Pronto Soccorso

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Era passata una settimana da quel l'incontro con Dylan e Amanda non aveva fatto altro che pensarlo, anche quando si trovava con Christian il pensiero andava a quell'affascinante vicino. Non l'aveva più rivisto da allora ma qualche volta sentiva rumori nell'appartamento vicino.

Quella mattina era la prima ad arrivare per il giro, la dottoressa Jurges stava finendo di completare le cartelle, mano a mano arrivarono anche gli altri in attesa di ordini.
<Bene> disse seria la Jurges. < Thomas  e Melinda andate in neurochirurgia, Stephanie e Lucas in cardiochirurgia...> a quell'affermazione guardò torva Amanda che fece finta di nulla. <...Melanie vai a chirurgia plastica e vediamo Johnson pronto soccorso!> Amanda sbarro gli occhi era il terzo giorno di fila che finiva al pronto soccorso, non voleva di certo un trattamento speciale ma voleva opportunità come tutti.
La Jurges stava già andando via quando Amanda la fermò. < Scusi dottoressa ma sono tre giorni che faccio il pronto soccorso, non potrei cambiare un po'?> per Amanda sarebbe andato bene anche stare tutto il giorno insieme alla Jurges ma lei con un ghigno si avvicinò piano ad Amanda.
<Tu, fai quello che ti dico io, Pronto Soccorso. Chiaro?> scandì bene le ultime parole. Le guance di Amanda erano bordò, annuì e si avviò al pronto soccorso.

