Kyle.

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Kyle's pov

Ancora non riesco a credere che mi madre mi abbia abbandonato così.  Ha preso le valigie ed è partita insieme al suo amico. Senza spiegazioni mi ha salutato e mi ha detto che ci saremmo visti presto. Sono 3 mesi e mezzo che non si fà sentire ne vedere.

Papà è stato trasferito in un'altra agenzia, in una piccola cittadina vicino a Londra, quindi siamo partiti. Ora mi ritrovo in una casa che ancora non sento come casa mia e mi sto preparando per il mio primo giorno di scuola. Odio essere quello nuovo, avrò tutti gli occhi puntati addosso e tutti vorranno sapere se "quello nuovo" è uno sfigato o no, che idioti. Non è che io sia molto sociale, mi piace stare per fatti miei o comunque con persone che conosco da tanto mentre ora sono costretto a fare nuove "amicizie". 

<<Ti sbrighi Ky?!?>> papà interrompe i miei pensieri.

<<Sono qua!>> scendo le scale con lo zaino sulle spalle. 

<<Ok, andiamo allora>> mi avverte masticando un biscotto.

CI metto un po' a trovare la mia classe ma la trovo. Noto una ragazza nel corridoio, con una sua amica penso. Ha i capelli rossi e uno sguardo un po' perso, arrabiato forse. Bhe la trovo diversa dalle altre, ma non ci faccio tanto caso.

<<Ah eccoti! Tu sei Kyle Mason, giusto?>> la donna che penso essere la professoressa mi presenta a tutti gli altri, che cosa ridicola. Fingo un sorriso solo per essere cordiale mentre sia ragazze che ragazzi mi scuadrano, poi la vedo, ancora. E' lei, la ragazza del corridoio. E' al fondo della classe, vicino alla finestra e guarda al di là di essa, diciamo che è poco interessata a "quello nuovo". 

<<Ok, puoi sederti dove preferisci, ci sono diversi banchi vuoti>> 

<<Va bene>> dico prima di sedermi nel primo banco che vedo, senza preoccuparmi di avere la ragazza più bella vicino o il ragazzo più simpatico. Non mi interessa di nessuno sinceramente, tranne di quella ragazza. Giuro, non se la tira e non si fa notare, ma io non riesco a pensare ad altro. 

Suona la capanella che segna l'inizio dell'intervallo, anzi, l'inizio della tortura. Si avvicinano a me alcune ragazze, iniziano a parlare e ha chiedermi di dove sono, perchè mi sono trasferito e robe varie. Rispondo vagamente e senza interesse, perchè la sto cercando con gli occhi. Eccola. Si è alzata ma guarda comunque fuori, sempre con lo sguardo perso, mi incanta. Sembra quasi me.  Le si avvicina un ragazzo. L'abbraccia ma lei non lo calcola per niente se non per sorridergli un attimo. Chissà se quello era il suo ragazzo. Mi sento un po' demoralizato. Quando eccola muoversi, si incammina con la sua amica bionda e sembra venire verso di me. La guardo. Lei se ne accorge ma non abbasso lo sguardo, voglio che sappia che l'ho notata. Mi sorride, ma so che è un sorriso tirato, li riconosco. Devo sembrare davvero un idiota, perchè mi sono imbambolato. Se ne va, senza chiedermi nulla, senza interessarsi di nulla. 

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