Nato in una bara

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La nascita nella bara, nota nel mondo accademico come “estrusione fetale post-mortem”, è l’espulsione di un feto attraverso l’apertura vaginale del corpo in decomposizione di una donna incinta deceduto a causa della crescente pressione dei gas addominali. Questo tipo di nascite avviene assai raramente durante le fasi di decomposizione di un corpo. Tecnicamente non si tratta di una nascita, perché è oggettivo che il feto sia morto, ma di una sorta di prolasso dell’utero che spinto dalle forze generate dai gas interni al corpo, raramente viene espulso con tutto il feto dentro.

Nel 1901 fu registrato un caso di nascita nella bara di un feto vivo, documentato dalla medicina forense inglese. Si trattò del caso della signora Bobin, data per morta a seguito della Febbre Gialla dopo un viaggio in Africa Occidentale, fu sepolta con un feto vivo nell’utero. Il corpo della donna venne esumato a causa dei dubbi espressi da un infermiere. Quando venne aperta la bara lo spettacolo fu, probabilmente, fra i più terrificanti mai assistiti da un essere umano: la signora Bobin aveva partorito un figlio nella bara, ed entrambi erano morti asfissiati al suo interno.

Fonte: mysterMagazine

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