Bellezza

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-ma non devi starlo a sentire! ... ascolta me! La prossima volta che ti invita dilli che ci vai già con un altro. Diventerà gelossissimo! ... hahahahha. Sicuro!-

Molly cinguettava in quel bagno dove era rimasta rinchiusa ormai da 2 ore, per diventare "accettabile".

Si era depilata, fatta la doccia, unghie, creme per la pelle e altro, tutto per la festa di quella sera, il suo debutto come lo chiamava lei.

Pesanti nuvole di vapore trotterellavano per tutta la stanza decorata da dolci mattonelle in ceramica bianca. I mobili in legno soffrivano in silenzio l'umidità che tutto schiacciava, rendendo persino difficile la respirazione della bruna che stava dando consigli d'amore all'amica, vantandosi dei suoi numerosi fidanzati e amanti, naturalmente immaginari.

-ne puoi stare certa! Anche... anche Tom si è comportato cosí con me! Ora però devo andare Debby. Ci sentiamo più tardi. Biacino!- riattaccò velocemente senza aspettare la risposta della povera amica, disperatamente invidiosa del personaggio di Molly, una complessa maschera fatti di menzogne e superbia.

-allora! Dove eravamo rimasti!- esclamò la bruna guardando verso l'enorme specchio appannato, posizionato sopra al lavandino in marmo rosa.

-mmmh... trucco!- disse guardando la truece mezza svuotata a terra.

Mentre si piegava a raccoglierla sentii un suono simile a quello che fa la pelle mentre striscia sul vetro. Si rialzò e squadrò velocemente tutto l'enorme bagno, finché non raggiunse il pannello riflettente.

Delle piccole strisce erano state disegnate. Delle lettere, bene visibili grazie al fatto che era tutto appannato.

"a cosa ti serve?" Questo c'era scritto.

-ma che cos...-

"Perchè lo fai? Perchè continui?" Comparvero improvvisamente.

-smettila!- urlò la ragazza premendo la mano sullo specchio e strofinando. -lo sai perchè lo faccio!-

Quando guardò il suo riflesso, non ritrovò le sue iridi azzurine, o le sue labbra carnose, ma un viso tumefatto, con due enormi fori al posto degli occhi e una bocca sottile, cucita da un filo nero come il carbone.

-devi smetterla di combattere, sappiamo entrambe che è inutile!- esclamò Molly contro il mostro, spaventandolo e costringendolo a fare un passo indietro. -sei inutile ormai! Non mi servi più. Anzi non mi sei mai servita.- disse sorridendo malignamente.

La ragazza dello specchio, abbassò il capo.
Poi alzò un braccio e lo tese verso Molly. Le dita bianchicce fuoriuscirono dal vetro riflettente, dirette alla gola dell'altra ragazza.

Sono stanca di essere questo. Di essere te.

Le parole esplosero all'interno del cervello di Molly, come un urlo di rabbia, disperazione, tristezza.

Voglio tornare ad essere me stessa!

-tu non sei nessuno! Tu sei solo un misero ricordo di quello che sarei potuta essere!- urlò Molly chiudendo le dita della mano destra in un pugno ed indirizzandolo verso lo specchio.

La ragazza, pochi secondi prima di infrangersi in mille pezzi di vetro, mutò. Tornarono i suoi occhi azzurrini, le sue labbra sottili e rosee, le sue gote colme di lentiggini e qualche brufoletto. I suoi capelli biondo grano, il suo naso all'insù, la sua pelle chiara.

No. Io sono solo ciò che gli altri non vogliono che tu sia.

E con questa frase dura e aspra la ragazza si frantumò in mille minuscoli pezzi.

Molly tirò lentamente fuori da un cassetto un piccolo specchio tondo. Sfiorò le labbra gonfie grazie all'ultimo intervento, con le dita insanguinate, accarezzò le guance ancora impiastrate di crema. Poi fece ciò che le sue amiche le avevano insegnato, coprire gli errori, nascondere gli sbagli di madre natura.

Dopo un po di minuti il suo viso era scomparso, e al suo posto cera una donna, con delle labbra rosse e piene, una pelle abbronzata e ben in luce, delle gote pulite senza nemmeno un neo, tutto incorniciato dai i suoi nuovi capelli bruni con le punte biondine.

-io sono ciò che il mondo si aspetta da me.-

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⏰ Last updated: Jan 13, 2017 ⏰

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