Delphini Riddle (Disponibile dal 22/12)

Hotel Fratelli Lumierè

Delphi era confusa.
Aveva appena baciato il figlio del nemico numero uno di suo padre ma nonostante questo non capiva per quale assurdo motivo non avesse provato ribrezzo.
-Sembrava quasi che ti piacesse- gli disse una vocina che proveniva da un punto imprecisato del suo corpo.
No...era impossibile...lei e Albus...
-Lo stai pensando per nome...non lo avevi mai fatto prima d'ora...- continuò la voce tentatrice.
-Ma vuoi stare zitta per un momento?- pensò ad alta voce la giovane Riddle.
-Parli da sola?- chiese Nott con una nota di sarcasmo nella voce.
-No...io...vabbè...dove siamo?- chiese la Riddle sporgendosi dal finestrino...odiava essere circondata da tutti quei babbani...
-Siamo vicini a Nizza...tra dieci minuti saremo a destinazione- rispose con prontezza un Albus appena uscito dal bagno.
-Ametti che ti mancava- disse la vocina di prima.
Delphi cercò di ignorarla.
Ma non era semplice.
Albus si sedette vicino a lei e cercò di prenderle la mano ma lei si scostò bruscamente...
Cercando di ignorare gli sguardi accusatori del giovane corvino si mosse in direzione di Nott per guardare l'ora...Undici e cinquantasette...
Tra tre minuti sarebbe iniziato il conto alla rovescia di 24 ore prima del risveglio della famelica megera.

Harry Potter era su tutte le furie.
Nel giro di 24 ore suo figlio e la banda Nott-Riddle gli erano sfuggiti due volte...un vero record negativo...
Ma doveva ricordarsi cosa gli diceva sempre Malfoy: non fidarti mai dei francesi.
Harry ebbe un'altra illuminazione pensando proprio alla famiglia di Draco.
L'unica sua possibilità era parlare con la sola persona al mondo che fosse in grado di far ragionare Albus e quella persona era proprio Scorpius Malfoy, il miglior amico di suo figlio.

Nizza, ore 00:12:59
Delphi era angosciata.
Doveva affrontare i due più grandi problemi della sua vita.
Salvare il mondo e capire se davvero amava Albus oppure se quel bacio fosse soltanto un'ulteriore errore nel corso della sua giovane vita.
Insomma una situazione abbastanza difficile da reggere.
-Delphi, da questa parte- disse Nott indicando la porta di un grande edificio che recava sulla cima l'insegna "Fratelli Lumierè".
-Andate voi...io vi aspetto fuori...- rispose la Riddle.
Stava sudando freddo ed era molto vicina al collasso.
Albus e Nott si accorserò della situazione e cercarono di aiutarla a reggersi in piedi.
Senza successo.
Delphi fece un giro su stessa e perse i sensi cadendo al suolo.

Passarono pochi secondi e la ragazza si risvegliò in una sala.
Una sala molto grossa e buia.
-Figlia mia, so cosa hai fatto- annunciò una voce fredda come la morte proveniente dall'angolo destro della stanza.
-Figlia mia?...Padre dove si nasconde?- chiese Delphi con enfasi.
-Mi ha tradito- disse Lord Voldemort, uscendo allo scoperto.
-No...la prego...la colpa è di Potter...- balbettò la Riddle inginocchiandosi ai piedi dell'amato padre.
-No...la colpa è la tua...so che lo ami...- continuò l'oscuro signore.
-Io...non è vero padre...la prego...mi perdoni e mi accolga con lei- chiese disperatamente la giovane Riddle.
-Ad una condizione- rispose Voldemort.
-Qualsiasi cosa!- disse Delphi.
-SVEGLIATI- urlò Lord Voldemort.

Nizza, ore 00:21:42
Quando Delphi si risvegliò si trovava su un piccolo divano e Albus stava urlando e spruzzandogli acqua sulla faccia al fine di riportarla alla realtà.
Notando che la sua amata aveva aperto gli occhi il giovane arrestò i suoi movimenti.
-Dove ci troviamo?- chiese Delphi mettendosi a sedere.
-Nella reception dei Fratelli Lumierè- rispose prontamente Albus.
-Dove si trova Thedore?- chiese la Riddle guardandosi intorno.
-Si è diretto verso la camera di Nikolai Macchius...-rispose ancora una volta il giovane Potter.
-Da solo?Ma è pazzo?- si preoccupò la Riddle.
-Il direttore si è offerto di accompagnarlo, non è da solo...- continuò Al.
-Meglio, ma dobbiamo raggiungerlo-disse la Riddle cercando di alzarsi.
-Tu devi stare ferma qui- disse Albus costringendo la Riddle a sdraiarsi nuovamente.
Delphi non capiva come Albus potesse essere così premuroso nei suoi confronti nonostante lei lo avesse sempre respinto con così tanto odio ingiustificato.
Era davvero quello il potere dell'amore?
Superare ogni barriera e avversione quando si è con la persona che si ama?
Delphi non lo sapeva.
Ma la sua vocina sì.
-Si, questo è l'amore.
Quel sentimento che tu non mai sentito perchè non ti era mai stato concesso.
Quel ragazzo è davvero innamorato di te, ma non c'è una spiegazione.
L'amore non si può comprendere...c'è e basta...
Non ha logica ma solo sostanza...
Ma non tutti hanno la possibilità di capirlo...
Albus sta cercando di aiutarti a comprendere cosa voglia dire amare per salvarti dalla stessa sorte che fece tuo padre.
Morire da solo, senza che nessuno potesse piangerlo.
Lui ti ama...-concluse la vocina- e tu ami lui-.
Delphi aveva finalmente capito cosa doveva fare.
Si alzò e saltò in braccio ad Albus.
Il ragazzo dai capelli corvini aveva accolto l'iniziativa dell'oscura signora con sorpresa e perplessità.
Ma tutti i suoi dubbi scomparvero quando Delphi cominciò a baciarlo.
Finalmente Delphi aveva capito Il significato dell'amore.
E Albus Severus Potter era la persona più felice del mondo.

Quel momento così perfetto finì con l'arrivo di Nott, che con riluttanza dovette interrompere per la seconda volta il bacio dei due ragazzi.
-Abbiamo un problema- annunciò l'ex-mangiamorte entrando nella stanza accompagnato da un uomo molto alto in giacca e cravatta, che Delphi capì essere il direttore.
I due ragazzi si separarono e guardarono Nott e il direttore con un misto di curiosità e spavento.
-Quale?- chieserò in coro i due.
-Macchius non è qui...ha usato il camino della metropolvere dell'ufficio del direttore per raggiungere la sua ultima meta-disse Nott.
-Che sarebbe?- chiese Delphi.
-Il posto dove tutto ebbe inizio o almeno così ha scritto nel biglietto che ha lasciato sulla mia scrivania-disse con un forte accento francese il direttore, che di nome faceva Gustave Flaubert.
-E questo posto sarebbe?- chiese con impazienza Albus, che aveva ancora in braccio Delphi.
-Venezia- rispose Nott con semplicità.