Città di Ossa ➰

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-CITTÀ DI OSSA
"Il bambino non pianse mai più e non si scordò mai ciò che aveva imparato, che amare significa distruggere ed essere amati significa essere distrutti"
-Città di Ossa, Jace

Clary sfrecciò fuori col terrore che Jace fosse scomparso come un fantasma tra le ombre del vicolo. E invece era lì, appoggiato al muro.
Nella luce del crepuscolo, i capelli di Jace sembravano di rame e d'oro. -Le poesie del tuo amico sono spaventose- disse.
Clary fu colta in contropiede da quell'osservazione. -Cosa?-
-Ho detto che le sue poesie sono spaventose. Sembra che s'è mangiato un vocabolario e ha iniziato a vomitare fuori le parole a caso.-
-Città di Ossa

"Si chiede se anche lei, quando tocca la sua pelle, batte forte il cuore come capita a lui"
-Città di Ossa, Pagine Rubate, Jace

"-Questa è la parte in cui ti strappi la maglietta e mi fasci la ferita?- scherzò lei con un filo di voce. Odiava la vista del sangue, soprattutto del proprio.
-Se tutti quello che volevi era che mi togliessi i vestiti, bastava chiedere- si infilò la mano in tasca e tirò fuori lo stilo- Sarebbe stato molto meno doloroso."
-Città di Ossa, Jace e Clary

"-Tu sembri una mondana come tutte le altre, eppure mi vedi. È un bel rompicapo.
-Cos'è una mondana?
-Una mortale. Una persone del mondo degli umani. Una come te.
-Ma anche tu sei umano.
-Sì- disse lui.- Ma non sono come te."
-Città di Ossa, Jace e Clary

"-La nostra bella addormentata. Chi ti ha baciata?
-Nessuno. Mi sono svegliata da sola.
-C'era qualcuno con te?
-Isabelle, ma è andata a chiamare qualcuno... Hodge, credo. Mi ha detto di aspettarla in camera, ma...
-Avrei dovuto avvisarla che hai l'abitudine di non fare mai quello che ti dicono.- Jace le diede un'occhiata.- Quelli sono i vestiti di Isabelle? Addosso a te sono ridicoli."
-Città di Ossa, Jace e Clary

"-Non è una mondana- disse Jace a voce bassa.
-Si che lo sono- disse lei.
-No- replicò Jace. - Non lo sei... La notte scorsa... c'erano dei demoni Du'sien vestiti da poliziotti. Dovevamo evitarli. Clary era troppo debole per correre e non c'era tempo per nascondersi...sarebbe morta. Così ho usato il mio stilo... e le ho messo una runa mendelin all'interno del braccio. Ho pensato..."
[...]
-Ma lei non è una mondana, lo capisci o no? Il che spiega anche perché ci poteva vedere. C'è sangue del Conclave che le corre nelle vene."
-Città di Ossa, Jace e Clary

"La vecchia gli strappò di mano la tazza e gettò il tè avanzato nella teiera. Sollevò le sopracciglia e guardò il fondo della tazza. - Nel tuo futuro vedo violenza, vedo molto sangue versato da te e da altri. Ti innamorerai della persona sbagliata. E hai un nemico.
-Uno solo? È una buona notizia.- Jace si rilassò sulla sedia, mentre Dorothea metteva giù la sua tazza e riprendeva quella di Clary."
-Città di Ossa, Dorothea e Jace

"Quando alzò lo sguardo, trovò Jace che la guardava con gli occhi socchiusi:-Un'ultima cosa.- Allungò una mano e le tolse i fermagli scintillanti sai capelli, che le ricaddero in grossi boccoli attorno al collo. La sensazione dei capelli che le solleticavano la pelle era insolita e stranamente piacevole.
-Molto meglio- disse Jace, e Clary pensò che questa volta forse anche la sua voce era un po' incerta."
-Città di Ossa, Jace e Clary

"-Dov'è Simon?- la interruppe Clary.
Isabelle barcollò. -È un ratto- disse sottovoce.
-Ti ha fatto qualcosa?- Alec era tutti preoccupazione fraterna.-Ti ha toccata? Se ha provato a...
-No, Alec- disse Isabelle irritata- Voglio dire che è un ratto. Letteralmente."
-Città di ossa, Clary, Isabelle e Alec

"Jace allungò una mano per sorreggerla proprio mentre lei si voltava per scusarsi e in qualche modo Clary si ritrovò nel cerchio delle sue braccia, e lui la baciò. All'inizio fu quasi come se non avesse voluto farlo: la sua bocca era rigida contro quella di lei. Poi le mise tutte e due le braccia attorno è la tirò a sé. Le labbra si ammorbidirono. Clary sentì il battito più rapido del suo cuore, assaggiò la dolcezza delle mele ancora nella sua bocca. Infilò le mani nei capelli di Jace come aveva desiderato fare dalla prima volta che lo aveva visto. Li arricciò attorno alle dita, serici e sottili. Il suo cuore martellava e si sentiva un rombo nelle orecchie, come un battito d'ali... Jace si staccò da lei con un'esclamazione soffocata, anche se non smise di tenerla abbracciata. - Non farti prendere dal panico, abbiamo degli spettatori."
-Città di Ossa, il primo bacio

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