Capitolo 11

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Finiamo tutti i compiti verso le 5:45 e dato che lei alle 6 doveva andare parlammo un po delle lezioni di domani e poi tornò a casa. Rimasi un po sul letto a ascoltare musica e fissare il soffitto e pensare. Mi sento sbagliata, ogni parola, passo o cosa che faccio e sbagliata,ho deluso e deludo tutti, dalla mia famiglia a i miei amici e i prof. Sono l'insicurezza fatta persona, mi preoccupo solo ora per problemi futuri che forze non accadranno mai. Odio me e il mio essere insicura. Odio me e il mio essere uno sbaglio. Odio me e il mio essere inutile. Cazzo quanto me sento male. Voglio morire. Ho bisogno di parlare con Rebecca. Ho paura di starla trascurando per colpa della mia paura di perderla con quella Sabrina. Provo a chiamarla, non risponde, le mando un messaggio. Dopo una mezzoretta risponde

Lei: "hei"
Io: "hei, come va?"
Lei: "molto bene grazie,te?"
Io: "bene bene"

Odio mentire. Sto male ma non voglio che lei lo sappia. Da un po di tempo si comporta in modo un po strano con me, me la ricordavo pvanno.legra e scherzosa, ho paura di aver sbagliato qualcosa.

Io: "senti ma, hai fatto qualcosa? No perche ti vedo un po moscia"
Lei: "haha perche me lo chiedi? Sto bene, piuttosto tu hai fatto qualcosa?"
Io: "no no, scusa era per sapere,sai mi preoccupavo"
Lei: "haha non devi preoccuparti io sto bene, anzi tu sembri un po strana."
Io: "no no, tutto bene anche io haha tranquilla"
Lei: "ok, devo andare, ciao"
Io: "ciao"

Forse ho sbagliato a mentirle sul fatto che sto bene in tutto questo tempo, va beh, spero di risolvere questo "problema" con Rebecca. Mi addormentò e mi sveglio la mattina dopo alle 6. Trauma. Scopro di aver saltato la cena, e ho fame. Quindi decido di alzarmi e fare colazione. Finisco, e a quel punto decido de prepararmi per scuola e tra una cosa e l'altra sono le ancora le 6:45. Decido di mettermi le cuffiette e di uscire comunque, e dato che e molto presto, mi dirigo verso il parco vicino alla mia scuola dove il di solito giocano un po i bambini dell'asilo e elementari prima di andare a scuola. Arrivo e mi siedo su una panchina ad ascoltare la.musica e fissare il cielo e il parco vuoto. Che bella sensazione stare da sola senza nessuno che ti fa sentire una merda, ma solo con la musica. Ad un certo punto sento qualcosa che mi colpisce il piede, abbasso lo sguardo E vedo una pallina di gomma e un bambino che mi viene in contro. Capisco che la pallina era la sua cosi abbasso il braccio per raccoglierla ma neo farlo, la manica della felpa rimane incastrata e si alza. Il bambino arriva e vede il mio braccio ricoperto da cicatrici vecchie di tempo ora che avessi fatto la promessa con Samanta. Il bambino fa una faccia strana e poi mi chiese

Bambino: "cosa sono qui tagli sul tuo braccio!?"...

✨✨✨
Continua....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 31, 2016 ⏰

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