capitolo 4

1 0 0
                                    

Non mi ricordo molto.Ricordo di esser stata spinta e delle urla,molto rumorose che venivano ascoltate solamente da me e dal buio.

Mi risveglio dalla caduta infinita.
-Dove sono?-mi gira la testa, ho un dolore particolare nella coscia, e ho tutto il corpo intorpidito.Con difficoltà cerco di alzarmi dal suolo.Sento le gambe cedermi peró mi rialzó senza cadere oscillando in avanti e indietro .Intorno a me vedo solamente qualche pietra coperta dalla nebbia.
-Non vedo nulla-Ormai questi viaggi spaziotemporali non mi fanno più paura... dal bagno a SWINZERLING, dalla camera di ferro ,in un campo nebbioso.
E ora cosa succederà?
Faccio piccoli passi ma il dolore costante alla coscia mi impedisce di camminare, crollo a terra.
-Ragazzina stai bene?-udisco in lontananza una voce femminile, quasi angelica.
-Ti prego aiutami-dico sforzandomi di urlare .Non ho forze non riesco ad urlare,mi avrà sentito?
Una sagoma si avvicina facendosi strada tra la nebbia,mentre svengo .
---------------------------------------------------->
Apro gli occhi e guardo intorno per farmi un idea plausibile di dove possa essere.Dove sono? Mi ritrovo in una stanza apparentemente grande e soleggiata.
Il sole batte contro la pavimentazione giallastra e sul mio viso. Io sono sdraiata nel letto... ed é molto scomodo.
Accanto a me un comodino, di colore verde chiaro.C'e qualcosa di appoggiato.. vedo delle riviste e... un piccolo ... un piccolo telefono.
Un telefono?(oddio sono salva cosi penso )Provo ad alzare il braccio ma mi sento paralizzata incatenata impossibilitata di  muovermi.
Perché! Perché?
Improvvisamente
il busto, del mio corpo , si spostó in avanti e indietro,dei spasmi involontari che non riusciuvo a controllare.Vedo la porta aprirsi in avanti e poi buio . LE MIE PALPEBRE si chiusero. E  infine crollo in un sonno magico .

Solo quando tocchi il fondo, si riesce a risalireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora