1 dicembre 1980

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Caro diario,

Oggi sono stato con Stephen, il ragazzo che avevo incontrato al bar la settimana scorsa. Ci eravamo organizzati per passare un po' di tempo all'aperto insieme.
È stato rilassante.
Ci siamo conosciuti meglio, lui mi ha raccontato della sua famiglia e di cosa fa nella vita, più o meno di cosa ha vissuto in passato e di quante volte si è trasferito in cerca di un buon lavoro (attualmente fa l'insegnante per i bambini delle elementari).
Lo credevo più giovane,gli davo 19-20 anni ma invece ne ha 26.
Gli ho accennato che a breve uscirà il mio prossimo album; mi ha pregato di dirgli qualcosa di "segreto" ma ho rifiutato, perchè sono sicuro che, prima o poi, sarebbe uscito fuori che mi sono messo a piangere alla fine di She's Out Of My Life, e sarebbe stato imbarazzantissimo.
Pensandoci bene, l'unica cosa che gli ho confessato è che l'album sarebbe dovuto uscire nel '79, ma ho posticipato l'uscita per perfezionarlo di più, ammettendo che punto al grammy.
Speriamo.
Con lui ho parlato di ciò che mi è successo al concerto dei The Jacksons durante il meeting, di tutte quelle che volte in cui mi hanno insultato per il mio aspetto fisico e caratteriale, e di come mi sono sentito. Mi ha detto delle parole semplici, ma che non avevo mai preso in considerazione:
"Lasci parlare tanto gli altri ma non dai voce a te stesso. Dimmi chi è per te della gente che non ti conosce per dirti cosa è giusto, sbagliato, come sei e come dovresti essere. Lascia che sia tu a decidere per te senza essere condizionato da nessuno. Perchè ciò che vedono gli altri è solo la parte che noi permettiamo di far vedere."

Devoured || Michael JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora