-Ecco a voi i vostri drink .- Disse il barista della discoteca Hollydays, porgendo i bicchieri ai tre ragazzi.
-Cass, quel tipo la infondo è da quando siamo arrivati che non smette un secondo di staccarti gli occhi di dosso, sembra mangiarti con gli occhi.- Queen indicò il tipo biondo, seduto su quei piccoli divani in eco pelle rosso bordo, accerchiato da tre ragazzi, e due ragazze, quest'ultime portavano dei vestiti striminziti, che Queen trovò al quanto ridicole, Cassie si girò nella direzione del biondo, e il ragazzo misterioso quando lo notò, alzò le mani a mo di saluto,
Cassie aggrottò un sopracciglio come per dire "ma chi ti conosce" -guarda Cass, ti a salutata- Clark era al quanto confuso. Chi era quel tipo biondo? e perché stava salutando la sua amica? -chi se ne frega! - Cassie alzò le spalle con menefreghismo. -Ragazze che ne dite se andiamo a ballare?-chiese Clark indicando la pista da ballo.
-No, io sono stanca, preferisco rimanere un po' qui.- Disse Cassie, Queen annui in risposta affermativa, e prese per mano Clark andando in pista con lui a ballare tra quei corpi sudati e ubriachi fradici.Cassie decise di andare fuori a prendere una boccata d'aria fresca, non ne poteva più di sentire quel mix di odori nauseabondi, si sedette sul cemento di quella terrazza del Hollydays godendosi quel attimo di tranquillità, al meno così credeva finché un ragazzo moro non la distrasse.
- Cosa ci fa una bella ragazza come te qui fuori tutt'a sola? - chiese il moro
appoggiando la schiena al muretto.
Cassie trovò al quanto disgustoso quel ragazzo non riusciva nemmeno a tenersi in piedi. -E a te cosa importa? Evapora!-
Cassie vide il moro avvicinarsi a lei e sentì quel sentimento chiamato paura farsi vivo in lei, -Andiamo gattina, che ne dici se ci divertiamo un po'?- il moro prese Cassie per il polso e la avvicinò a se per baciarla, ma lei prontamente lo spinse a terra.
-Non azzardarti mai più a toccarmi brutto verme schifoso!- Cassie tirò un calcio al moro nello stomaco, Cassie vide il moro contorcersi dal dolore, ma il moro prontamente dopo essersi preso dal dolore, afferrò Cassie per le gambe e la fece cadere su di se. -Stronza azzardati ancora a muoverti e giuro che ti scopo senza pietà chiaro?- Cassie provo ad allontanarsi e a provare ad uscire da quella terrazza cosa al quanto difficile, il moro la prese per il polso e invertì le posizioni facendogli sbattere la schiena contro il cemento, abbassò il capo, e gli baciò la clavicola, e il collo, ed iniziò a palparle i seni, Cassie cercava in tutti i modi di liberarsi da quella presa, iniziò ad urlare, a scalciare, ma senza risultati chi mai avrebbe potuto sentire urlare una povera ragazza su una terrazza di una discoteca?
-stai buona gattina voglio solo divertirmi un po' con te.- Cassie iniziò a rassegnarsi al suo destino, nessuno l'avrebbe mai salvata dalle grinfie da quel maniaco ma in quel istante sentì qualcuno afferrare il moro e sbatterlo al muro. Cassie aprì gli occhi e vide il biondo di poco prima tirare un pugno alla mandibola del moro facendolo piegare in due dal dolore. - Azzardati solamente torcergli ancora anche solo un capello e giuro su dio che non ti farò più vedere la luce del sole sono stato chiaro?- Il biondo prese il moro per il colletto della maglia e lo fece sbattere nuovamente al muro . -O detto sono stato chiaro?- ridisse il biondo pronto a tiragli un altro pugno.
-S-si s-sei stato c-chiaro- disse il moro
tremante, avendo paura che il biondo potesse ancora sferrargli un pugno in pieno volto.
-Bene, ora sparisci e non farti più vedere.-
Il moro non se lo fece ripetere due volte e corse verso la porta traballante.
-Ci sono io ora ok? Quel verme non ti toccherà più.- Disse il biondo chinandosi all'altezza di Cassie, la prese dolcemente per il posso e se la portò tra le braccia cercando di calmarla.
Cassie quando il biondo l'abbracciò si sentì a casa, sentì nello stomaco una strana sensazione, è non riusciva a spiegarsi il perché.
Cassi risentì la paura rimpadronirsi di lei, senti le guance bagnate, e i singhiozzi farsi sempre più forti, si strinse forte tra le braccia del biondo.
Il biondo cercava in tutti i modi di calmare Cassie, e pian piano ci riuscì, gli mise la sua giacca sulle spalle di Cassie, e non poteva non trovarla carina anche con il trucco sciolto e i capelli arruffati.
-Io mi chiamo Luke, e tu come ti chiami? - chiese Luke dolcemente accarezzandogli il volto leggermente illuminato dalla luce della luna. -M-mi chiamo C-cassie - disse balbettando, si sentì ridicola, e in imbarazzo, ma diede la colpa al freddo, per il suo balbettare, Cassie sentì un groviglio allo stomaco quando Luke la prese per mano. -Bene Cassie, che ne dici se ora scendiamo di sotto e ti riporto a casa? -!disse Luke aprendo la porta della terrazza.
