brutti pensieri

120 8 0
                                    

Appena uscita da quella stanza mi misi fuori e iniziai a pensare a tutti gli errori che avevo fatto quella sera , e proprio in quel momento sentivo l'odore di Stefan alle mie spalle che si avvicinava lentamente fino a quando non si sedette accanto a me e io iniziai ha sfogarmi
“ e tutta colpa mia non e vero?” lui mi guardò incredulo e mi domandò
“su cosa?”
“ su tutto, la casa di Caroline, le visioni e i continui attacchi!”
“ no, non e colpa tua nulla di tutto questo e colpa tua”io balzai in piedi mi misi davanti a lui e continuai
“e invece si, da quando ci sono io non ho fatto altro che portarvi guai....io ....io forse non dovrei essere qui....non dovrei vivere.....dovevo morire come vicki...o...o come sta per succedere a katerine”
“ come fai a sapere di vicki e Katherine?”
“ho avuto una visione. Stefan io dovrei essere morta dovevate lasciarmi morire e non vivere....dovevate lasciarmi soffrire di dolore....dovevate” non feci in tempo a finire la frase che mi perse le braccia mi guardò negli occhi e mi disse
“hey..hey..tu non devi essere morta, non devi minimamente pensare questo hai capito.”continuo“ guardami negli occhi...hai capito?” feci cenno si con la testa e lo abbracciai forte e  ci incamminammo verso casa. Non parlai per tutta la sera ma vedevo Stefan telefonare e fare avanti e dietro per tutta la stanza poi io mi stesi e finsi di dormire fino a che lui non mi bacio la fronte e io presi davvero sonno.

Usci di casa e la città era in fiamme corsi per tutta la città in cerca di qualcuno. Damon era davanti a me con la bocca di sangue i gli occhi rossi.
Facevo passi indietro ma mi bloccava Stefan nelle stesse condizioni
“lasciami...lasciami” gridai ma lui mi teneva sempre più stretta mentre Damon si avvicinava e mi morse il collo
Mi svegliati di scatto ero tutta sudata e vidi Stefan vicino a me avevo dormito sul divano
“va tutto bene?”
“si solo un brutto sogno”
“ un sogno che a quanto pare non ti viene solo una notte” girai la testa e vidi Damon
“ che vuoi dire?”
“ anche l'altra notte era cosi”  rimasi zitta ma mi alzai dal divano e mi vesti avevo la scuola quel giorno e mi dovevo sbrigare

una Nuova VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora