Fisso Riccardo che corre dietro al pallone sul campetto di Trigoria. La sua maglia numero 92 è quasi troppo grande per lui, ma guai a togliergliela, è sacra per nostro figlio. Sorrido quando lui calcia e riesce a segnare, scavalcando il portiere. Riccardo esulta come se avesse segnato alla finale di Champions League, io applaudo e lui mi viene a dare un bacio prima di tornare a giocare. A 6 anni vive con il pallone fra i piedi, tutto suo padre...gioca con gli altri bambini, figli degli altri giocatori giallorossi. Per ora gioca solo per divertimento, non so se diventerà un calciatore o se alla fine studierà per diventare architetto, a me basta che sia felice e per ora giocare a calcio lo fa sorridere. Mi piace vederlo giocare, in alcune movenze mi ricorda Stephan, che a 31 anni gioca ancora nella Roma e ne è diventata una delle bandiere indiscusse. Roma è diventata la nostra città, non siamo nati qui ma abbiamo costruito qui la nostra famiglia ed i nostri due figli sono stati concepiti e sono nati nella capitale. Per questo la sentiamo nostra, la amiamo e la viviamo ogni giorno al massimo. La capitale ci ripaga con qualcosa ogni giorno...che sia anche solo con un sorriso di un suo abitante mentre beviamo il caffè al bar sotto casa.
Rispetto a 6 anni prima abbiamo acquistato una casa più grande, siamo 4 ormai e non è detto che non aumenteremo ancora il numero di componenti della nostra famiglia. Per ora Riccardo ed Aurora riempiono le nostre giornate ma io e Stephan stiamo parlando di arrivare a quota 3. Guardo verso di lui che con nostra figlia in braccio sta pavoneggiandosi di quanto sia bella e perfetta. Scuoto la testa...Aurora è la sua gioia, la bambina più meravigliosa del mondo secondo lui. Con Riccardo ha un bellissimo rapporto, giocano a calcio dovunque possono, ma con nostra figlia ha un rapporto viscerale che a volte mi fa piangere quando li guardo..sono in totale sintonia e questa è una cosa bellissima. Io sono seduta per terra vicino ad uno dei campi di Trigoria, è Aprile, il campionato sta finendo, la Roma viaggia al secondo posto e non è detto riesca alla fine anche a vincerlo questo campionato. Mi godo uno dei rari momenti di pace della giornata, sempre divisa fra mille cose da fare ed organizzare. Ma amo la mia vita per come è, non la cambierei mai "Posso farti qualche domanda per una rivista scolastica? Stiamo cercando di scoprire qual'è il lato più nascosto di ogni calciatore, non il lato pubblico ma quello privato" una ragazza mi si avvicina ed io le sorrido "Certo...Stephan mi aveva accennato qualcosa" lei si siede vicino a me "Da quanto state assieme?"
"7 anni...sposati da 6...2 figli...Riccardo di quasi 6 anni e Aurora di poco più di 4" lei scrive sul suo blocchetto. Non avrà più di 17 anni e noto come guarda Stephan...se possibile con gli anni è diventato ancora più bello, ma probabilmente io non faccio testo perché per me è e rimarrà sempre l'unico ragazzo che noterò sempre e comunque per primo in una stanza "Come vi siete conosciuti?"
"Ci siamo incontrati per la prima volta a Milano, ormai quasi 10 anni fa, poi ci siamo rivisti a Roma quando sono venuta a sostituire il fisioterapista della squadra. All'epoca ero fidanzata, poi ho lasciato il mio ragazzo per lui..." sorrido al ricordo dei dubbi che ho avuto all'inizio...guardandolo ora non potrei immaginare la mia vita senza di lui "Quanto conta la stabilità familiare per un calciatore?"
