PROLOGO

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Giugno 2013

Le sirene erano assordanti.
Non riuscivo a capire molto bene cosa stesse avvenendo intorno a me, riuscivo a percepire solo il dolore che si propagava per tutto il corpo, insieme all'odore nauseante del mio sangue e le lacrime che continuavano a scendere dai miei occhi.

"Me la pagherai Ylenia, lo giuro sulla mia stessa vita, io ritornerò."
Queste furono le sue ultime parole prima che la polizia lo portasse via. Parole che mi avrebbero tormentato la mente ogni giorno.

Matteo, un pilastro fondamentale nella mia vita si era trasformato nel peggiore degli incubi.
E adesso ero salva, lui non c'era più.

In quel momento straziante tutti i ricordi mi passarono davanti come un tremendo deja-vu. Il sesso, i lividi, le botte, gli incubi, le lacrime e il sangue. Buona parte della mia adolescenza è stata questa, e mi sentivo codarda per non aver reagito, fino a quando Alessandro non è riuscito a scoprirlo.

Alessandro ,il mio migliore amico fino dall'infanzia. L'unica certezza che possiedo. È grazie a lui se sono libera, lui che c'è sempre stato e che non mi ha mai tradito Nonostante tutto, nonostante ciò che sono.

La voce di mia madre mi fece svegliare dal mio statodi trance.
"Ylenia, oh mio dio!" Urlò in preda al panico
"Mamma abbracciami ti prego" sussurrai in mezzo alle lacrime.
"Si piccola, vieni qua."
"Dov'è papà?"
"Tuo padre sta parlando con i carabinieri insieme ad Alessandro" mirassicurò.

"È tutto finito vero mamma?" Chiesi singhiozzando.

"Si piccola, te lo prometto, è tutto finito."

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