Mi butto sul letto a peso morto e guardo verso la grande finestra alla mia sinistra. Il panorama è bellissimo, vedo il mare, la spiaggia, la gente in costume che prende il sole, i bambini che giocano con la sabbia, siamo vicinissimi al mare. Decido di andare un po al mare. Mi metto il costume e sopra una salopette di jeans con una maglietta nera corto sotto. Infilo le vans e prendo un asciugamano mettendolo in una borsa.
Scendo e vado verso mio padre.
"Papà la casa è veramente stupenda. Io vado un po al mare" gli schiocco un bacio e mi dirigo fuori dalla porta.
"Torno per cena" grido ricevendo l'okay da papà. Tiro fuori il cellulare e mando un messaggio a mia cugina Gabriella, ci sentivamo spesso quando ero a Manhattan e non voglio perdere i contatti.
*ehi Gabri. Da poco sono nella nuova casa, è stupenda. Ora vado un po al mare, sono bianca cadaverica* la sua risposta non tarda ad arrivare
*non vedo l'ora di venirti a trovare. Miraccomando fai conquiste. Un bacio*
Sorrido al messaggio. Era sempre la stessa. Quanto le volevo bene.
Sento di colpo qualcosa di pesante venirmi addosso così perdo l'equilibrio e cado per terra.
"Fai attenzione brutto idiota" dico quando mi rendo che non è qualcosa ad essermi caduto addosso ma qualcuno.
"Ma fai attenzione tu scusa. Io stavo camminando e poi mi arrivi addosso" dice alzandosi e scrollandosi di dosso un po di pietroline dai pantaloni.
"Grazie per avermi aiutato ad alzarmi" dico sbuffando e alzandomi da sola.
"I veri gentiluomini chiedono anche scusa. Ma tu effettivamente non sembri un gentiluomo, ma piu uno sbruffone" mi guarda in cagnesco
"Senti ragazzina levati che sono in ritardo" mi sorpassa e se ne va. Ma che razza di idiota è mai questo?
Sbuffando vado avanti fino al arrivare alla spiaggia. Mi tolgo le scarpe e sospiro per la bella sensazione di avere la sabbia sotto i piedi. È un vero paradiso!
Stendo l'asciugamano e mi spoglio mettendo i vestiti dentro la borsa. Mi occupo di imboscare bene il telefono nella borsa e poi vado verso la riva. Non so nuotare quindi mi limito a sedermi sulla riva. Rabbrividisco quando un onda mi bagna le gambe.
Sento poi degli schizzi bagnarmi il fianco così mi irrigidisco sul posto.
"Scusami. Colpa mia" mi dice una ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri.
"Non fa niente" rispondo con un piccolo sorriso.
"Piacere Adele" mi porge la mano inginocchiandosi davanti a me. Gliela stringo.
"Piacere Janel" sorrido. Di solito rispondo male alle persone ma lei, non so mi da una strana sicurezza in corpo.
"Come mai sei tutta sola?" Mi chiede guardandomi
"Beh mi sono appena trasferita qui con la mia famiglia e non ho ancora fatto amicizie" dico abbassando la testa.
"Beh hai me. Vuoi che ti presento i miei amici? Sono qui con loro io"
"Oh non ti preoccupare" dico rassicurandola
"Io vado a farmi un bagno. Vieni con me?" Mi chiede.
"Ecco veramente...non mi piace molto il mare, preferisco stare qui" dico arrossendo di colpo.
'Ma dove è finita la scorbutica e acida Janel? Ora ti metti pure ad arrossire?' Mi dice la vocina interiore.
"Posso farti compagnia?" Chiede
"Certo" sorrido. Mi sta simpatica, di solito le ragazze di Manhattan ti rompono le scatole facendoto domande a cui tu non vuoi rispondere, invece lei non ha fatto domande.Dopo circa due ore a parlare scopro che è davvero simpatica e socievole. Mi piace come ragazza, è disponibile e ha preferito stare qui con me che andare con i suoi amici.
"Grazie Adele per la fantastica giornata. Ora io devo tornare a casa" dico alzandomi.
"Mi dai il tuo numero così ci teniamo in contatto?" Mi chiede. Sorrido e annuisco.
Mi porta nel suo asciugamano e mi porge una penna e un pezzo di carta. Gli scrivo il mio numero e dopo averla salutata mi dirigo verso il mio asciugamano.
Mi vesto, metto a posto e mi incammino cerso casa.
"Sono tornata" urlo aprendo la porta di casa.
"Ehi finalmente. Dove sei stata?" Mi chiede Jacob.
"Sono andata al mare" rispondo sedendomi vicino a lui sul divano
"Hai fatto qualche amicizie?" Mi chiede portando la testa indietro e chiudendo gli occhi.
"Si ho conosciuto una ragazza, Adele. È davvero simpatica" dico. Alza subito lo sguardo
"Una ragazza ti sta simpatica? Oddio questo è un miracolo" si alza in piedi e mi prende a mo di sacco di patate saltellando per tutta la casa.
"Papà, Janel si è fatta un'amica e dice che è simpaticaaaa" urla verso papà. Poi cambia direzione e sale le scale aprendo poi la porta della camera di Mattia
"Oh santo dio mettiti un pantalone. Comunque la nostra Janel dice che una ragazza è simpatica! Non è un miracolo?" Ma non peso?
Esce dalla stanza dopo le risate di Mattia e apre la porta di Madison
"Ehi Mad lo sai che la tua sorellona si è fatta un'amica?" Dice urlando.
Intravedo la povera Mad che si tappa le orecchie e ride contagiandomi
"Mi metti giu razza di bestione? No sai mi sta solo andando il sangue al cervello" dico ridendo. Aaah, i fratelli
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Stay with me
Lãng mạnJanel ha diciassette anni e insieme alla sua famiglia si trasferisce a Miami Beach dove incontrera delle persone che riusciranno a volerle bene davvero, nonostante il passato difficile. incontrerà un ragazzo, Ben, che le farà battere il cuore. funzi...