CAPITOLO 1

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-Basta, non voglio vederti mai più, sparisci!- Dissi io piangendo, in preda alla disperazione.

Corsi via, lasciandolo lì, senza voltarmi indietro.

Per sapere come siamo arrivati a questo punto, è meglio raccontarvi fin dall'inizio la nostra storia.

Un anno prima...

Era una sera come le altre: calda, noiosa, piena di pensieri. Decido di farmi una doccia tiepida. Entro in bagno. E' tutto buio. Cerco l'interruttore della luce.

-Eccolo!- dissi io accendendo la luce. Inizio a riempire la vasca. Dopo circa 10 minuti è completamente piena ed entro. Ah come si sta bene! Sento la mia mente più rilassata, più tranquilla. Ci sono tanti pensieri che mi frullano per la testa, dai più stupidi ai più complessi. E' estate, più precisamente luglio, e tra 2 mesi sarebbe iniziata la scuola. Avevo 14 anni, stavo per cominciare il liceo, un' esperienza del tutto nuova per me. Sapevo già a che scuola sarei andata: liceo linguistico, dove forse avrei conosciuto più ragazze che ragazzi. Meglio così. Ho sempre avuto un problema a relazionarmi con i ragazzi: secondo me erano stupidi e non capivano che le persone a volte hanno dei sentimenti.

Ad un certo punto un rumore mi riportò alla realtà: era mia madre, mi stava chiamando:

"MARTINA, DOVE SEI?!"

"SONO AL BAGNO MAMMA" risposi. Dopo non la sentii più. Tornai ai miei pensieri e non mi accorsi del tempo che passava. Dopo un po' vidi l'orologio: le 18:30!

Subito tolsi il tappo della vasca e mi sciacquai, poi uscì e mi asciugai; mi vestii e mi asciugai i capelli, dopodiché andai a mangiare.

Dopo cena rimasi a vedere un po' di televisione con la mia famiglia e verso le 21:30 andai a letto. Mi addormentai quasi subito: -Strano- pensai.

Durante la notte ebbi un incubo. Era tutto buio e sentivo delle voci. Non capivo bene cosa dicevano ma erano voci maschili. Aspetta, ora li sento meglio. E' una sola voce, maschile, molto roca ma comunque affascinante. Ancora non riesco a distinguere le parole ma pian piano riesco a sentirla meglio, come se l'uomo si stesse avvicinando sempre di più. Sentivo il cuore a mille. La voce diceva:

"Non spaventarti. Un giorno di questi sentirai un rumore, come di passi. Non vedrai chi lo produce ma lo sentirai solo. Non dovrai spaventarti. Sarà un amico che verrà a farti visita. Questo durerà pochi secondi, poi se ne andrà. Non dovrai raccontare a nessuno di me e forse neanche mi ricorderai. L'unica cosa che ricorderai sarà il rumore che sentirai domani. Sogni d'oro Martina".

La mattina seguente mi svegliai di scatto, come se avessi avuto un incubo o avessi una strana sensazione. Mi accorsi che il mio cuore batteva forte, forse avevo avuto un incubo ma non lo ricordavo. Ricordo solo tutto buio e delle voci, basta.

La curiosità mi assale e non riesco a smettere di pensare: 'cosa ho sognato?'

Mi rimetto stesa a pensare, guardando il soffitto: 'pensa Marty, pensa!' Invano.

Ad un certo punto a rompere quel bel silenzio fu mia madre:

"RAGAZZI ALZATEVIIII!!!!"

Uffa... doveva proprio urlare così forte? Mi alzai e scesi le scale. Salutai mamma e preparai latte e caffè con i biscotti. Dopo colazione andai in bagno a cambiarmi. Mi stavo lavando quando ad un certo punto sentii un rumore. Mi spaventai.

Rimasi immobile, impietrita, non riuscivo a spostare il mio corpo. Il mio cervello diceva di scappare ma non ci riuscivo. Non riuscivo neanche ad urlare. Niente. Avevo paura. Il mio cuore batteva a mille. Sembrava stesse per esplodere. Una gocciolina di sudore scese lungo la guancia ma non riuscii a sollevare il braccio per asciugarla. Ad un certo punto non sentii più niente così mi tranquillizzai e, non so come, riuscii a sbloccarmi. Uscii velocemente dal bagno e scesi le scale. Feci finta di niente ma dentro stavo sprofondando. Mia mamma forse se ne accorse perché dopo 5 minuti mi chiese:

"Martina tutto bene?"

"Sì mamma tutto bene tranquilla" risposi io. Non andava bene per niente. Dieci minuti prima avevo sentito rumori di passi; c'era qualcuno sopra, in camera dei miei genitori, poi però, tutto d'un tratto, è... sparito. Non so se l'ho immaginato o meno ma meglio non parlarne con nessuno, non voglio che si preoccupino o che mi considerino pazza. Meglio dimenticare tutto e fare finta che non sia mai accaduto.

|Angolo autrice|

Ciao a tutti. Ho deciso di cambiare la storia perchè non mi piaceva tanto quella di prima e vorrei riuscire a scrivere un libro vero. Questo è il primo capitolo del libro e volevo avere un vostro parere. Spero vi piaccia! Ciao!! ^_^

Marty201

Innamorata del mio amico fantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora