three

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Avrei dovuto baciare O'brien?
L'idea non mi dispiaceva affatto dato che era un gran figo ma avevo sempre voluto che il mio primo bacio lo avrei dato al mio grande amore.

La mattina diedi da mangiare al mio cane e ci giocai un po', dopo tornai in camera e mi cambiai dopo essermi fatta una doccia veloce, guardai l'ora e notai che erano le sei e venti, ero sorpresa del fatto di essermi svegliata così presto senza una sveglia che suonava vicino al mio orecchio.
Sentii vibrare il telefono e vidi che era un messaggio di mia madre.
Da: mamma💝
Ho saputo della missione, stai attenta, ti vogliamo bene💖
Sorrisi a quel messaggio, loro erano sempre stati molto dolci con me nonostante io facevo sempre di testa mia, anche quando dovevo scegliere una scuola superiore loro volevano che io andassi al liceo artistico ma io volevo fare l'Accademia di polizia, loro non la presero molto bene ma piano piano cominciarono ad accettarlo e quando fui assunta dall'FBI erano molto orgogliosi di me, o meglio mamma e papà lo erano, non mia sorella Allison che al momento viveva in Francia, lei aveva sempre odiato il mio lavoro considerandolo pericoloso.
A: mamma💖
Lo farò, vi voglio bene anche io, salutate allison da parte mia quando ci parlerete💝
Appena scrissi quel messaggio sentii suonare il clacson della macchina di Dylan.
Corsi verso la macchina e appena salii lui cominciò a guidare.
"Buongiorno" mi disse sorridendo come sempre.
"Buongiorno anche a te" sorrisi anche io.
"Come ti senti?" Mi chiese e feci spalluccie.
"Bene, sono abituata a tutto questo" lui annuì.
Lo guardai, indossava una maglietta a maniche corte grigia con le maniche piegate che lo rendevano dannatamente sexy, indossava dei jeans neri e le scarpe dello stesso colore dei pantaloni.
"Riguardo alla nostra finta relazione, non vorrei baci" gli dissi.
"È quello che ti volevo dire, so quanto è importante per te" disse mentre continuava a guidare e sorrisi.
"Grazie" lo vidi sorridere anche lui è fermò la macchina nel luogo dove poi sarebbe venuto Bieber a prendermi.
Scendemmo dalla macchina e ci mettemmo in una tipica posizione da fidanzatini, io avevo la testa appoggiata sulla la sua spalla e lui mi cingeva il fianco con il suo braccio.
"Per essere uno tutt'ossa, la tua spalla è davvero molto comoda" sorrisi mentre lui rise.
"Potrai usarla come cuscino ogni volta che vorrai" sorrise ampiamente proprio come me.
Stavamo parlando tranquillamente quando vedemmo una macchina fermarsi davanti a noi, non abbassò il finestrino per farsi riconoscere ma sapevo che era lui, era la stessa macchina del giorno precedente.
"Io ora vado" dissi a Dylan per poi dargli un bacio sulla guancia.
"Va bene tesoro"
Io entrai in macchina dove vidi Justin guardare Dylan, o meglio Stiles.
"Avevi detto che non avevi un ragazzo" disse confuso e mise in moto la macchina.
"Infatti, è uno con cui mi sto vedendo" mi misi la cintura di sicurezza e lui fece spalluccie.
"Comunque sia mi dispiace per come mi sono alla tua ragazza ieri" lo guardai ma lui scosse la testa.
"Non è la mia ragazza, ci siamo lasciati da un po'" disse mentre stringeva il volante.
"Vedo che non ti piace parlarne" feci un cenno alle sue mani, ormai le nocche erano diventate bianche.
"Esattamente" sospirò e continuammo il viaggio in silenzio.
Quel giorno non era di buon umore.
Mentre guidava guardava spesso lo specchietto retrovisore, come se avesse la sensazione o la paura di essere seguito, forse era una cosa che faceva spesso a causa della sua paranoia di essere sconfitto dalle gang rivali, o ancora peggio di essere arrestato e passare il resto della sua vita in prigione a causa dei suoi innumerevoli reati.
Avevo letto una lunga lista di reati commessi da lui ma tra loro non avevo letto omicidio, ne ero sorpresa, facevo quel lavoro orma da otto anni e non mi era mai capitato di lavorare con un criminale che non aveva mai ucciso, era una cosa nuova per me.

Arrivammo davanti a un grande palazzo disabitato, scese dalla macchina e io feci lo stesso, sempre in silenzio camminammo finché non fummo dentro l'edificio, quando i suoi uomini ci videro si girarono verso di noi.
"Ragazzi, lei è Stella, quella nuova" mi indicò e vidi una ragazza venire verso di me.
"Sono Aisha" mi porse la mano mentre sorrideva.
"Stella, è un piacere conoscerti" afferrai la sua mano e sorrisi.
"Avevi detto niente più ragazze, Justin" disse un uomo e lo guardai attentamente.
"È in gamba, non si farà uccidere" disse e si girò verso di me.
"Ora, è ora che riformiamo le squadre, è ovvio che così non si lavora bene" guardò tutti noi e io andai vicino ad Aisha.
"Leo e Oliver si occuperanno della droga nella zona ovest, Mia e Aisha di quella nella zona est, Nardi e Mason nella zona nord, Carlo e Jackson nella zona sud" disse indicando le persone mentre ripetevo i nomi a mente per memorizzarli, piano piano avremmo cominciato a smembrare la sua enorme gang, era incredibile che avesse tutto quel potere, se voleva poteva governare la città.
"Aaron, Abel, Alec e Bill si occuperanno delle scommesse" disse a loro che si misero in gruppo e annuirono.
"Allan, Blake, e Chad terranno d'occhio le gang nemiche finché non riusciremo a spaventarle e farli andare via" li guardò severamente.
"Non voglio spargimenti di sangue" anche loro come i precedenti ad essere chiamati annuirono.
"Aisha, Colin e Roger sorveglieranno le telecamere di sorveglianza degli altri nostri possedimenti" lei annuì mentre uno di loro scosse la testa.
"No, Justin, non me ne starò qui a fare un emerito cazzo" si oppose e lui lo guardò negli occhi.
"Sei già stampato alla morte per un soffio, ora sta zitto e fai quello che ti dico" sentii sospirare Aisha che abbassò lo sguardo.
"E lei? Cosa farà?" Gli chiese indicandomi, era quello che volevo sapere anche io.
"È semplice" mi guardò negli occhi.
"Lei è con me" sgranai gli occhi non sapendo se esserne felice o meno.
"Cosa? È appena arrivata" disse quello che si chiamava Roger.
"Già, ma devo vedere se posso fidarmi di lei. L'unico modo per riuscirci è tenerla d'occhio" mi indicò e lui annuì, Justin venne vicino a me.
"Mentre io sarò via Roger avrà il comando" disse agli altri e poi guardò me.
"Andiamo" disse e cominciò ad andarsene senza aspettarmi.
"Dove?" Chiesi correndo per raggiungerlo.
"Lavorare" salì in macchina e io feci lo stesso.
"Che tipo di lavoro? Te le dico fin da adesso, io non uccido" mi guardò negli occhi e sorrise.
"Tranquilla, nemmeno io" continuò a sorridere e quel sorriso tanto dolce fece sorridere anche me.
"Penso che andremo molto d'accordo, Bieber" sorrisi e misi la cintura.
"Lo spero, Argent, lo spero" mise in moto e cominciò a guidare .

Justin's pov.

Alcune volte mentre guidavo la guardavo con la coda dell'occhio, era davvero di bel aspetto, sembrava troppo innocente per essere una criminale e un po' mi dispiaceva dover dubitare di lei ma su di lei non compariva niente, nessun arresto, nessuna denuncia, c'erano due spiegazioni a quello, o era davvero molto brava e furba oppure era una infiltrata che era stata mandata per farmi fuori, oppure io ero troppo paranoico e deliravo.
"Non ti fidi di me?" Mi chiese tutto ad un tratto, come se mi avesse letto la mente.
"Mi piacerebbe ma su di te non trovo un bel niente" risposi e la sentii sbuffare.
"Sei paranoico" alzai un sopracciglio nel sentire quelle parole.
"Come scusa?" Chiesi sorridendo divertito.
"Anche prima in macchina continuavi a controllare se qualcuno ti stesse seguendo" rispose e sospirai.
"Sono i pericoli dei mestiere, Stella, e poi non voglio fare la fine di Toretto" la vidi guardarmi confusa.
"Te lo dirò dopo, ora dobbiamo incontrare un informatore"parcheggiai la macchina e scesi dalla macchina seguito da lei.

Selena's pov.

Camminammo in silenzio nel vicolo che puzzava di animali morti e di spazzatura, mi guardai intorno per vedere cose che potevano aiutarmi a ricordare il vicolo ma tutto ciò che vidi furono topi morti, sacchi dell'immondizia e vecchi palazzi, a me sembrava un vicolo come tutti gli altri e quello non mi era d'aiuto.
Ci fermammo davanti a una persona che ci dava le spalle, quando lui si girò e mi vidi non fece trasparire nessuna emozione e ne fui grata, dopo avermi guardata in silenzio guardò Justin.
"Nuova ragazza?" Gli chiese
"Potrebbe diventarlo" rispose e lo guardai sorpresa, 'oh Justin, non hai idea in quanti guai ti sto mettendo' pensai.
"Comunque sia sembra che la polizia ora abbia lasciato il tuo caso in sospeso e stia indicando su O'Connell" disse e sgranai gli occhi.
Stavano indagando su mio padre?

Spazio autrice

la metto anche qui perché le foto del capitolo non le carica

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la metto anche qui perché le foto del capitolo non le carica. Quanto è bello😍

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