Capitolo 1.

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15 settembre 2015
Era un giorno come gli altri, un solito primo giorno di scuola, noioso come ogni anno ma sarebbe stato l'ultimo quindi me lo sono fatto andare giu e mi sono infilato le scarpe e sono uscito di casa.
La strada da casa mia alla scuola era poca ma mi è basta per vedere la cosa piu bella del mondo.
Lei, era bellissima. Non mi ero mai innamorato veramente di nessuna ragazza perche avevo sempre paura di star male ma per lei, per lei avrei fatto di tutto sarei stato anche male per lei, dio se era bella non potevo smettere di guardarla ma ad un certo punto dovetti smettere per forza perche mi scontrai con il muro, mi presi una botta ma lo presa volentire perche lei se ne accorse e si mise a ridere, dio che sorriso ne avrei prese altre mille per vedere quel sorriso.
Arrivi a scuola cinque minuti in ritardo con un bel bernoccolo e come se non bastasse alla prima ora avevo lo scorpione il peggio professore avuto, l'unico che non ho mai cambiato in questi cinque anni di scuola superiore.
Entrai in classe e il professore aveva gia cominciato a spiegare, ma come cazzo era possibile ce era comincita da cinque minuti ma vabbe, mi sedetti al mio posto pensando che non mi avesse visto e invece: "Sognorino Cristian è questa l'ora di arrivare a scuola?"
"Prof ma sono in ritardo di cinque minuti non di un'ora e poi è il primo giorno..."
"Non accetto scuse, esca dall'aula e deciderò quando farla rientrare, vada!"
Uscii dall'aula ,che era la numero 224 come ogni anno, quella fredda aula del terzo piano del liceo artistico, l'unica cosi brutta e ovviamente non poteva che capitare a me.
Fuori dall'aula si stava bene, c'era silenzio, fino ad un certo punto quando uscii una ragazza dalla classe affianco alla mia, aveva un grembiule verde lungo addosso da cui sbucavano fuori i jeans neri e le scarpe grige della nike, la guardai ed era lei, la ragazza di sta mattina la salutai e lei rise e mi saluto.
Dovevo conoscerla meglio ma quando stavo per ragguingerla il professore mi richiamò in classe dicendomi: "Signorino torni in classe si sieda e ascolti e per oggi non gli segno il ritando ma da domani si."
"Grazie prof."
"Vada vada."

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