Villa Malfoy

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Azkaban Cella 1239, da qualche parte nel mare del Nord.

DELPHI
-Bene. Ti conviene non deludermi. Non sono solita al perdono-
Parlava con tono autoritario e solenne. Le piaceva il suo nuovo ruolo da leader.

THEODORE
-Mia signora. Sono tutto orecchie-

DELPHI
-Mi chiamo Delphini Riddle e sono la figlia di Lord Voldemort e Bellatrix Lestrange. Sono nata il 1 maggio del ‘98 a Villa Malfoy. Esattamente un giorno prima della battaglia di Hogwarts, dove entrambi i miei genitori persero la vita ed io divenni orfana-
Pronunciò il tutto come se fosse la storia della nascita dell'universo. Un qualcosa di inconfutabile e intoccabile.

THEODORE
-Quindi voi non avete mai visto il mio signore? Neanche da neonata?-
Parlava con un misto di rispetto e dispiacere.

DELPHI
-Lui é morto prima che io potessi dire la mia prima parola. E non era presente al momento del parto. Io ho tentato di salvarlo, di ricominciare da capo con lui. Di ignorare quel maledetto ed incapace quattr'occhi. Ma mi è andata male-

THEODORE
-Potter era soltanto un burattino. Il burattino di Silente. Non è dotato, non ha ne potere ne talento. È stata una serie di combinazioni ed eventi a salvarlo. È una specie di miracolato. Il suo nome verrà ricordato per l'eternità ma i maghi, degni di essere chiamati in questo modo, sanno e sapranno sempre la verità. In uno scontro a due, senza sua madre e senza il presiduccio, la sua sconfitta sarebbe stata totale-
Il tono era sprezzante.

DELPHI
-Pensi che io non lo sappia? Vorrei tanto torturarlo e vedere pian piano la luce sparire dai suoi occhi. Questo futuro è sbagliato! Il mondo non è come dovrebbe essere e ho cercato di riportarlo lungo la diritta via. Inutilmente. Siamo tutti nella mani di un maghetto debole e fortunato-
L'ultima frase fu detta con un tono rassegnato. Era la prima volta che Delphi mostrava un minimo segno di cedimento.

THEODORE
-Dopo il conflitto cosa è accaduto? Dove siete stata portata?-
Theodore cambiò argomento velocemente. Neppure a lui piaceva parlare della sconfitta dell'uomo che aveva servito per così tanto tempo.

Delphi non rispose subito. Le era parso di sentire un rumore, poco distante dalla porta d'ingresso. Che ci fosse qualcuno che stesse originando i suoi discorsi? Non voleva rendere pubblica la storia privata e personale della figlia del più grande mago oscuro di tutti i tempi.

DELPHI
-Un attimo- poi sussurrando all'orecchio di Nott -mi è parso di sentire un rumore. Non voglio che nessuno altro ascolti-
Era nervosa.

THEODORE
-Vado a controllare-
Anche questo fu pronunciato a bassa voce. Solo loro due potevano sentire il loro confabulare.

Theodore si alzò, prese il suo coltellino e si avvicinò con cautela alla grata. Provò ad afferrare l'aria al di fuori della cella al fine di scongiurare un possibile incanto di occultamento e successivamente si rimise il coltello dentro i pantaloni. Non c'era alcun pericolo. Almeno per ora. Era ormai abituato a muoversi abbastanza bene nel buio, era da parecchio tempo che si trovava in quella cella. Tornò dalla Riddle in pochi secondi.

THEODORE
-Nessuno, mia signora-

DELPHI
-Strano. Io solitamente non mi sbaglio mai-

THEODORE
-Continuate con il racconto, la prego-

DELPHI
-D'accordo. Ma ti avverto se scopro che qualcuno ha origliato tutto tu sarai il primo a pagarne le conseguenze. Conosco trucchi che non per forza necessitano della magia nera-

Theodore rabbrividì, per la terza volta quella sera.

