27 Agosto " Quando tutto cominciò"
L'Estate era al suo terminare ma il Sole continuava a scaldare e si rispecchiava nel mare le cui onde infrangevano il silenzio di una piccola e solitaria spiaggia. E proprio in mezzo a tutto quel silenzio una ragazza dai lunghi capelli rossi era seduta stringendo tra le mani una lettera. Guardava il mare come se volesse cercare qualcosa , come se volesse trovare il coraggio per aprire quella dannata lettera ricevuta da poco . Quella mattina Aurora prese la lettera dalla buca delle lettere come se l'avesse rubata. Uscì di casa e corse con la bici. Arrivò alla sua spiaggetta nascosta e si sedette. Quel giorno continuava ad avere paura ma stranamente quella paura era diversa. Era la paura di restare delusi, la paura di non essere stata all'altezza. Aurora chiuse gli occhi e con le mani tremanti apri la busta. Aprì il foglio all'interno e con le mani lo pose davanti al Viso per leggerlo.
"Istituto Dickinson Garden di Perugia"
Congratulazioni alla candidata Aurora Giunti che ha ottenuto un risultato di 33/36 e aggiudicandosi a pieno titolo la borsa di Studio per la sezione linguistico-sportiva nel seguente istituto.
Aurora sorrise e forse pianse. Quella lettera era il suo riscatto. Quella lettera rappresentava il cambiamento più significativo della sua vita.
A 17 anni pensi di essere forte più che mai. Ti continuano a ripetere che saranno gli anni del riscatto , che saranno gli anni più emozionanti e Aurora cominciò a crederci . Per la prima volta si sentì davvero come il mare , così forte da far paura durante la tempesta.
Quel giorno cambiò strada e lasciò che la sua insicurezza scivolasse via dalla sua vita come la sabbia scivola dalle mani.6 Settembre “quante cose”
Quella mattina di Settembre le nuvole nascondevano il sole , come se volessero proteggerlo , lo abbracciavano come un bambino stringe il suo papà prima di andare a scuola.
Tante cose da portare , tante cose da lasciare ; tante cose da fare , tante cose da vedere. Quante erano le cose a cui Aurora pensava. Le sue valigie colme stavano poggiate sul suo letto sfatto che profumava di Lavanda. Alla radio mandavano Michael Jackson e Aurora a Ritmo di musica si preparava alla sua nuova avventura. Il giorno dopo avrebbe finalmente imboccato la strada del suo futuro.
Mentre Aurora confusa organizzava tutto, qualcuno Entrò in camera. Era una donna dai capelli raccolti in uno chignon disordinato , maglia sporca di sugo e degli occhiali da Ipermetrope. Osservava Aurora che senza un criterio inseriva cose dentro una valigia già colma di cose. :- querida non pensi che dovresti lasciare qualcosa qui? - Aurora le rispose senza alzare gli occhi a guardare la sua tata -beh uff, non lo so- disse titubante - starò lì a lungo e non so che cosa mi servirà, per questo la valigia è così piena- terminò. Marisol le rispose in tono dolce e affettuoso - Rori ma guarda che non starai lì segregata , durante le vacanze tornerai. Avrai modo di prendere le altre cose. Su dai ti dò una mano a fare la cernita dei vestiti- Aurora la guardò e tirò un sospiro di Sollievo - oh grazie , come farei senza di te? - le Chiese. - te la caveresti niña, tu ères muy valiente y fuerte. Marisol strinse a se la bambina che conobbe a soli 8 anni. Marisol era come una mamma per Aurora. Le loro vite si incrociarono quando i genitori di Aurora acquistano un grande vigneto. Non avevano tempo per la figlia e assunsero questa ragazza alle prima armi di Origini argentine che sognava di diventare botanica.
-su prima di stressarci con la valigia , andiamo a Tomar algo? - chiese Marisol - si dai , ho un certo languorino. Aurora sorrise, si sentiva così bene che non sentiva la mancanza della mamma , Marisol era il suo angelo custode, era la mamma lupa che si prende cura di un cucciolo abbandonato. Lei sarebbe stata l’unica persona di quella colma casa piena di gente che le sarebbe mancata. Solo lei. E il ricordo della mamma l’ultima volta che la vide.
