Sogni infranti

-5-

Anche oggi la giornata inizia male. Non ho voglia di andare a scuola. Ho pianto per tutta la notte per persone inutili, per ogni singola cazzata, per tutto. I miei sono via . Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e abbracciare qualcuno ma Bea non mi risponde. Chiamo Nico.

*Al telefono*

N: ei Fede dimmi.

F: Nico sto male, ho pianto per tutta la notte. I miei non sono a casa potresti venire?

N: certo piccola. Arrivo.

Nicolas non abita molto lontano da me. Saranno si e no tre quartieri. Lui è sempre stato molto dolce con me, forse perchè sa tutto di me. Stranamente con Bea non è così dolce e questo mi fa riflettere molto. Sono assorta totalmente nei miei pensieri quando il campanello suona. Apro la porta e salto in braccio a Nicolas. Mi stringe come se fosse l'ultimo abbraccio che mi darà.

"Piccola perchè piangi?"

"Questa mattina, più o meno, verso le due, mi è arrivato un messaggio da una mia amica che faceva ginnastica con me. Mi ha scritto che io ho sparso milioni di cose su di lei e che le parlo alle spalle quando non è assolutamente vero. Ha voluto troncare l'amicizia anche dopo tutte le spiegazioni che ho cercato di darle e..."

"Shh basta parlare. Abbracciami."

Mi fa letteralmente perdere la testa ogni volta che mi guarda, mi abbraccia, mi sorride. E' così dannatamente perfetto. Mi fa perdere il fiato ogni volta che mi guarda, mi fa sentire protetta, mi fa sentire "la sua piccola" ogni volta che mi abbraccia, mi fa morire ogni volta che sorride con quei denti perfetti e bianchi, quelle fossette e quegli occhi che si addolciscono... Farebbe morire ogni ragazza.

Siamo seduti sul divano e non mi sono scollata un attimo da lui. Nessuno di noi due parla. C'è solo un silenzio di tomba e lo schiocco di alcuni baci che mi lascia Nico sulla fronte. Ha un'aria tranquilla e spensierata. Mi piace vederlo così. Merita davvero tanto amore e tanto bene dopo tutto quello che ha passato. Gli voglio un mondo di bene... O forse molto di più...