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Ero stata mandata sotto copertura per la millesima volta, ormai era una cosa che facevo ad occhi chiusi, ero stata sotto copertura per anni senza essere mai stata scoperta, non ero agitata, era una missione come tutte le altre.
Guardai il nome sul fascicolo, Justin Bieber, era lui quello che dovevo far arrestare, aveva molte denuncie ma la polizia non era mai riuscita a prenderlo.
Dovevo prepararmi per andare ad una gara di auto dove ci sarebbe stato anche lui, dovevo riuscire ad avvicinarlo a me e cercare di entrare nella sua gang, una cosa abbastanza difficile visto che lui prendeva solo professionisti.
Dopo essermi preparata mi guardai allo specchio e sospirai, cercai di rilassarmi, ero agitata bensì non era la prima volta che facevo da infiltrato ma il pensiero di tornare a gareggiare mi terrorizzava, i momenti i terrore vissuti in passato mi tornarono in mente, scossi la testa per scacciare via quelle immagini, non a avrei permesso ai ricordi di tormentarmi ancora.
Scesi di sotto, diedi da mangiare al mio Golden Retriever e uscii in giardino dove vidi la macchina che mi era stata fornita dal capo, era una Jaguar rossa del 2016, non era niente male, salii per poi mettere in moto e guidare fino a destinazione, quando arrivai vidi parecchia gente che già faceva le scommesse, tutti loro si girarono quando sentirono un rumore di un motore, io seguii i loro sguardi e vidi una Lamborghini azzurra, un ragazzo scese dalla macchina e capii che era Bieber.
Continuai a guardarlo, non mi avevano detto che era così carino, lui salutò parecchie persone e poi si girò verso di me, mi guardò attentamente, ero una faccia nuova per lui, camminò verso di me mentre sorrideva, io invece mi limitavo a guardarlo senza far trasparire nessuna emozione, non c'era spazio per le emozioni nel mio lavoro.
"Gareggi?" Mi chiese e annuii
"Sono Justin" mi porse la mano
"Stella" la strinsi per poi scuoterla
"È un nome bellissimo" sorrise, ne sarei stata grata se fosse stato il mio vero nome
"Grazie" sorrisi anche io
"Come mai ha deciso di partecipare?" Mi guardò negli
"Sono stata cacciata dalla mia vecchia gang e ho bisogno di soldi" risposi e lui corrugò la sua fronte
"Facevo di testa mia" spiegai e lui ghignò
"Hai un punto in più Stella" sorrisi e salii in macchina visto che era ora di cominciare.
Lui si mise in posizione mentre io al lato della pista visto che sarei stata l'ultima a gareggiare, avevo sempre amato essere l'ultima, avevo tempo per studiare le mosse del nemico.
Usava il nitro alla fine del secondo giro, dovevo trovare un modo per farglielo usare prima in modo da finirlo subito e non poterlo usare dopo.
C'erano altre due persone prima di me e nessuno fino a quel momento aveva vinto, era ovvio, era davvero molto bravo.
Quando fu il mio turno sistemai meglio l'auricolare che avevo dentro l'orecchio, salii in macchina e indossai il casco che aveva una telecamera, avevo sempre voluto indossare il casco quando gareggiavo visto che spesso l'Air bag non si apriva.
Quando ci diede il via partimmo entrambi, seguii le indicazioni che mi forniva il capo e riuscii a fargli utilizzare il Nitro durante il primo giro, quando fui vicino al traguardo lo vidi sfrecciare accanto a me arrivando per primo, presi a pugni il volante e scesi dalla macchina per poi togliermi il casco.
"Sei stata brava" sorrise e non dissi niente
"E sei anche furba,sei dentro" quelle parole furono una sorpresa per me
"E posso fare anche di meglio" sorrisi e anche lui
"Lo spero" un tipo ci portò i soldi che ci spettavano e cominciarono ad andarsene.
"Ti va di fare un giro?" Mi chiese
"Solo se mi lasci guidare" indicai la sua macchina lui scosse la testa mentre sorrideva
"No no no, per me le macchine sono come le ragazze, non so toccano" alzai un sopracciglio
"Non sembri uno da relazioni durature" dissi mentre salivo nella sua macchina
"L'apparenza inganna" entró in macchina anche lui
"Manderò uno dei ragazzi a prendere la macchina" annuii e lui mise in moto la macchina e poi cominciò a guidare
"Quindi dove mi porti?" Gli chiesi guardandolo mentre lui guidava, aveva davvero un bel profilo
"Io pensavo di andare al porto" rispose e lo guardai confusa
"C'è una piccola barca dove i sbirri non possono avvinarsi" lo guardai confusa di nuovo
"La sposto sempre lontano dalla costa" spiegò e annuii, era una idea geniale.
Sentii vibrare il telefono e lo presi per poi rispondere visto che era il capo
"Selena dove sei?" Mi chiese
"Papà, scusa se non ti ho più chiamato, sono con un mio amico Justin" dissi in modo che sapesse che lo aveva già avvicinato
"La prossima volta chiama, e stai attenta, chiamami se hai bisogno di qualcosa" guardai fuori dal finestrino
"Certo, ma non c'è bisogno che dici ai ragazzi di venire a prendermi più tardi" detto questo chiusi la chiamata
"Scusa era mio padre" misi via il telefono
"C'era scritto boss" mi guardò per una frazione di secondi e cominciai a pensare a cosa inventarmi, saprebbe stata la missione più corta che avessi mai fatto
"Era lui il capo della gang" mentii e lui mi guardò sorpreso
"Non mi va di parlarne" lui annuì e fermò la macchina nel parcheggio del porto, si girò verso di me e sorrise
"Sei davvero molto bella" Arrossii mentre lui sorrise
"E adesso ancora di più" sorrise ampiamente facendomi arrossire
"Smettila" risi e anche lui
"Sto semplicemente dicendo la verità" sorrise ancora e il suo sorriso era così sincero
"Chi lo avrebbe detto? Non ti credevo cosi dolce" lui rise
"Te l'ho già detto, l'aspetto inganna" annuii dandogli ragione, scendemmo dalla macchina e cominciamo a camminare, salimmo in uno yatch e lo guardai incredula
"Avevi detto che era una barca" lo vidi sorridere
"Non mi veniva in mente la parola" fece spalluccie e salimmo nello yatch, mi guardò attentamente
"Chi sei?" Mi chiese guardandomi negli occhi

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