<Tesoro, al letto 2A c'è un blocco intestinale, il 3D un ascesso e il 6G incidente stradale, solo da mettere qualche punto. Capito tutto?> l'infermiera Jenkins lasciò svogliatamente le cartelle sulla scrivania mentre Amanda le prendeva una a una, sapeva già che sarebbe stata una giornata lunga, prese subito la cartella dell'incidente, voleva tirarsi su di morale e fare qualche pratica con i punti.
Aprì la tendina mentre leggeva la cartella, non alzò lo sguardo, era concentrata a leggere tutto filo per segno.
<Signor...Nash, lei è caduto e devo metterle qualche punto sulla gamba, sarò il suo dottore oggi...> ma qualcosa la interruppe.
< Ciao Amanda!> la voce, quella voce risuonava in quella stanza, Amanda senti perdere un battito, alzò lo sguardo dalla cartella e vide quel ragazzo tatuato sopra alla brandina con la gamba insanguinata.
Dylan sorrideva non sembra affatto preoccupato dello squarcio che aveva sulla gamba destra.
Un sorriso spuntò sulla faccia di Amanda. <Dylan! Ma...che ci fai qui?>
Lui ridendo indicò la gamba malconcia e Amanda si sentì ancora una volta una stupida.
<Oddio, giusto, non ti preoccupare ti metterò qualche punto.> Dylan sorrise.
<Allora, fai il medico?> disse ad un tratto il ragazzo mentre Amanda iniziava il suo lavoro.
<Si, beh sono solo una specializzanda, sono al terzo anno, ma tra un po' diventerò un vero medico, anzi chirurgo!> disse Amanda fiera, quella era a sua grande passione, aiutare il prossimo, diventare grande e aiutare l'umanità.
<Ma è fantastico! Wow non pensavo proprio di incontrarti qui!pensavo fossi una poliziotta, o una commercialista, con quel taglio di capelli!> Dylan si mise a ridere ma Amanda arrossì, si tocco le punte dei capelli, cosa avevano che non andavano? C'era rimasta molto male.
<Oh no! Non volevo dire che sono brutti! Che stupido! Anzi è stanno benissimo...> disse infine quasi imbarazzato.
Amanda sorride timidamente, era curiosa di sapere come era successo l'incidente di Dylan.
<Come è successo?> chiese mentre metteva il quinto punto.
<Ah un taxista stupido! Stavo andando in bici, andavo a lavoro e mi è venuto addosso! Per fortuna solo un graffio...> disse guardandosi la gamba.
<Solo un graffio? Qui dovrò metterti almeno una quindicina di punti!> Amanda aveva un tono autoritario, non credeva che una persona poteva essere così sconsiderata. Dylan si mise a ridere e anche Amanda iniziò a sciogliersi un po' di più.
< Ho quasi finito> disse Amanda mettendo il tredicesimo punto quando la porta della stanza si aprì, era Stephanie.
< Amanda, la Jurges mi ha detto che dobbiamo scegliere la specializzazione per la prossima settimana, ci da carta bianca, mi ha mandato qui giù per chiederti che vuoi fare. Ah scusa ma cardio l'ho già scelta io!> disse Stephanie in tono cattivo, Amanda sapeva che l'avrebbe fatto, erano amiche un tempo, ma dopo che la relazione clandestina tra lei e Christian Era venuta fuori Stephanie non le rivolse più la parola. Stephanie si sentiva tradita, pensava che Amanda avesse i vasi migliori solo perché stava con il capo del reparto e iniziò a trattarla male come tutti.
<Tranquilla Stephanie> rispose Amanda con un sorriso accennato. <Pensavo da tempo a fare neuro. Puoi dirlo alla Jurges grazie.> poi si giro di nuovo per finire il lavoro.
Stephanie rimasi sulla porta, cercava guai, anzi cercava uno scontro.
<Di al tuo fidanzato che se mi da casi orribili e stupidi che riferirò al primario di chirurgia che sono stata trattata differentemente solo perché lui sta con te chiaro?> Amanda si sentì ferita ancora una volta, non voleva far sapere a Dylan che stava con qualcuno, e di certo non voleva rogne con il capo. Annuii appena e Stephanie se ne andò senza aggiungere altro.
<Tosta la ragazza.> Dylan spezzo il silenzio che si era creato in quella piccola stanza.
<Christian è il tuo...> Non finì la frase.
<Fidanzato> Amanda disse secca.
<È il primario di cardiochirurgia...> continuò senza guardare Dylan negli occhi.
Lui non distoglieva lo sguardo la lei, e questo la metteva estremamente a disagio.
< È per questo che quella ragazza è stata così stronza? Perché stai con il capo?> disse con un ghigno.
< ehm si, qui tutti mi trattano come una sgualdrina per questo motivo, dicono che ne approfitto così da avere gli interventi migliori, ma in realtà ho una passione per la neurochirurgia, non mi sono mai approfittata della sua posizione.> lo disse in tono duro, forte quasi come se lo volesse finalmente dire a tutto l'ospedale, Dylan annuii.

Ci fu un lungo silenzio mentre Amanda ripuliva la ferita di Dylan, lei si sentiva troppo a disagio per flirtare con lui, come desiderava e anche lui si sentiva a disagio.
<Ho finito, devi lasciarla chiusa per una settimana, la settimana prossima torna qua che qualcuno la controllerà!> abbozzò un leggero sorriso.
< Ci sarai te?> Chiese Dylan appena incominciò a rivestirsi.
< N-non so, forse sarò in un altro reparto...> Per la prima volta Amanda voleva avere il turno al Pronto Soccorso per un altra settimana d fila.
< E se...e se chiedo di te?> disse avvicinandosi ad Amanda.
Amanda sentiva i brividi che le correvano giù per la schiena, era del tutto una sensazione nuova.
< Certo, chiedi pure di me!> disse infine, la voce le tremava ed era arrossita come mai prima d'ora.
Dylan l'abbraccio e inaspettatamente le diede un bacio sulla guancia. Amanda si inebriò di quel dolce profumo che sentiva.
Senza nemmeno che se ne accorgesse Dylan era ha fuori dalla stanza.
Lei lo seguii uscire dall'ospedale con lo sguardo, lo notò fuori che si accendeva una sigaretta. Sapeva che quello era un vizio orribile ma lo rendeva decisamente più sexy.

~ Il bacio più bello è quello che ancora non ti ho dato ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora