Guardo En che mi fissa e apsetta che io parlo.
Cosa gli dico,non lo so davvero, cercherò di cambiare argomento.
Ad un tratto dico "Mattia allora per sabato è tutto pronto?"
Mi risponde di si.
Le altre due mi guardano perplesse ,io rido, salutiamo Mattia e ci dirigiamo in stazione con la voce di sottofondo di En che mi continua a stressare con Manu.
La settimana passa infretta e tra verifiche e nuove conoscenze sono sfinita;oggi è sabato ,oggi si va a ballare o come lo chiamiamo io e En "Andiamo a fare schifo ai poveri".
En viene da me e ci prepariamo.
Opto per un look semplice ma non troppo banale,gonna a tubo nera, corpetto bianco di pizzo, anfibi neri,trucco pesante nero, rosso e una borsetta.
En invece vuole strafare un po' come al solito,esce sempre in evidenza, comunque si mette un vestito con lo scollo a cuore , stretto alla vita e largo sui fianchi.Tacchi alti neri,una borsetta argentata piena di diamantini e una collana nera.
In effetti io e lei non amiamo il nero,no proprio no.Nat
En
Mattia viene a prenderci in macchina; c'è già Sonia ubriaca.
Ad un certo punto cerco una borsa nella macchina e la do a En, è il regalo per i 6 mesi che io e Mattia abbiamo cercato accuratamente.En scoppia a piangere le piace un casino.
È un anello con al centro un cuore di Swarovski nero.
Arrivati davanti alla discoteca scendo insieme ad Sonia,En e Mattia andranno a fare la loro cenetta romantica.
Che abbia inizio la seratona.
Sono le 2:00 del mattino e di Sonia non c'è traccia come al solito sarà da qualche parte a flirtare con qualcuno.
Mi siedo sui divanetti ed a un certo punto intravedo Manu che parla con un suo amico;da quello che so si chiama Stefano,alto,massiccio,occhi di un azzurro penetrante, cappelli chiari,lisci, look normale,solito amante delle felpe e di un paio di pantaloni a caso.
Smetto di fissarli e cerco Erika ma non la trovo;mi alzo e vado a prendere un'altro drink.
Quando ritorno sui divanetti vedo dritto davanti ai miei occhi Erika che bacia Stefano e mi esce un "Cos..."non riesco a capire.Guardo Manu che è vicino a loro e come se niente fosse si dirige verso di me,si siede e mi beve un sorso del drink.
Nella mia vita ho solo 2 regole:
1)I miei amici non si toccano
2)L'alcool è mio e non lo condivido con nessuno.
Ne ha appena infranta 1, sa che se infrange anche l'altra è un ragazzo morto vero? Mentre penso questo lo fulmino con lo sguardo e lui scoppia a ridere, ma dico che problemi ha questo ragazzo?! Però ha davvero un bel sorriso... NON DEVO PENSARE QUESTE COSE CAZZOOO.
Tra una risata e un pensiero di morte mi invita a ballare e senza esitare accetto.
È abbastanza timido all'inizio,io invece mi faccio trasportare dalla musica, vedendomi si scioglie pure lui.Continua sempre ad avvicinarsi,mi prende per i fianchi e continuiamo a ballare così per un po',si avvicina sempre di più, CAZZO STA PER BAVIARMI,mi avvicino pure io,gli appoggio una mano sul petto,sento solo suo profumo,sento i suoi muscoli che escono in evidenza con la maglietta bianca attilata,ma a un certo punto veniamo interrotti da una mano,la mano di Erika.
Mi guarda con aria infuriata e dice urlando con alla fine una risatina da viziata"AHAHAHAH COSA CI FAI QUI CON IL MIO RAGAZZO?!"
Guardo lei,poi lui e decido di andare a casa senza dare nessuna spiegazione a nessuno.
Mentre esco sento Manu che mi chiama ed a un certo punto riesce ad afferarmi per un braccio ,di scatto le lo tolgo e gli dico che mi deve lasciare stare la cosa migliore per entrambi.
Fanculo,questa non ci voleva,l'ho combinata grossa sta volta,Erika me la farà pagare.
Ma che cazzo ho fatto,a cosa pensavo?
Rientrando in casa sbatto la porta e mi precipito subito in camera mia,mi butto sul letto,mi infilo le cuffie e inizio a piangere senza motivo.
Fisso un punto vuoto nella camera,mi gira la testa, l'alcool sta già facendo i suoi effetti;mi alzo per andare a fare una doccia, dovrebbe rilassarmi,anzi lo fà.Mettendomi il pigiama ripenso a quello che è successo, infondo non mi sarebbe dispiaciuto e incomincio a fantasticare e che è così perfetto,poi quelle labbra dio,cosa non sono,no,non posso,non me lo posso permettere.
Mi dirigo a letto e mentre mi ripeto tra me e me che quello è il ragazzo della cara figlia di papà e prima di mettermi a dormire mando un messaggio a En e le racconto tutto, lei ci mette 3 secondi a rispondermi e per tutta la notte penso alla sua risposta: fregatene di Erika lui vuole te e tu vuoi lui, prenditelo.
Con queste parole in testa mi addormento.