DELPHI
-In seguito Rodolphus Lestrange, il mio patrigno, pagò un cospicua somma di denaro ad Euphemia Rowle che consenti ad allevarmi come fossi figlia sua...Insomma io credo che una figlia l'avrebbe trattata diversamente. Lei fu un tutore terribile...Mi insultava, mi maltrattava e mi umiliava in continuazione-
Non sembrò addolorata nel dire quelle parole. Non voleva lasciar trasparire sentimenti riguardo una questione così intima.

THEODORE
-Se solo vostro padre lo avesse saputo-

DELPHI
-Io credo che lo avrebbe comunque permesso. Ora con il senno di poi posso dirti che quelli sono stati gli anni più duri della mia vita ma anche quelli che mi hanno insegnato a resistere contro qualsiasi avversità-
Disse tutta sorridendo.

THEODORE
-Voi siete una persona molto matura-

DELPHI
-Lo so. Ora se non ti dispiace...-

THEODORE
-No, la prego...andate avanti...-

DELPHI
-Vissi con lei ben quindici lunghi anni...anni infelici e pieni di solitudine...mai un amico...mai una distrazione...solo tanto odio ingiustificato-

Silenzio. A Delphi non piaceva ricordare quei momenti. Nott avrebbe voluto fermarla però era troppo curioso e rimase in silenzio. Alla fine la Riddle riprese il discorso.

DELPHI
-Un giorno a casa della Rowle ritornò la persona che avrebbe cambiato per sempre la mia esistenza-

THEODORE
-Ritornò? Chi?-

DELPHI
-Rodolphus, naturalmente-

THEODORE
-Usò uno dei permessi di buona condotta?-

DELPHI
-Esatto. Durante quel breve incontro mi spiegò tutto sulla mia discendenza e sulla profezia che pensava che io dovessi portare a termine. In pratica diede nuovamente un senso alla mia squallida vita-

THEODORE
-Ma quale profezia? Le mie fonti non mi hanno informato riguardo ciò-

Voce sconosciuta
-Ma é chiaro no? Quella del ritorno del suo egregissimo padre!-
Tutto pronunciato con un tono di sfida e saccenza. Delphi non era l'unica a voler sovrastare gli altri.

La Riddle si girò verso Nott, lo guardò con sguardo sprezzante, poi si alzò, infilò le sue piccole e giovani mani nella tasca dell'ex-mangiamorte e prese il coltellino. Nott non oppose alcuna resistenza. Delphi era molto abile nel convincere subito le persone dell'altro sesso nel fare ciò che lei voleva. Successivamente sussurrò qualcosa al suo orecchio e sparì nell'oscurità. Avrebbero cercato di tendere un agguato a chiunque avesse parlato.

THEODORE urlando
-Chi sei? Vattene o finisce male. Non hai idea di chi stai sfidando-

Voce sconosciuta
-Tu dici, Theodore? Io penso di sì, invece. Riddle, sono nato molto prima di te. Butta a terra quell'inutile arma da taglio e ascoltami-

DELPHI
-Ca**o...chi sei? cosa vuoi? Sei qui per uccidermi? Sappi che mi faresti un favore-

Voce sconosciuta
-No. Sono qui per ascoltare e per parlare. Mi conosci bene e non ho alcuna intenzione di farti o di farvi del male. Anche perché ucciderti, come hai detto tu, sarebbe solo uno sconto della pena. E l'ergastolo non può essere scontato-

DELPHI
-La tua voce ti tradisce-
Il tono era convinto e sicuro.

Ci fu un fortissimo lampo di luce e tutto divenne chiaro. Ecco chi era colui che aveva origliato e sfidato la figlia del signore oscuro. L'unico in grado di farlo: il responsabile della sicurezza ministeriale inglese e forse attualmente il mago più influente sulla faccia del pianeta terra, Harry James Potter.

HARRY
-Eh certo. Mi risulta che tu sia un grande esperta in materia di tradimenti-

Delphini Riddle (Disponibile dal 22/12)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora