My Impossible Love

Apatia pt. 3

Your voice is become only a memory

Laura's pov

Stavo scendendo le scale per andare in cucina a mangiare qualcosa perchè mi sentivo un po' debole: "Sarà solo un calo di zuccheri, niente di che." ho pensato, ma non era un semplice calo di zuccheri. 

Mentre scendevo le scale mi sentivo sempre più debole, ad ogni gradino che facevo sentivo sempre di più che le mie gambe mi stavano abbandonando. Era come se stessi per addormentarmi, tanta era la stanchezza. Sentivo sempre di meno il mio corpo, non stava diventando un peso, bensì si stava alleggerendo.

Successe tutto così velocemente: le gambe cessarono di muoversi e non mi sorressero più, la testa stava per scoppiarmi, era come se un proiettile colpisse continuamente la mia testa senza uccidermi, caddi sulle scale, non riuscì nemmeno a sorreggermi alla ringhiera, il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi. Sperai che qualcuno mi uccidesse, ma no, dovevo soffrire e non so neanche il perchè.

Da quel momento in poi vidi tutto in terza persona, come se i miei occhi si fossero staccati dal mio corpo e stessero guardando tutto esternamente.

Dopo un po' di tempo qualcuno si decise di venirmi a prendere. Mia sorella Eleonora, con un espressione molto preoccupata, mi prese da sotto le braccia e avvolse il mio corpo sotto le sue: era come se mi stesse abbracciando per l'ultima volta.

Mi portarono in ospedale e i dottori mi appoggiarono su una barella e corremmo in sala operatoria.

Da quel momento vidi sempre più scuro e offuscato, come se avessi dei veli nei sugli occhi. Quei veli si trasformarono nelle mie palpebre, che non si aprirono mai più.

Non mi dissero mai della mia malattia, forse per paura, forse perchè pensarono che mi sarei preoccupata. Però, cazzo, era la mia di vita, non la loro.

Ma ora non era più nemmeno mia 'sta vita. Anzi questa 'vita' di cui stiamo parlando non é neanche più vita, é solo un cadavere ormai.

Ora che cosa mi succederà? La mia anima occuperà un nuovo posto? Sarò un'anima che sarà dannata o beata, come nella Divina Commedia? Oppure andrò da questo famoso "Dio"? Non ne ho idea.

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Four  years  ago

Sarah's pov

Non ce la faccio più.

Saranno ormai quasi tre mesi che quello stronzo continua a stalkerarmi.

Sui social, nella vita reale, ovunque.

Non so che intenzioni ha, ma io non ce la faccio più.

I miei genitori non fanno niente, se ne sono sempre fregati di me.

Forse volevano che restassi una bambina per sempre. Ma non sono Peter Pan.

Megan ha fatto tutto il possibile. Mi ha consigliato di tingermi i capelli e di ricorrere alla plastica facciale, di trasferirmi, ma le ho detto di no.

Così, un giorno, decisi che sarebbe stata la mia ultima settimana. Mi sono data una settimana per fare tutto quello che ho sempre sognato di fare.

1) andare in America

2) bere 10 tipi diversi di cocktail in una serata sola

3) fare un viaggio in macchina lunghissimo con i miei amici

4) drogarmi

Sono solo quattro cose, posso farcela in una settimana, voglio farne una per giorno. Per andare in America ci vorrà un po', ma ce la farò. Voglio iniziare dalla numero 2, lo farò 'sta sera.

Chiamo Megan e le dico che questa sera andiamo da un mio amico e di portare anche Jace. Poi chiamo anche Clary e la invito insieme al suo fidanzato Kyle.

'Mercoledì 17:15' leggo sul telefono. 

Inizio a perepararmi. Vado in bagno e apro l'acqua della doccia. Entro in questa specie di 'cubicolo' e mi insapono. 

Esco circa mezz'ora dopo. Scusate, ma avevo un pubblico di shampoo da intrattenere con le mie doti canore. 

Prendo l'intimo di pizzo nero e torno in bagno ad asciugare i miei capelli lisci e biondi.

Una volta asciutti, torno in camera e prendo un vestito blu scuro e le calze a rete rigorosamente nere. 

Indossato tutto mi trucco abbastanza pesantemente. Ma di che colore saranno mai i miei trucchi? Sono tutti neri!

Una volta che ho pitturato abbastanza la mia faccia, metto delle Dr Martens ovviamente nere.

Prendo il telefono e le chiavi e vado a casa di Megan, a piedi. 

Suono e viene ad aprirmi Jace.

<<Hey, bella come sempre eh!>> mi dice sorridendo, mostrando quei denti bellissimi e le sue fossette.

<<Hey, sempre bello come sempre eh!>> ripeto cercando di imitarlo.

Ci mettiamo a ridere e lui mi fa entrare. Una volta varcata la soglia mi mette la mano dietro la schiena, mi viene la pelle d'oca. Mi è sempre piaciuto, da quando ci conosciamo. Megan, però, mi aveva confessato che, forse, sentiva qualcosa per suo fratello, allora ho lasciato perdere.

<<Dov'è Megan?>> gli chiedo cercando di ignorare il calore dentro di me.

<<Credo che sia in bagno a prepararsi.>> mi risponde.

<<Okay, allora la vado ad aiutare.>>, sto cercando di non stare da sola con lui il più possibile.

Vado in bagno e busso alla porta.

<<Sarah?>> chiede prima di aprire. <<Hey! Come va?>> mi chiede e io non so davvero cosa rispondere.

<<Dai, sto bene. Tu?>> le rispondo sorridendo, cercando di non mettermi a piangere davanti a lei.

<<Mah, quasi tutto okay.>> ha sempre risposto così, quindi non chiedo casa non va.

Dopo averla aiutata a scegliere i vestiti, un top corto bianco e jeans attillati neri, averla truccata e averle sistemato i capelli, usciamo.

<<Where do we go?>> chiede Jace, spesso parla in inglese con me, sa che io adoro sia la lingua che il posto.

<<Andiamo da Nic, vero?>> risponde al posto mio Megan.

<<Yaas.>> dico calcando sulla 'A'

Arrivati da Nicola gli dico il mio obbiettivo: bere 10 cocktail in una sera.

Mi prepara 10 cocktail, come richiesto.

Mi fa:

Un American Beauty ;

Un Angelo Azzurro;

Un Bloody Mary;

Un Blu Margarita;

Un Lady Killer;

Un Luxuria;

Un Arcobaleno;

Un Il Tricolore;

Un Inside;

Un Malibù Beach.

Li bevo tutti nel giro di un'ora, sì me la sono presa comoda. Mi gira la testa, ma non ci do molto peso.

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OKE sono riuscita a finirlo.

Apatia NON è ancora finito. Sta durando più del previsto. Farò 'Apatia pt. 4' e giuro che sarà l'ultimo ((spero)).

CIAOZZI