7 Capitolo

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Giada's povs

Sono sveglia da un po' e sono ancora a casa di Alessio, è notte.
Sinceramente non so nemmeno che ore sono ma ho fatto un brutto sogno che riguardava Alessio, ma non l'ho voluto svegliare, è solo un sogno.
Accendo il telefono e vedo che sono le 04:15 e dato che ci sono scendo in cucina a bere un po' d'acqua.

Faccio meno rumore possibile ed esco dalla stanza per andare in cucina.
Quando arrivo giù non accendo le luci, ormai conosco alla perfezione questa casa.

Sto finendo di bere, ma sento Alessio dire il mio nome con una voce soffocata, lascio il bicchiere pieno fino alla metà e vado subito di sopra, ma mentre corro scivolo a terra sulle ginocchia, mi rialzo subito non dando importanza al dolore e vado da Alessio.

Sono arrivata in camera sua.Dio mio.Ha un attacco di panico.

Vado subito vicino a lui.
"Alessio, sono qui vicino a te, cerca di calmarti, passerà tutto."
Gli tolgo la maglietta per farlo sentire più libero e poggio le mie mani sul suo addome e sul suo torace per controllare la respirazione, poi continuo a parlare.
"Alessio, ora devi ascoltarmi. Trattieni per quattro secondi il respiro e poi riprendi a respirare lentamente con il diaframma."
Noto subito con le mie mani che il respiro si è quasi stabilizzato.
"Ora Alessio, continua a trattenere l'aria per 2-3 secondi e poi espira con la bocca 5-6 volte continuando a fare respiri profondi."
Mentre fa questo, io tolgo le mie mani dal suo addome e torace perchè noto che sta sudando freddo, così poggio delicatamente le mani sul suo viso e gli faccio un lieve massaggio per far ammorbidire e stendere i suoi muscoli facciali.
Dopodchè gli accarezzo i capelli castani portando all'indietro il suo ciuffo, so che lo tranquillizza quando è stressato, mentre lo faccio inizio a parlare "Alessio, ripeti le parole di una tua canzone preferita."
Così inizia a dire queste parole "Dimmi chi sei, forse non lo saprò mai."
Si ferma e io lo sprono a continuare, così fa.
"Se si la tipa coi suoi spazi, guardi fisso e ti imbarazzi, bevi latte a colazione, entri dentro le persone."
Piano piano inizia a cantare.
"Ora penso al tuo aspetto
i capelli rossi sulle spalle scendono
mentre fissi il nulla
immagino d'inverno le mani fredde (sulla schiena)
poi l'estate tu che mangi e ridi (con la bocca piena)
non è facile pensarti
come un sogno e niente più.
Natale coi parenti (a sgranocchiare il panettone)
poi tornare a casa finalmente (a coccolarci ore e ore)
e dopo fatto l'amor
un film è di garanzia
dimmi anima gemella
se un giorno sarai mia."
Mi sorride e mi abbraccia subito, finalmente è tutto finito.

Il Tempo avrà i nostri colori ||Alessio Bernabei||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora