Capitolo 10

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<< Dean >>
Castiel lo prese da parte e lo portò in una radura, così che fossero a debita distanza dagli altri due. Le ultime luci del pomeriggio filtravano attraverso le fronde dei piccoli alberi sempreverde e formavano delle macchie sul manto d'erba secca e sui loro vestiti.
Con un ultima occhiata dietro alle spalle, l'angelo iniziò a parlare sommessamente.
<< Ti devo chiedere di stare attento a Crowley. Sarebbe meglio non sottovalutarlo ancora a lungo. Deve avere qualcosa in mente e questo non mi rassicura. Con Lucifero, Amara e i quattro cavalieri fuori gioco rimane solo lui a poter controllare l'Inferno >>
<< Ci sono pur sempre altri demoni bramosi di diventare re >> ribattè l'altro.
<< Si ma... penso che non si farebbe alcuno scrupolo a riprendere il trono. In fondo ha sempre cercato di avere di nuovo il prestigio di un tempo. >>
<< Cosa vuoi dire con questo? >> domandò Dean.
<< Secondo me Crowley ci sta usando in qualche maniera, magari per mostrare che sia ancora il sovrano spietato e crudele di un tempo... magari tutto questo è un suo piano, una trappola... pensa,
quale motivo avrebbe ad aiutarci? >>
Una ruga gli solcò la fronte.
<< A proposito,
come ha fatto a capire che non eri morto? >>
<< Non... non lo so - rispose Dean preso alla sprovvista - abbiamo sorpassato quella parte. È stato elusivo come al solito e... >>
<< Ti ha chiesto qualcosa in cambio del suo aiuto? >> lo interruppe l'altro.
Allo sguardo che gli rivolse il primo Cas continuò esasperato.
<< Ma ti rendi conto che è così che si complicano le cose?! Ogni volta!
Pensavo che avessi capito dai tuoi errori e non che continuassi imperterrito a compierli, diamine! >>
<< C-Cosa potevo fare? Lasciare altro tempo a quei dannati boia per torturare mio fratello?! Non era importante in quel momento! >>
<< Lo so! Ma... Tu e il tuo carattere! Quando penserai anche a te stesso?!>> l'angelo si passò una mano sulla fronte e la lasciò proseguire fino ad arruffare i capelli. Quando riuscì a calmarsi fissò l'umano.

<< C'è da chiedersi come mai fosse così interessato a questo posto - continuò febbricitante - Probabilmente hanno portato qualcosa dall' Inghilterra che gli interessa e vuole aproffitarsi di noi per recuperarlo... >>
<< Può darsi... ma, Cas, non serve farsi congetture adesso, non è il momento. >>
Il comportamento dell'amico lo preoccupava. Era troppo agitato e ogni suo movimento gli faceva capire quanto fosse sotto stress. Era come se fosse sul punto di esplodere, una bomba ad orologeria.
Qualcosa non quadrava. Non era da lui comportarsi così. C'era qualcosa che teneva per sé, un segreto? Magari una rivelazione o qualche pensiero che col tempo aveva fatto breccia nella sua mente. Qualcosa di sgradevole magari? Cosa poteva essere?
<< Poi... la seconda cosa che volevo dirti - Cas interruppe i suoi pensieri - Ho trovato un essere che mi potrebbe aiutare ad aprire la Porta della Mente nel Paradiso e,E' un mietitore mercenariomagari, potrebbe aiutarmi anche a recuperare la mia memoria. È troppo pericoloso per te e Sam... e Mary. Quando sarò all'entrata del Paradiso, dovrò continuare da solo >>

<

Non vuoi dirmi nient'altro? >>
<< No, cosa? >>
<< Andiamo >> rispose Dean facendosi strada tra i rami per tornare alla postazione.

Tornati indietro, passarono un'ora fermi e immobili, con il sangue che pulsava nelle vene per la vicinanza con l'obiettivo, a controllare le guardie. I minuti passavano e la pazienza diminuiva sempre di più, soprattutto a Dean che non poteva far altro che torcersi le mani per frenare la sua parte impulsiva. Mary sembrava avere un controllo maggiore del figlio. Binocolo alle mani, teneva fisso lo sguardo sull'edificio mentre Crowley segnava i minuti e faceva vagare lo sguardo annoiato.
Era calata la sera quando si ritennero pronti per ideare un piano.
<< In pratica - parlò Mary acovacciandosi sulle ginochia - ogni 45 minuti le guardie cambiano postazione. Abbiamo sei secondi per grattare via parte del simbolo sul muro a nord-est così che quell'entrata sia accessibile a tutti noi. Direi che dobbiamo disattivare almeno quattro segni per sicurezza. Dobbiamo stare attenti a non rovinarli troppo perché le guardie se ne potrebbero accorgere e dare l'allarme. Castiel, ci pensi tu? >>
<< Nessun problema >>
<< Voi due - continuò Dean e indicò l'angelo e il demone - potreste cancellare la memoria, controllare le persone... per evitare un corpo a corpo. Fate voi ma non possiamo far capire agli Uomini di Lettere che siamo dentro >>
<

< Si, siamo in minoranza >> le diede ragione Dean.

Era giunto il momento di entrare nella struttura.

***

Castiel e Crowley avanzarono spediti verso l'edificio grigio. Sentivano l'energia emessa dai segni e non con poca fatica riuscirono a disattivarli. Dovettero fare tutto con assoluta precisione, per evitare di finire in qualche posto lontano. Crowley alla fine aveva avuto ragione, l'angelo poteva avvertire la potenza dei quei simboli. Se solo potesse ricordare dove li aveva già visti...
Finito il loro dovere, aprirono la porta secondaria ed entrarono di fretta. Pochi secondi dopo aver chiuso la porta, le guardie presero posto davanti.
Mary e Dean a quel punto dovrebbero già essere dentro.
Non notarono altre persone in quella stanza né in quelle vicine. Le possibilità erano due: o avevano un compito da svolgere in America o si trovavano tutte concentrate nei luoghi dove nascondevano la sapienza degli Uomini di Lettere. Ovviamente si sperava nella prima.
Si sarebbero trovati tutti nelle prigioni, nella parte più bassa. In fondo quella era una fattoria, come aveva fatto notare Mary, non potevano cambiare troppe cose.
Un uomo bloccava l'accesso a delle scale che portavano nel livello più basso. Castiel fermò il demone indicando le telecamere di sicurezza. Con uno schiocco di dita Crowley fece apparire una falsa immagine nel display e a quel punto tramortì la guardia. Aprirono la porta con un rumore secco.

***

Gli sarebbe stato di grande aiuto un essere sovrannaturale in quel momento, tuttavia aveva scartato l'idea dal principio. Non voleva stare con Crowley, sopratutto dopo ciò che l'angelo gli aveva riferito: C'è da chiedersi come mai fosse così interessato a questo posto.
Inoltre sarebbe stato meglio per lei avere Castiel al suo fianco, un angelo che la proteggesse.
Il dubbio però ancora persisteva:
In che modo potevano combattere la guardia senza essere visti dalla telecamera?
Ne contava almeno sei sul piano.

<< DEAN! >>
Una voce gridò il suo nome nel silenzio, un voce che conosceva bene.

***

Ecco qua il capitolo! Un po' corto ma complesso. Cosa ne pensate? Di chi è la voce? Non è tutto così scontato.
Isa

Supernatural - Il Finale ~ What hurts the most ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora