Dolore d'Inverno

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Sprofondare nel fango molle,
umidore materno,
fino alle ginocchia
e pregare che la fossa
sia tanto benevola
da accogliermi fin dentro
ai polmoni del suolo.

Dolore d'Inverno,
capelli fradici di piogge
che a stento lavano
un'onta mai sbiadita.

Guance di gesso tinte di nero,
occhi di brace
soffocati sotto ai massi
di fiume.

Prometti
di cantare una veglia per me
quando saluterò il sole,
temuto, detestato,
amato in silenzio e con riserbo.

Prometti
di seppellirmi nel languore
della neve fresca
gonfia di sangue.

Prometti.

Non mi avrete vivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora