Sono qui,nella sala cinque della facoltà di medicina,aspettando che qualcuno si presenti al corso. Il primo ad arrivarre è Floyd,poi due ragazzi che non conosco,una ragazza bionda e infine Heathcliff.
Appena entra mi giro verso la cattedra del professore,e inizio ad ignorarlo. Non lo saluto,non lo guardo,non gli rivolgo la parola per tutta la lezione.
Il professore è molto simpatico,ci ha fatto vedere come si fa la respirazione bocca a bocca e la manovra di Heimlich,e poi ci ha distribuito i fogli d'iscrizione.
L'ora è letteralmente volata,e ora mi ritrovo nel cortile della facoltà ad aspettare mia madre,seduta su una panchina.
Sono stata la prima ad uscire dal corso pensando che mia madre mi stesse aspettando,ma a quanto pare mi sono sbagliata.
Guardando il mio termometro tascabile noto che ci sono pochi gradi,e ho anche le mani arrossate per il freddo,quindi indosso il mio cappotto e mi godo un pò la vista di questo posto meraviglioso a dicembre.
Appena vedo Heathcliff avvicinarsi con un suo amico mi assale il panico,e noto anche Floyd che mi osserva da una delle entrate, aspettando un mio passo falso.
-Ehi,Cassidy! Come va?-
Ha i capelli scompigliati per via del vento,e si avvicina sempre di più con quella sua aria da reale inglese che mi incanta.
Vedo Floyd che mi sorride furbetto e mi maledico perchè ho fatto quella stupida scommessa con Deb. Ma decido di perderla nel momento esatto in cui faccio un sorriso sghembo a Heathcliff e gli rispondo.
-Tutto bene,grazie.-
Noto subito Floyd che saltella e chiama Deb con il cellulare,andandosene.
-Ti va di prendere una cioccolata calda con noi? Ti vedo infreddolita.- si certo,come no....
Infreddolita era l'aggettivo più sbagliato da usare,visto che non mi sarei neanche accorta dei pochi gradi che ci sono se non fosse stato per il termometro.
-Con piacere! Grazie.-
Mando un messaggio a mia madre e le dico che esco con degli amici.
Lo so che è da incoerenti uscire con qualcuno che hai visto una volta a stento,ma ho capito che Heathcliff è uno a posto.
Andiamo al caffè dell'università e ci sediamo all'interno,visto che "fa freddo". Il cameriere scorbutico a cui è passata la voglia di vivere prende le nostre ordinazioni e se ne va.
-Scusa se non te l'ho presentato prima,lui è Zachary Maxwell.-
-Puoi chiamarmi Zach!-mi stringe la mano e mi sorride.Anche lui ha un'aria molto elegante,ma non quanto Heathcliff. Non è molto alto,ha i capelli castani e gli occhi del medesimo colore,ma tutto sommato credo che sia simpatico. Se ne è andato dopo circa venti minuti perchè aveva un impegno con la sua ragazza,che da quanto ho capito si chiama Faith,lasciando me e Heathcliff soli.
-Davvero ti senti un fantasma?-
-Ah,sai tutto allora.-
-Beh,si. Ero alla conferenza l'altro giorno.-
-Si,beh,comunque è vero. Tutto mi scivola addosso,odio quando le persone mi trattanocome se fossi una scema,o quando hanno pena di me. Tu non sai quanto sia difficile. Non posso fare sport come gli altri,quando sono triste non posso piangere,non ho caldo nè freddo. Le stagioni sono mie nemiche. Come sarebbe se una persona a cui vuoi bene morisse e tu non potessi piangere? Te lo dico io,è brutto.-
-Sai,un pò ti capisco. So come ci si sente a tenersi tutto dentro. Quando mio padre ha iniziato a bere e ad essere violento ero abbastanza piccolo,avevo solo quindici anni,e ho dovuto prendere in mano la situzione. Non potevo piangere,dovevo dimostrargli di essere forte,dovevo dimostrargli che non avevo paura di lui.-
E io rimango lì a fissarlo,immaginando a un ragazzino che deve difendersi senza l'aiuto di nessuno,deve essere una cosa proprio brutta.
-E dopo cosa hai fatto?-
-Ho detto chiaramente a mia madre che avremmo dovuto trasferirci lontano da lui. E denununciarlo per tutte le violenze subite.-
-Sai,credo che qualcuno debba essere proprio forte per sopportare tutto questo e rimanere lucido mentalmente.-
-Grazie.Senti...che ne dici se ci scambiamo i numeri? Così...se hai bisogno di qualche informazione sul corso...-
Dopo aver placato i mille canguri che ballano dentro di me,scrivo il mio numero su un tovagliolo e mi alzo,perchè probabilmente mia madre mi sta aspettando nel parcheggio.
Lo ringrazio di avermi offerto la cioccolata e lo saluto completamente rossa,perchè non ho mai dato il mio numero ad un ragazzo. E nessun ragazzo mi aveva mai chiesto il numero.
-Ciao,Heathcliff.-
-Ci vediamo!-Eh già,ci vediamo.
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Ghosts don't cry
RomanceCosa succederebbe se Cassidy Hill,affetta da una malattia che la rende incapace di provare dolore,incontrasse Heathcliff Jenkins,che di dolore ne ha provato fin troppo? " Io mi sento una fantasma. Tutto mi passa attraverso come se fossi invisibile...