Capitolo 2- l'uomo dalla faccia nera

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Correvo. Senza sapere dove stessi andando.
Cos'era successo?
Cosa mi era preso?
Perché ero così arrabbiata?
Non sapevo dove andare ne cosa fare.
Mi fermai vicino ad un parchetto per prendere fiato,quando vidi il tipo con la faccia nera che mi fissava.
Iniziò ad avanzare verso di me ed io iniziai ad indietreggiare.
Poi ricominciai a correre e il tipo fece lo stesso.
Ma cosa cavolo voleva da me?
Corsi per un tempo che mi sembrò infinito,ma finalmente lo seminai e mi fermai. Ad un certo punto qualcuno mi toccò la spalla. Sapevo chi c'era dietro di me.
Mi voltai.
E infatti eccolo lì, di fronte a me, l'uomo dalla faccia nera.
Finalmente riuscii a guardarlo  più da vicino.
Aveva occhi bianchi con un solo, minuscolo,pallino nero al centro. La pelle era nera come la pece.
Il suo volto era inespressivo.
Indietreggiai. L'uomo mi prese il braccio.
Il mio cuore batteva a mille.
Gli diedi un calcio che gli fece perdere l'equilibrio e mi diede il tempo di voltarmi e di ricominciare a correre per la terza volta,quel giorno.
Ma l'uomo tese la mano verso di me e delle strane ombre mi presero le caviglie e mi trascinarono via.
In quel momento mi venne un'idea.
Se ero stata io a lanciare quella specie di scariche elettriche, perché non le potevo usare per difendremi?
Feci come l'uomo e allungai la mano verso le ombre.Un fascio di luce le colpì.
Wow! C'ero riuscita!
L'uomo tese nuovamente la mano verso di me, adesso sembrava irritato. Io feci lo stesso.
Ci fu un'esplosione.
Caddi a terra.
Era pieno di fumo,non vedevo niente.
La testa si faceva sempre più pesante.
L'ultima cosa che vidi fu l'uomo che si chinava su di me.

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