Capitolo 6

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Durante il pomeriggio di shopping con Marta sono riuscita a trovare l'abito perfetto per il ballo di Natale: lungo fino alla caviglia, stretto in vita e senza spalline, di un bel blu notte. Abbinata ho preso una giacchetta di pelle bianca e delle scarpe del medesimo colore. Come accessori, su consigli di Marta, ho scelto una pochette argentata e degli orecchini azzurri pendenti. Modestamente, sto molto bene.

È la sera del ballo e sto aspettando Samuel. Mi guardo alla specchio e mi lascio trasportare dai pensieri. Non riesco a credere che poche settimane prima fosse il 10 dicembre, il giorno in cui ho compiuto 16 anni ed è iniziato tutto questo casino. Principessa di Element's Heart. E io che pensavo che non sarei nemmeno riuscita a diplomarmi. Intanto il tempo passa e tra tre giorni dovrò iniziare ad allenarmi. Ma per stasera voglio pensare solo al ballo.

Suonano e, essendo certa sia Samuel, scendo ad aprire. Il ragazzo che ho davanti non sembra nemmeno lontanamente quello che incontro tutte le mattine sull'autobus: indossa dei pantaloni neri, una camicia bianca e una giacca anch'essa nera. Il classico abbigliamento da ballo ma gli dona moltissimo.

"Stai benissimo."

Lo diciamo in contemporanea ed iniziamo a ridere. Mia madre compare sulla soglia e sorride.

"Buona serata ragazzi!"

"Grazie signora."

"Ci vediamo mamma."

Samuel mi fa salire sulla sua moto, che non mi aveva detto di avere, e partiamo.

"Perché vieni a scuola in autobus se hai questa moto fantastica?" urlo per farmi sentire.

"La uso solo per le occasioni speciali!"

"Ti aiuterebbe a risollevare la tua immagine!"

Lui non risponde e capisco di aver fatto una gaffe.

"Scusa."

"Non fa niente."

Una volta arrivati, scendiamo e ci dirigiamo insieme verso la palestra, da cui provengono già grida e musica. Davanti all'entrata Samuel mi porge il braccio. Gli sorrido e, a braccetto, facciamo il nostro ingresso.

La palestra è tutta decorata con addobbi natalizi, cappelli da Babbo Natale e orecchie da renna che preferisco di gran lunga a tutti gli attrezzi da ginnastica che, ahimè, ricompariranno una volta finite le vacanze; a destra c'è il tavolo del buffet, imbandito con ogni leccornia; a sinistra la pista da ballo sopra la quale scintilla un'enorme palla da discoteca.

"Stephany!"

Marta mi corre incontro: indossa un lungo abito rosso con un giubbino in pelliccia bianca. Fa molto Mamma Natale ma non le sta affatto male.

Accanto a lei compare anche Lucas. Alto, castano, occhi nocciola, con indosso una camicia bianca e un paio di jeans. Lo conosco praticamente da sempre e con la sua simpatia e la sua gentilezza si è dimostrato il candidato ideale come fidanzato di Marta. Perciò ho fatto subito in modo che si conoscessero.

"Ehi. Non ho ancora avuto il piacere di conoscere il tuo cavaliere. Piacere, Lucas!"

"Samuel."

Si stringono la mano e cominciano immediatamente a chiaccherare di sport e motori, o roba simile. Wow, si piacciono proprio!

Io e Marta ci allontaniamo.

"Sei stupenda." mormora.

"Anche tu sei non sei da buttare!"

Ora la posso osservare meglio: il vestito è "a sirena" e come accessori a optato per degli orecchini in tinta e delle scarpe bianche con un tacco a dir poco vertiginoso.

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