Le Ali della Libertà

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Sono passati 2 anni dal reclutamento ed il nostro protagonista che, diventato molto forte nel combattimento corpo a corpo, è sempre più determinato ad entrare nel corpo di ricerca. Dopo molte avventure, Eren si trova trasformato in un gigante, aiutando a sigillare la breccia formatasi nel Wall Rose, evitando l'entrata di altri giganti. Dopo essere tornato allo stato umano, Eren è privo di sensi e viene aiutato da Armin ad uscire dal corpo del Titano.
<Eren, svegliati> Armin continua, insieme a Mikasa, a gridare invano il nome del suo migliore amico; finché un rumore familiare attira la sua attenzione. Voltò il capo, lentamente, e vide che dei giganti li avevano accerchiati. <Cazzo> dice Armin a denti stretti. Iniziano di nuovo a chiamare Eren senza ottenere risultati.<Siamo spacciati> urla Mikasa. I Giganti si avvicinarono, chiusero gli occhi, preparandosi al peggio e Armin strinse a sè Eren. Urlò, con tutto il fiato avente, il nome dell'amico.

POV EREN
Sento urlare il mio nome, ripetutamente. Sono confuso. Non riesco a capire dove mi trovo. Cos'è questo suono? Una voce? Sembra familiare,ma non ho la forza di aprire gli occhi e mi lascio avvolgere dall'oscurità. Lame, adesso il solo suono che sento è quello delle lame. Apro, lentamente, gli occhi e la mia visuale è bloccata da una figura coperta di sangue appartenente ai giganti che adesso si trovano a terra, morti. Pian piano che il sangue evapora inizio ad intravedere la figura dinanzi a me: indossa un mantello verde e vedo le "Ali della libertà", l'inconfondibile simbolo dell'armata ricognitiva, è basso, capelli corvini e rasati nella metà inferiore della testa, mentre le giochi superiori sono abbastanza lunghe da sfiorare la punta delle orecchie. Si volta verso di noi, noto il suo sguardo impassibile e gli occhi grigi come la tempesta. Aspetta sguardo impassibile, basso e taglio militare. Cavolo, ditemi che non sto sognando, siamo appena stati salvati dall'uomo più forte dell'umanità: Rivaille Ackerman, mi starò sbagliando. <State bene?> la sua voce arriva fredda e tagliente alle mie orecchie, facendomi capire di non star sognando. I nostri occhi si incontrano, si scrutano. Vorrei distogliere lo sguardo per l'imbarazzo ma non riesco a non perdermi in essi. Al loro interno vedo la tempesta e i fulmini. Quando prendo coraggio per parlare Mikasa mi precede <Si, stiamo bene> dice con altrettanto freddo, facendogli capire di non gradire la sua presenza. <Tsk, mocciosi> lo sento imprecare; dopodiché va via lasciando spazio agli altri soldati dell'armata ricognitiva del distretto di Trost, che segnano la fine di quell'estenuante battaglia.
Con l'intervento dell'armata ricognitiva e con l'aiuto del corpo di guarnigione, il distretto di Trost viene messo in sicurezza ed il Wall Rose diventa inaccessibile per i giganti. Nonostante questa prima vittoria dell'umanità, le perdite economiche risultano devastanti per gli abitanti delle Mura.

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