I // Can you fix the broken?

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Can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel, can you feel my heart?

Era un tranquillo pomeriggio all'Alibi, uno di quei pomeriggi lenti ed oziosi che sembravano non passare mai .

Il locale era pressoché vuoto e Mickey si ritrovo' finalmente a rilassarsi un po'

Lavorare dietro il bancone era stata una sorpresa anche per lui.

"Senti, prendila come viene" gli aveva detto Kevin "Nemmeno io credevo potesse fare per me, eppure sono ancora qui"

Era stata una delle poche persone a dargli una seconda occasione appena uscito dal carcere.

Ma la prima era stata l'unica persona a cui non aveva smesso di pensare per tutti quegli anni difficili.

Era scappato in Messico con lui e a Mickey sarebbe bastato per un vita intera. Ma quando si era tirato indietro a un passo dalla dogana messicana, Mickey voleva seriamente ucciderlo.

Ma gli aveva detto ti amo, finalmente, e Mickey aveva capito.

Dio, le avrebbe perdonate tutte a Ian Gallagher.

Era tornato nel South side quando lo avevano arrestato. Lo avevano tenuto dentro dopo averlo visto nei filmati di sorveglianza di quella stupida banca.

E Mickey aveva attraversato il confine messicano in un batter d'occhio.

Aveva salvato la sua pellaccia ancora una volta, e lo avrebbe fatto per altre mille ancora.

Le loro condanne erano di 6 mesi per Ian (Favoreggiamento ) e 8 per la condanna originaria di Mickey.

Stettero insieme dietro le sbarre per 4 mesi e mezzo prima che Ian fosse rilasciato per buona condotta , e Mickey se li era fatti bastare.

"Ci vediamo in giro" gli aveva detto Mickey , mascherando malamente la sua tristezza.

"Settimana prossima sono di nuovo qui, cretino" disse Ian con un sorrisino "Voglio aspettarti, farti visita come si deve" si affretto' ad aggiungere.

"Ian..."

"No, ascoltami cazzo" gli disse Ian "Se questa cazzo di storia mi ha insegnato qualcosa e' che voglio passare il resto della mai vita con te"

Mickey non ci sperava davvero, ma ogni mese Ian era dietro a quel dannato vetro.

Era piu' che altro una tortura per entrambe, ma almeno era qualcosa.

A volte portava Yevgeny con se. Il bambino faticava persino a riconoscerlo, ma Ian ce la metteva tutta.

Ci stava davvero provando.

Era riuscito persino anche a trovargli un avvocato decente che potesse tirarlo fuori di li.

Dopo due anni, Mickey era un uomo libero per insufficienza di prove.

Non si aspettava di trovare nessuno, ma Ian era li. Era bello da far male.

"Che facciamo ora?" chiese Mickey.

"Viviamo la nostra vita" disse Ian "Un giorno per volta"

Can you help the hopeless?
Well, I'm begging on my knees
Can you save my bastard soul?
Will you ache for me?

Aveva finito per sposarlo, quel coglione di un rosso.

Ora era Mickey Gallagher – Milkovich , aveva un lavoro onesto, si teneva fuori dai guai ,era sposato con l'uomo della sua vita, e cercava di essere un padre amorevole per Yev.

Gangsters don't cryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora