mettiamo a ridere mentre ogni altra cosa scompare...veniamo assieme, poi rimaniamo allacciati cercando di riprendere fiato. Mi è mancato così tanto che per un attimo mi viene ancora da piangere, poi ricaccio indietro le lacrime..quegli istanti devono essere solo nostri, dobbiamo essere felici e non far entrare nella nostra piccola bolla la tristezza. Per quella ci sarà tempo da stasera...
Ci laviamo a vicenda poi usciamo dalla doccia avvolgendoci negli asciugamani bianchi...lui insiste per asciugarmi i capelli, io non riesco a convincere lui ma lo fisso mentre si rende perfetto, anche se per me lui è sempre e comunque perfetto...ci vestiamo e poi usciamo da casa mia dopo aver rimesso a posto tutto, senza lasciare traccia del nostro passaggio anche se Marco tornerà a casa solo la sera successiva.
Saliamo in macchina e andiamo in centro...Stephan parcheggia non lontano dal Castello Sforzesco e per tutto il tragitto mi tiene la mano..sono felice e mi chiedo che cosa mi blocchi dal voler essere così felice ogni giorno...forse ho paura di deludere i miei genitori, Marco...mia madre mi ucciderebbe se sapesse che ho tradito Marco e ho accarezzato l'idea di mollarlo a 5 mesi dal matrimonio. Cerco di scacciare dalla mente ogni possibile pensiero su qualunque cosa che non sia Stephan e quella mezza giornata solo per noi. Ce la meritiamo in fondo...
Passeggiamo mano nella mano, dato che non abbiamo mangiato nulla a colazione ci concediamo cappuccio e brioches anche se è quasi l'una...infrangiamo la sacra dieta di Stephan ma non credo che questo influirà più di tanto sul suo rendimento..in fondo manca una partita sola e poi ci sarà la sosta natalizia. Lui mi dice che andrà a Savona dai suoi dal 23 fino a dopo Natale. Poi gli piacerebbe andare da qualche parte qualche giorno ma dal suo essere vago capisco che gli sarebbe piaciuto organizzare questo mini viaggio con me. Io invece rimarrò a Milano, non ho quasi pensato ai regali quest'anno ma l'unico a cui vorrei fare un regalo è il ragazzo che sta accanto a me adesso.
Camminiamo fra i negozi e le bancarelle, lui naturalmente dispensa sorrisi e foto ma per il resto è tutto per me...come promesso mi bacia spesso e non mi lascia mai la mano. Mi abbraccia mettendomi il braccio attorno alle spalle, compra qualche regalo per i suoi genitori, poi quando si ferma davanti ad una bancarella che vende dei piccoli gioielli fatti a mano capisco subito che regalerà qualcosa anche a me.
"Stephan..." lui mi zittisce con un bacio e poi indica un anello. È molto particolare perché la lavorazione in metallo è unica e al centro c'è questa pietra che è di un colore a metà fra verde, azzurro e blu, cambia a seconda della luce e della temperatura. Ste prende in mano l'anello e poi me lo prova, lo regola e dà la sua approvazione...io annuisco...mi piace un sacco e poi è in suo regalo. Lui non si limita all'anello ma mi compra anche il bracciale e la collana coordinata. Io sbircio fra le bancarelle fino a trovare qualcosa che mi salta subito all'occhio...dei bracciali di cuoio su cui si possono incidere i nomi, le iniziali o qualche simbolo significativo. Cerco un'idea...mi guardo attorno e scarto le solite cose, tipo il segno dell'infinito, i cuori, i "ti amo"....poi vedo un bracciale con un simbolo che mi incuriosisce. Quando mi viene spiegato che è l'ideogramma che significa "cielo" ma anche "soffio di vita" capisco che è perfetto. Stephan mi raggiunge ed io glielo aggancio al polso...mi bacia ed io gli spiego quello che sta dietro alla mia scelta "Sei il mio cielo...me l'hai detto tu...e per me vale la stessa cosa"
"Ti amo Giulia..perché ci stai facendo questo? Scappa con me...vieni a Roma..ti prego"
"Non posso Stephan, non adesso...forse mai...tu devi vivere la tua vita, senza pensare troppo a me, anzi senza pensare più a me..ti prego" lui mi bacia a lungo proprio sotto il Duomo..non ho mai sentito così tanti brividi in una volta sola...sarebbe facile dirgli di si..o forse è troppo difficile..sono combattuta ma alla fine so che non saprò staccarmi da me stessa. Perché Milano è la mia coperta di Linus, andarmene significherebbe rimettere in gioco tutto e a 29 anni non ne sono capace.