Aurora il giorno dopo portò con sé poche cose da quella casa , ma erano sufficienti. Da quel momento sarebbe bastata a se stessa.7 Settembre “strade nuove”
-Ciao hai bisogno di qualcosa , aspetta lasciami indovinare Sei nuova? - Aurora rispose a quella ragazza dai capelli corti- eh si sono nuova, mi chiamo Aurora Giunti - quando Aurora disse il suo nome la ragazza si alzò in piedi , come se avesse avuto qualcuno di famoso davanti - o mio dio tu sei Aurora ; sei il genio 33 , è davvero un piacere conoscerti io sono Carolina sono all’ultimo anno , e sono contentissima di conoscerti - Aurora aveva sempre odiato quelle persone chiaccherone , che avevano sempre qualcosa da dire. Tuttavia Aurora non era irritata era contenta , erano i primi complimenti dopo tanto tempo e ne era orgogliosa - grazie dell’accoglienza - rispose entusiasta. -dunque come già saprai dal foglio illustrativo consegnato le lezioni cominciano domani alle 8.45 , alle 8 c’è la colazione. Domani si tratterà di un orientamento poi andrai a scegliere l’orario in base ai tuoi impegni sportivi - Carolina era molto precisa , Aurora notò subito la sua disponibilità e non poté che esserne contenta. Adesso capiva perché una ragazza così chiacchierona fosse stata messa al coordinamento delle “Matricole” chi meglio di una persona solare e spigliata avrebbe potuto accogliere i nuovi arrivati.
La nuova scuola era come la immaginava, grande giardino esterno, campi sportivi, laboratori. Era la prima volta che in una scuola si sentiva a proprio agio. Sentiva intorno a sé tanta positività e sperava che quel momento non finisse più. Carolina continuò a Dare informazioni come una cronista televisiva - dunque Aurora tu sei al Secondo piano stanza 224. Ecco qui la tessera scolastica prepagata per libri e materiale sportivo. - Aurora si sentiva in uno di quei college Americani da lei sognati tante volte - perfetto grazie- Aurora Salutò Carolina e cercò l’ascensore per salire al secondo piano.
Il dormitorio femminile era a un piano superiore rispetto a quello maschile. Le pareti del piano erano come quelle di un albergo , corridoi ampli e luminosi e pavimento con Moquette. La sua camera si trovava in fondo, vicino una grande finestra che si affacciava sul giardino. Aurora si fermò davanti la porta. Era eccitata e spaventata allo stesso tempo. Chissà chi sarebbe stata la sua compagna di stanza, chi l’avrebbe sopportata quando non capiva le formule matematiche e chi le sarebbe stata vicino negli anni del suo nuovo viaggio.
Quando aprì la porta non trovò ancora nessuno.
La stanza che le era stata assegnata era piuttosto accogliente: due letti da fare , due scrivanie e librerie adiacenti , due armadi a doppia anta uno accanto all’altro e un grazioso bagno dalle pareti azzurre. La cosa che di più colpì Aurora fu la presenza di pareti color ghiaccio, così spoglie, così fredde. Penso subito di appendere le fotografie che aveva portato , penso di aggiungere luci. Forse però era meglio in quel momento pensare a cose più pratiche come scegliere il letto e disfare quelle valigie disordinate.
Aurora scelse il letto vicino alla finestra che dava vista sul giardino. Preparò il letto e poggiò la valigia per terra vicino l’armadio che le spettava. Quando terminò di fare il letto si distese. Sentì Quell’odore di Lavanda che le ricordava casa. Pensò a Marisol che d’Inverno le portava la cioccolata calda mentre leggeva distesa nel suo letto. Casa sua era sempre stata il suo rifugio quando aveva paura, quando si sentiva sola , lì c’è sempre modo di distrarsi.
Distesa sentiva la mancanza di casa nonostante ciò che aveva vissuto e percepito al suo arrivo , ma sapeva che sarebbe passata. Da lì a poco avrebbe dimenticato perfino gli odori della cucina di Marisol e i vini della tenuta che profumavano l’intera casa.
Tutta quella nostalgia la portò a chiudere gli occhi e a pensare a quel papà che da piccola la abbracciava, alla mamma scomparsa. Le scese una lacrima. E poi si addormentò.Così tutto d'un colpo le cose ci scivolano, ricordi, avventure. Le uniche cose che non scivolano sono le sensazioni , le emozioni. Tutto ciò che viviamo è governato da esse. Pensiamo di fermare le nostre emozioni? Allora dovremmo smettere di vivere.
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Masterpiece- " i capolavori non si modificano" (#WATTYS2016)
ChickLitQuando si è stati ammessi in un collegio prestigioso , è necessario stare a galla. Ma cosa succederebbe se oltre i problemi a scuola si aggiungesse il problema dei fantasmi del passato ? La stessa cosa è successa ad Aurora che è costretta a causa...