Capitolo 4-Benvenuta a casa,Sky

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- Ok, ti è mai capitato di fare qualcosa di strano quando vuoi ottenere qualcosa? - mi chiese Wilburn.
-Emmm...bhe quando sono arrabbiata succedono cose...-risposi,ricordandomi della prof.
-Oh rabbia...interessante...difficile da gestire...ma ci si può lavorare- disse tra se. Poi aggiunse -E,dimmi,che cosa sucvede di presciso?-
-Bhe,c'è sempre questa specie di fulmine che...-iniziai a spiegare,ma Wilburn m'interruppe -Emmm...abbiamo un piccolo problema...-disse.
I mostri avevano iniziato a salire sull'onda ed erano sempre più vicini
-Ok,fai come ti dico- mi ordinò con voce autoritaria -Incrementa tutta la rabbia i hai in corpo e concentralasu quei cosi. Fissa il tuo obiettivo e scarica la tua rabbia su di lui-mi disse,co.e se fosse una cosa semplice.
-Ma come faccio?- chiesi:era una cosa assurda!
-Tu fallo e basta!- replicò Wilburn.
Guardai fisso verso le figure nere. Pensai all'uomo dalla faccia nera, pensai che non ero più a casa, pensai ad Anne...la rabbia mi diede una carica,una forza,una determinazione che non avevo mai avuto. Cercai di scaricare la mia rabbia...e lo feci...letteralmente!!!! E fu bellissimo! Una scarica elettrica colpì le ombre che si dispersero in mille pezzi.
-Wow!Ottimo lavoro ragazzina!-disse Wilburn mentre creava un vortice d'acqua che ci circondò
Un ombra venne verso di me e mi avvolse.
Cercai di liberarmi,ma non ci riuscii. Wilburn mi urlò -Apri le mani!-.
Aprii le mani e di nuovo ne uscirono delle scariche elettriche che uccisero il mostro.
Altre ombre cercavano di entrare nel vortice...erano troppe. -Continua,non fermarti!- mi disse Wilburn.
Continuai a lanciare scariche elettriche, ma sapevo che non avrei resirtito ancora per molto. Hey, dovevo ancore imparare!
Ad un certo punto Wilburn lanciò un getto d'acqua che si unì al mio fulmine. Ci fu una grande esplosione e tutti i mostri si dispersero.
Wow! Era stato fortissimo!!!
Mi setivo bene,mi sentivo forte...sentivo che potevo fare tutto!

Dopo qualche ora di viaggio,  Wilburn,fece delle scale d'acqua e scendemmo dallo tzunami.
Ci ritrovammo in un boschetto. 
E solo allora mi accorsi che le mie mani erano rossissime e fumavano...sì,le mie mani fumavano!
-Tieni! Ti serviranno!- Wilburn mi lanciò dei guanti neri con dei buchi per le dita. Me li misi e subito sentii una sensazione di fresco.
-Vieni,seguimi- mi disse Wilburn. Camminammo per circa un ora.
Ci fermammo davanti ad un salice. Wilburn picchiò sul tronco tre volte e quello iniziò ad aprirsi in due.Wow...
-Benvenuta a casa,Sky...-





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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 24, 2016 ⏰

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