"Molto...insomma io cerco sempre di essere per Stephan il supporto di cui lui ha bisogno. Cerchiamo di vivere la nostra vita come se fossimo due persone assolutamente normali, soprattutto per insegnare ai nostri figli che non è importante l'aspetto pubblico di una persona ma quello privato. Facciamo colazione al bar sotto casa, quando usciamo a cena andiamo nei ristoranti normali, non certo in quelli di lusso...certo possiamo permetterci in alcune cose uno stile di vita che molti altri non possono avere...ma è qualcosa che cerchiamo sempre di non ostentare...i nostri figli vanno alla scuola pubblica ed io spesso li accompagno a piedi. Nessun autista..nessun jet privato...nessun lusso eccessivo...sia io che Stephan siamo persone normali, il soprattutto non faccio parte del panorama vip e non ambisco a farne parte..."
"Com'è il tuo rapporto con le altre wags?"
"Ottimo...io vado allo stadio praticamente ogni 15 giorni a parte rare occasioni, mi piace seguire Stephan dalla tribuna. Spesso insieme alle altre ci organizziamo per vedere anche le trasferte a casa di una di noi. Usciamo assieme, facciamo molte cose assieme, molte le considero le mie migliori amiche"
"E Milano? Tu sei milanese giusto?"
"Si...Milano è il mio passato. Rimarrà sempre la mia città, sarò sempre legata a Milano ma fa parte del mio passato. Roma è il mio presente e spero il mio futuro. Ma se prossimamente Stephan dovesse andare altrove..bhe lo seguirei..perché lui mi ha insegnato che "casa" non è un luogo ma una persona"
"È una cosa bellissima" lei posa il taccuino e mi guarda come se le avessi appena rivelato il segreto più spettacolare dell'universo "Vedi...Stephan per me è tutto...gli ho sempre detto che è il mio cielo, e lui mi dice che io sono il suo...da quando sto con lui ho capito che potresti anche cambiare città ogni mese, ma se avrai accanto la persona giusta lui sarà la tua casa e tu ti sentirai sempre e comunque a casa accanto a lui"
"Siete una bellissima coppia" le sorrido poi vedo Stephan che lascia scendere a terra Aurora..lei cammina verso di me e lui mi sorride "Siamo innamorati...io mi sono innamorata veramente una sola volta nella vita..."
"Hai mai avuto dubbi sul fatto che lui fosse quello giusto?" scuoto la testa "No...perché quando lo vedo...vedo me stessa felice..non potrei mai vedermi accanto ad un altro ragazzo..lui è l'unico per cui abbia mai fatto pazzie, e continuerei a farne in eterno"
Lei mi ringrazia e poi si alza..vedo che continua a fissare Ste...bhe è praticamente impossibile non fissarlo..quel giorno indossa un paio di jeans neri ed una maglia bianca...i pensieri che mi passano per la testa da quando sono arrivata a Trigoria non sono proprio da brava ragazza..lui cammina verso di me e poi si siede vicino a me. Aurora intanto è corsa a giocare, così posso godermi mio marito per qualche momento "Sei bellissima oggi" in realtà non ho nulla di speciale oggi ma lui mi guarda sempre come se fossi la ragazza più bella per lui e questo fa rimanere la mia autostima a livelli accettabili...ormai ho 35 anni e dopo due figli questi complimenti fanno sempre piacere "Tu sei bellissimo..." mentre lui rimane seduto a terra io mi sdraio con la testa appoggiata sulle sue ginocchia. Lui mi passa le mani fra i capelli ed io mi rilasso "Ti amo..." da quando siamo sposati, anzi da quando stiamo assieme, non smetto mai di dirglielo perché so quanto questo significa per lui " Anche io..." passa lo sguardo tutt'intorno, per vedere dove siano i nostri figli, ma anche per ricordare dove tutto è iniziato. Milano è stata la nostra prima tappa, ma all'epoca lui era impegnato ed io troppo insicura per tentare di fare un tentativo per conquistarlo. Roma, e Trigoria, sono state il nostro vero inizio. So che anche lui sta pensando alla nostra prima notte insieme...7 anni dopo mi vengono gli stessi brividi di allora quando ce l'ho attorno...lui si abbassa le baciarmi, poi vediamo Aurora venirci incontro. Lei assomiglia tutta al papà, Riccardo ha qualcosa di mio..sono in nostro orgoglio, la nostra vita, quel tassello mancante che cercavamo...insieme saremo sempre la "casa" l'uno dell'altra.