In quel bacio però metto tutta me stessa sperando che lui lo capisca, che mi capisca anche se so che gli sto facendo malissimo...Stephan sembra accettare la mia decisione e continuiamo il nostro giro per il centro di Milano...incuranti del freddo e del buio che man mano ci avvolge. Non pranziamo perché dopo la colazione tardiva non abbiamo fame ma poco prima di separarci compriamo due cartocci di castagne e ci sediamo sui gradini del Duomo a mangiarli
"Posso farti solo una domanda?"
Annuisco rigirando fra le dita l'anello che mi ha regalato e che ho già indossato "Dimmi"
"Non devi dirmi 'ti amo' ma rispondere solo alla mia domanda...quello che c'è stato fra di noi ha avuto per te lo stesso significato che ha avuto per me? Perché io per qualche contorto motivo capisco anche il motivo per cui non vuoi stare con me ma ho bisogno di sapere che io e te abbiamo avuto un significato anche per te"
"Certo Stephan...tu hai avuto, hai e avrai sempre un posto speciale nel mio cuore..." Stephan annuisce poi mi bacia sulla fronte...sento che la distanza fra di noi si allunga...gli prendo un braccio, mi accoccolo contro di lui e faccio in modo che mi abbracci "Dio quanto ti amo Giulia"
affondo il viso nel suo petto e inspiro il suo profumo...me lo porterò sempre dietro e mi ricorderà sempre l'unico ragazzo che io abbia mai amato veramente..."Non so cosa dirti"
"Forse è meglio che non ci diciamo nulla Giulia..forse doveva andare così" annuisco e poi mi guardo attorno affondando le mani nelle tasche del mio piumino "Sai Stephan non avrei mai pensato che mi sarei ritrovata a Milano, con te..a dirci addio...in questo modo..."
"Addio...credo che non riuscirò mai a dirtelo...da una parte sono incazzato a morte con te..ho una rabbia dentro che non hai neanche idea. Dall'altra so che tu...insomma...riesco anche a giustificarti in fondo. Ti amo così tanto che...dovrei odiarti ma non ce la faccio"
"Mi odio già abbastanza io" mi sporgo verso di lui e lo abbraccio velocemente...poi faccio due passi indietro e lo guardo "Addio Stephan" nessun bacio, perché altrimenti non riuscirei più a staccarmi, lo so..lui non mi ferma, mi lascia andare...corro via da lui..mi infilo in metropolitana e torno a casa. Al 18 dicembre, mentre tutti hanno le mani piene di sacchetti, di regali, io indosso gli occhiali da sole per nascondere le lacrime...scendo vicino a casa mia, il resto del tragitto lo faccio a piedi...quando alzo la testa, fuori dal mio portone penso che l'aereo di Stephan sta per decollare...allungo la mano e acchiappo quello che sembra proprio un fiocco di neve. Minuscolo, misto ad acqua, che fra tre secondi, nel tragitto fino a terra si sarà già dissolto ma pur sempre un fiocco della prima neve milanese del 2016...mancano 7 giorni a Natale e vorrei solo chiudere gli occhi e riaprirli il 7 gennaio...anzi forse sarebbe meglio direttamente a maggio, quando anche il mio matrimonio sarà solo un ricordo. Rimango a guardare il cielo, la neve non attacca sui marciapiedi ma io cerco comunque di recuperare quella sensazione che la neve mi ha sempre trasmesso..purezza...stavolta ci trovo solo tristezza..
Salgo in casa e quando accendo la luce e guardo il divano mi sembra di veder aleggiare ancora la figura di Stephan. Mi spoglio andando in camera, mi siedo sul letto e solo allora noto un foglio posato sul cuscino "Giulia, molte cose è meglio scriverle che dirle a voce. Mi hai fatto innamorare con la tua semplicità, la tua voglia di vivere, la tua insicurezza, il tuo bisogno di essere protetta...la tua grande forza di volontà...vorrei veramente farti capire che per me tu non sei e non sarai mai un capriccio...accetto la tua decisione perché non posso certo costringerti a fare nulla ma sappi che io ti aspetterò sempre..ti amo tuo Stephan"
"Anche io ti amo" lui non è lì ad ascoltarmi e probabilmente non glielo potrò mai dire a voce ma lo amo, da morire...vorrei spaccare tutto, scappare da quella casa, da quella vita...vorrei avere il coraggio necessario per voltare pagina...mi alzo dal letto e giro per la stanza...apro a caso i cassetti, fino a quando, non so neanche io perché, apro il cassetto del comodino di Marco. Un quadernino nero attira la mia attenzione. È un'agenda, faccio per rimetterla via quando una foto scivola a terra....sgrano gli occhi....Marco e una ragazza bionda, sicuramente più giovane di me, si stanno baciando. Dietro la dedica "Ti amo tua Reb" presumo stia per Rebecca, ma quello che mi fa inorridire è la data "Ottobre 2016" due mesi prima....io e Marco stiamo insieme da anni....tutta la mia vita formato "Coperta di Linus" crolla a terra....vorrei solo urlare...vorrei solo sapere cosa fare....