3. La famiglia Vogt

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I Vogt discendevano da una nobile famiglia tedesca, la quale era a capo di tutti i commerci internazionali. Grazie a quest' attività riuscirono a guadagnare, nei secoli, una modesta cifra di denaro. A capo della famiglia c'era il signor Aaron Vogt, discendente diretto della famiglia, che si occupava di dirigere al meglio l'azienda lasciatagli dal padre prima della sua morte. Si sposò con Hroswitha Meyer, figlia di un borghese austriaco dirigente di una fabbrica tessile.

Dopo tre anni di matrimonio ebbero due figli, entrambi maschi. Il primogenito, Albus Tobrjön, era un ragazzo intelligente ma vanitoso ed egoista, a differenza di suo fratello Heinz.

Heinz era il fratello minore di Albus, era gentile e altruista ma un po' meno bravo di lui nello studio e per questo veniva rimbrottato dai genitori. Così facendo però non si rendevano conto di sminuire l'autostima di Heinz, che si chiudeva sempre più in se stesso.
Ma nonostante tutto, l'affetto che nutriva per la famiglia non mutava.

Quando per Albus arrivò il momento di andare alle superiori, per poter offrire una qualità di studio migliore al figlio, i genitori decisero di trasferirsi in una città che offriva servizi migliori.

Così dopo varie ricerche il signor Vogt, trovò una casa che lo attirò in manieraparticolare. Allora ne parlò con la moglie, la quale acconsentì all'acquisto edopo una settimana si trovarono nella nuova abitazione. 

Il riflesso nello specchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora