SONG: Nightwish- The Phantom Of The Opera. Original song from the movie.
- Guarda James. Il talento che sta per sorgere sull'immensa montagna dell'Olimpo di Hollywood. –
- I nostri piccoli lavori, le nostri grandi stelle. – dissi fiero gonfiando il petto.
- Ne mancano due mamma, due attrici e potremmo iniziare il nostro leggendario spettacolo. – aggiunsi cingendole il viso con le mani.
- Va a trovare le altre stelle. – mi congedò dandomi delle pacche sul petto.
- Stiamo andando a casa tua, vero? – mi chiese una delle due ragazze dai sedili posteriori.
- Ovviamente. Sapete, amo la comodità di casa per fare queste cose. – risposi ammiccando dallo specchietto retrovisore. Risero tra di loro per poi parlare con fare da civette fra di loro.
Girai in tondo nel quartiere, sperando che la droga che avevo messo loro nei drink le avrebbe stordite al più presto. Quando mi accorsi che erano svenute, una sopra l'altra, imboccai la strada di casa.
Entrarono in casa senza problemi, ancora leggermente stordite, così pensai bene di iniziare il mio lavoro. Legai i piedi con delle corde e misi uno sgabello di letto sotto i loro piedi. Feci lo stesso con le mani legate con delle manette di legno proprio sopra la testa. Sorrisi guardandole e mi diressi ai comandi.
Cominciai dalle braccia; la ragazza urlava e piangeva dal dolore allo stesso tempo. Potevo sentire le loro ossa dislocarsi perfino dalla mia posizione.
Pura musica per le mie orecchie.
Finii velocemente con gli altri attori: li vestii, truccai per poi passare ai buchi. Mi munii di chiodi con la base molto grande e di un semplice martello. Bucai entrambe le mani, avambracci e piedi. Fermai le emorragie e infilai le corde nei buchi. Una volta finito, trascinai i corpi nel furgone.
Andai a svegliare mia madre e ci dirigemmo verso il teatro, era molto facile intrufolarsi li dentro.
Arrivati nell'arena dei gladiatori sistemammo tutto: eravamo pronti ad accogliere gli spettatori.
Nonostante lo spettacolo fosse iniziato da pochi minuti, io ancora con riuscivo a trovare il coraggio di dire a mia madre che non ero stato capace a trovare Brigitte Bardot, sapevo si sarebbe infuriata.
La raggiunsi dietro le quinte e senza esitare le sputai alle spalle: - Mamma devo dirti una cosa. –
Mi guardò confusa restando in silenzio, così continuai.
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La voce è la mia guida.
Misterio / SuspensoTutti abbiamo una piccola vocina nella nostra testa. Voci sconosciute di persone a noi ignote. Solo pochi sfortunati hanno più voci nella loro testa, o addirittura una voce che spicca tra le altre, più forte di tutte le altre: la voce di una person...