-Non posso lasciare qui i miei amici, sono venuta con loro, ti ringrazio enormemente per avermi salvata da quel verme schifoso, ma non potrei venire con te, saresti comunque uno sconosciuto per quanto ne sappia potresti uccidermi per strada, e poi buttare il mio cadavere in mare per non dare tracce.- Luke quando sentì l'ultima parte del suo discorso scoppiò in una fragorosa risata divertito.
- Che io sappia, i assassini non salvano una ragazza da uno stupratore ubriaco sai?- disse Luke con un sorriso divertito sul volto.
- Dettagli. Comunque non cambia il fatto che non puoi accompagnarmi tu, come o detto prima, sono venuta con i miei amici, non posso abbandonarli qui. - Cassie parlò gesticolando con le mani e Luke non poteva non trovarla buffa in quel momento.
- E ok tranquilla, volevo solo farti un favore Cassie - Luke mise le mani nelle tasche dei suoi jeans neri strappati sulle ginocchia, un po' deluso dalla risposta di Cassie, sperava tanto in una risposta affermativa, da quando la vide entrare in quel locale sentì il bisogno di proteggerla ,e tenerla fra le sue braccia come se lui fosse stato uno scudo per non farla ferire dal male che la circondava.
-E ti ringrazio per questo ma i-io ora d-devo a-andare.- Cassie e Luke arrivano in sala del Hollydays, Cassie mise le mani sulle tempie, un forte dolore alla testa la investì in pieno, non aveva bevuto tanto, solamente due drink, non amava particolarmente bere e quella sera stranamente nemmeno Luke era ubriaco, cosa al quanto strana, da quando sua moglie chiese il divorzio per Luke divenne una routine bere fino a tarda notte.
-Cassie stai bene?- chiese un Luke preoccupato avvicinandosi in soccorso di Cassie. -S-si sto bene, i-io i-io v-vado a c-cercare i-i miei a-amici .- Cassie a quella improvvisa a vicinanza sentì le guance andargli a fuoco, si tolse la giacca di Luke, e la porse a lui.
-Tieni la tua giacca - Luke la prese al volo e se la rimise. -allora ciao.- disse Luke.
- Ciao Luke. - disse Cassie prima di sparire tra quei corpi ammassati sperando di ritrovare i suoi amici.
*******
Era più di un ora che Cassie stava cercando i suoi amici, ma di loro nessuna traccia, provo svariate volte a chiamarli al cellulare ma nessuno dei due sembrava dessero segni di vita.
Uscì dalla discoteca e per sbaglio andò a sbattere contro a un ragazzo non fece molto a caso al tipo con i capelli colorati di verde, uscì dalla discoteca andando nel parcheggio a vedere se la macchina di Clark fosse ancora parcheggiata ma le speranze di Cassie furono inutili del auto di Clark nessuna traccia, imprecò in tutte le lingue contro a Clark e a Queen per averla lasciata lì da sola in discoteca e si derise a passo spedito verso casa. -Cassie? Cosa ci fai qui? Da sola? -
Luke aggrottò un sopracciglio confuso la ragazza dovrebbe essere già a casa da un bel pezzo perché era sola? In quel viale buio?Luke si fece un sacco di domande, domande di cui non aveva risposte.
-O ciao Luke, è ancora valido il passaggio? - chiese Cassie speranzosa. -sali in macchina.- Cassie non se lo fece ripetere due volte, salì in macchina e un odore di vaniglia gli invase le narici.
-Non dovevi tornare a casa con i tuoi amici? - disse Luke mettendo la marcia per poi partire. -Si ma a quanto pare anno preferito tornare a casa senza di me!- Luke annuì, e chiese a Cassie la via della sua abitazione, il tragitto fu silenzioso, ma non fu quel silenzio imbarazzante, anzi entrambi si sentirono rilassati in quel momento. -Cassie siamo arrivati - Cassie prese la sua pochette dal cruscotto e scese giù dalla macchina di Luke - allora arrivederci Cassie.- Disse Luke.
- Arriverderci Luke, grazie di tutto.-
Cassie saluto Luke, e entrò in casa e andò a dormire tra le braccia di morfeo.Angolo Autrice
Heila😘
Come va? Io di male in peggio il mio piede e pieno di bolle😱😰.
Com'è la ff? Vi sta piacendo?
Parliamo dei personaggi è entrato in scena Luke il super eroe🙈 ok è meglio che la smetto, comunque Luke quando vede Cassie sente il bisogno di tenerla al sicuro.La domanda è perché? Cassie viene salvata da Luke il supereroe🙈dalle grinfie di quel stupratore antipatico Cassie dopo aver rifiutato di tornare a casa con Luke cerca disperatamente i suoi amici per ritornare a casa ma per sua sfortuna loro se ne sono già andati via lasciandola da sola - Che amici ingrati😒😂 - io fossi in lei non gli parlerei più😡😂 dopo di che mentre stava ritornando a casa Luke la vede per strada e la accompagna a casa.
Per favore fatemi sapere cosa ne pensate ci terrei tanto a un vostro parere ciao ciao 🤔😘😂🙌🏻
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English love Affair // Luke Hemmigs
Fanfiction- O ciao Cassie! È arrivata posta per te!- Clarck quel giorno era felice ed euforico più del solito finalmente era riuscito ad esternare i suoi sentimenti e dire ciò che provava per Queen l'aveva conosciuta un mese fa con Cassie. - Per me? Da parte...