IV

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La mattina seguente,Harry si svegliò con calma,fece colazione e poi uscì.La città era già pimpante.Il locale dove lui e Julie erano andati la sera prima,stava chiudendo.Harry passeggiava silenzioso ed osservava tutto.Studenti che salivano e scendevano dagli autobus,anziani sulle panchine,edicolanti con i giornali sotto braccio.
Senza accorgersene,arrivò,col sole già in alto,alla sua vecchia università."Come diavolo ci sono finito qui?"Il giardino era cambiato,era molto più piccolo.Al centro,una grande montagna di foglie.Sentì un rumore e si raddrizzò:una coppia arrivò rincorrendosi.Sembravano non accorgersi di lui.Harry sorrise come non mai.
-Ha bisogno di qualcosa?-Harry si girò e vede una ragazza bionda,alta,abbastanza carina appoggiata al muro con una sigaretta tra le dita.
-No,grazie.-rispose lui.
Poi si girò e la coppia era già sparita.
-Forse...qualcuno.-

Dopo aver fatto un po' di compere,tornò verso l'appartamento e da lontano vide Julie seduta sul marciapiede.
-Che ci fai qui?
Lei alzò lo sguardo e disse:-Mi ha lasciata.
Senza far trasparire alcuna emozione, Harry le porse la mano per alzarla e successivamente si diressero verso il suo appartamento. -So come tirarti su, ti farò un pranzo coi fiocchi. Pranzarono in silenzio, la osservava mentre nel viso pareva malinconica. Finito il pranzo si alzarono e si distesero sul divano, Harry stava per accendere lo stereo per un po' di jazz ma un pensiero lo colpì:-Perché non mi suoni qualcosa al piano?
-Scherzi? Mi vergogno!
-Mi vergognerei di più ad affacciarmi davanti a migliaia di persone interloquiendo con loro sull'esistenza di un uomo che vive sulle nuvole, con una folta barba bianca che nessuno può vedere o toccare.
Julie rise e dopo quella battuta si accomodò sullo sgabello. Suonò per Harry una sonata di Bach. Fu molto sbrigativa ma pian piano si sciolse. Harry la osservava, era estasiato, coinvolto, non resisteva più. Si mise dietro di lei e la baciò. La musica s'alzo leggiadra,i tasti andavano senza l'ausilio delle dita, la musica era nella loro testa, l'amore che era intorno a loro sovrastava qualsiasi cosa, qualsiasi dolore, qualsiasi amarezza, qualsiasi dolore e blocco.
Quando ebbero finito,la luna brillava alta.
-Sarà meglio che vada-disse Julie.
-Perché non resti da me?Ormai è ora di cena...
-Sei molto gentile,Harry.-Si baciarono.
Dopodiché,Harry prese una bottiglia di vino dalla dispensa.Chiudendo la porta,si guardò allo specchio.
E sorrise.

JULIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora