Per tutta la mattinata il pensiero fisso di Josh non aveva liberato la mia mente. Dopo essermi svegliata con un emicrania fortissimo, riprovai a tentare di creare ipotesi per non pensare che Josh fosse davvero uno stalker. Ma alla fine giungevo sempre a questa conclusione, quindi misi fine ai miei pensieri e promisi a me stessa che l'indomani a scuola ci avrei parlato, dal momento che non avevo il suo numero.
Mi diressi in cucina per prendere una medicina per cercare di togliermi i risultati della sbronza. Notai con dispiacere che fossi sola in casa, in quanto Domenica, Lidia e Paolo avevano il giorno libero e i miei genitori stranamente erano via per concludere l'ennesimo affare.
Diedi un'occhiata al telefono e notai che era quasi l'ora di pranzo, così non volendo rimanere in casa sola e passare una domenica noiosa, aprii il contatto di Kayla e feci partire la chiamata.
L'apparecchio eseguì pochi squilli prima della risposta."Ylenia, pronto?"
"Uhm, buongiorno Kayla!" risposi imbarazzata.
"É successo qualcosa?" chiese allarmata.
"Si!" risposi prontamente pensando a Josh, ma poi riflettei e decisi di parlargliene successivamente. "Cioè no, insomma volevo solo chiederti se volevi trascorrere la giornata a casa mia"
"Certo Ylenia, dammi il tempo di prepararmi e arrivo." rispose e sorrisi istintivamente.
"Avevi detto che era successo qualcosa o sbaglio?" continuó.
"Si, ma non preoccuparti! Ne parliamo meglio a casa mia."
"Vabene, passo a prendere il pranzo, okay?"
"Si, grazie mille!" risposi impacciata.
"Del cibo cinese, va bene?" chiese speranzosa.
"Sarebbe perfetto, ci vediamo dopo." e attaccai la chiamata.
Nell'attesa di Kayla, misi da parte il mio orgoglio e tentai di chiamare Alessandro, per chiarire la litigata di pochi giorni fa e scusarmi per l'eccessiva reazione, magari raccontandogli anche di Josh. Feci squillare il telefono a vuoto per tre volte, dopodiché lasciai un messaggio in segreteria con le mie scuse. Mi sentii terribilmente in colpa per l'avvenimento passato e pregai che fosse solo un caso che non mi rispondesse, avevo molto a cuore Alessandro e perderlo sarebbe stato letale.
***
"Allora " iniziò Kayla avvicinandosi il bicchiere alla bocca. "di cosa dovevi parlarmi?" chiese per poi bere.
Kayla era arrivata circa 20 minuti dopo il mio tentativo di contattare Alessandro, aveva portato cibo cinese in abbondanza, ci eravamo accomodate in salone, davanti alla TV e stavamo consumando il nostro, ormai finito, pranzo orientale.
"Di ieri sera..." Feci una pausa per finire l'ultimo boccone di riso. "È successo qualcosa di, come dire, inquietante con Josh."
Kayla assunse un'espressione sorpresa, intimandomi di continuare, e così feci. Le raccontai tutto, dal ballo con Luke, all'imboscata di Josh in bagno, dalle parole intimidatorie di Josh e l'attacco di panico fino al sospetto rientro a casa.
Kayla per tutto il racconto, non fiatò. Lasció spazio solo ad alcune espressioni di confusione e compassione riguardo ai miei dubbi su di lui."Dio mio Yl.. Non avevo idea fosse successo tutto questo ieri sera, dopo che mi hai mandata in pista, mi sono lasciata troppo prendere da Ethan! E in più avevo notato che eri in compagnia di Luke, quindi credevo di non aver motivi per cui preoccuparmi.." Fece una pausa e mi prese la mano. "È assolutamente colpa mia! Non avrei dovuto perderti di vista e avrei dovuto passare del tempo con te, sono una pessima amica." Affermò abbassando la testa.
STAI LEGGENDO
Return
ChickLitYlenia era un puzzle, uno dei più affascinanti. Uno di quelli con i pezzi piccoli, che ci metti settimane, se non mesi per completare. Lei era così, ma un puzzle ha bisogno di un aiuto per rimanere intatto, e lei ce lo aveva. Fino a quando il fiss...