La partenza

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La mamma è super-precisina quando si tratta di valigie e bagagli. "Hai messo lo spazzolino, e i calzini, e il libro da leggere per la scuola?!" Davvero stressante.
E il bello è che è lei che dobbiamo aspettare prima di partire perché non ha fatto valigie o deve ricontrollare o deve truccarsi o deve vestirsi o...
Davvero molto stressante.
Per non parlare di papà. Andiamo sempre a urlargli di scendere, perché casa nostra è di due piani, e lui afferma che sta facendo la doccia per poi scoprire che è sotto le coperte a sonnecchiare. Che rabbia quando penso che io che mi faccio in due e mi sveglio alle sette meno venti per prepararmi e lui che ancora deve alzarsi dal letto.

La partenza fu meno movimentata del solito, un po' grazie a me che ho impostato la sveglia sul mio cellulare alle sei e mezza e ho messo il cellulare sul comò di papà (anche se avevo paura che lo scaraventasse per terra e lo distruggesse). Un po' perché la mamma la sera prima gli ha fatto una ramanzina dicendogli che non aveva più voglia di aspettare e che saremmo arrivati il giorno dopo se avesse continuato a dormire. Se fossi stato al posto di papà le avrei detto "Ma senti da che pulpito!" ma d'altronde papà non può sapere che la mamma è sempre l'ultima ad entrare in auto visto che quando si siede per aspettarla si addormenta ed è lei che lo deve svegliare per partire.

Per circa mezz'ora ho chattato con Tommy poi ho fatto un pisolino che è stato fermato da una tremenda tempesta.
Papà ha voluto deviare perché non si fidava a guidare con quella pioggia con me in macchina. Abbiamo visto un cartello vecchio e malandato con scritto h tel. Era caduta la lettera O quindi deduco che era lì da molto tempo. Papà ha deciso di andare in quel hotel per le condizioni orribili del tempo atmosferico. Siamo arrivati in una stradina molto stretta e sterrata...

Lo so lo so, mi odiate ;)

Una brutta vacanza [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora