*La nuova casa*

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Era passata un ora ormai da quando Jayson mi aveva lasciata li ad aspettare.

sinceramente speravo che non tornasse.

ma appena quel pensiero mi sfiorò la mente , lui era li davanti a me, aveva un sacchetto tra le mani .

apre la portiera e si siede accanto a me come sempre , e mi punta addosso i suoi occhi glaciali.

-"tieni mangia"dice tranquillo , e mi porge il sacchetto che apro e trovo un panino delle merendine e del acqua.

lo guardo scettica , perchè mi offriva del cibo .

-"ho detto mangia è un ordine " dice acido e autoritario .

-"noto che ti piace dare ordini alla gente." dico in tono acido.

lo vedo girarsi abbastanza sorpreso , di certo io non eseguirò i suoi ordini e così  prendo coraggio 

-"non prendo di certo ordini da te  se voglio mangiare mangio se invece non voglio non sarai tu a costringermi!" dico acida più che posso , 

so che non e un bene sfidare il suo autocontrollo ma non posso farne a meno nessuno mi da ordini.

-"ah la metti così farfallina ?? vuol dire che questo lo riprendo io ".dice sfilandomi il pacchetto dalle mani. 

-"dato che vuoi fare la furbetta , non mangerai fino al nuovo ordine. "dice divertito.

lo odio, lo fa apposta  e li mentre il mio cibo se ne va sento lo stomaco brontolare , arrabbiata mi giro sul sedile guardandolo male , e noto con piacere che a lui spunta un sorriso beffardo.

si caro hai vinto, ma solo per sta volta. non sarò la tua schiava.

mette in moto e parte e io cerco ancora una volta di avviare una conversazione.

-"vuoi dirmi dove stiamo andando?" dico tutto ad un fiato.

-"tu parli troppo farfallina"dice annoiato.

-"parlo troppo?? ma se non ho detto praticamente nulla durante il viaggio "dico irritata

-"certo che hai una concezione di parlare tutta tua"dico in tono beffardo.

-"mocciosa , non farmi arrabbiare non ti conviene"dice freddo.

-"con tutte le tue minacce non ci faccio nulla , dimmi piuttosto dove stiamo andando" dico acida.

- sbuffa"stiamo andando nella tua nuova casa e nella mia, ti piacerà "dice sorridendo.

lui sorride? e che sorriso in quel momento tutte le mie barriere si infrangono , come fa ad essere così maledettamente bello.

lui mi guarda come se si fosse accorto dei miei pensieri.

"ragazzina non sbavare sui miei sedili"dice malizioso.

"non stavo sbavando! dico inviperita , e arrossendo lo guardo imbarazzata .

"stavo solo...em..."dico.

"stavi solo ?"dice lui incuriosito. 

"che anche tu sorridi come noi comuni mortali"lo guardo , lui si gira verso di me sorpreso e mi regala ancora una volta un sorriso fantastico come quello.

"non abituartici troppo, so essere anche molto meschino piccola " dice malizioso leccandosi i canini. 

ho capito benissimo a cosa alludeva , la sanguisuga. 

intanto decisi di accendere la radio per almeno non annoiarmi a morte, ma appena accesi la scorbutica sanguisuga: 

-"ehi ragazzina non toccare cose che non sono tue , niente musica" disse in tono autoritario.

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