Capitolo 3

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<<Trauma cranico, ferite superficiali.... le è andata bene, se la vostra versione dei fatti è vera. Se non foste arrivati in tempo, sicuramente quel soldato le avrebbe fatto molto di peggio. Avete trovato altre persone al di fuori delle porte o questa ragazza è l'unica?>> chiese il dottore con uno tono malinconico. <<Purtroppo questa è l'unica, e siamo stati anche fortunati a trovarla, ma...>> il capitano si interruppe, notando che la ragazza stava riprendendo conoscenza: <<Ciao,come ti senti?>> le chiese in tono gentile. <<Mi gira la testa>>, rispose lentamente Laurel, <<Dove mi trovo?E dov'è mia sorella?>> chiese con tono apprensivo. Il dottore lanciò uno sguardo al capitano, che aspettò qualche secondo prima di risponderle: <<Mi dispiace, sei stata l'unica che abbiamo trovato fuori dalle porte, se tua sorella è riuscita ad entrare prima della chiusura si sarà salvata, in caso contrario temo che l'abbiano presa loro..>>. Il capitano abbasso lo sguardo, e si rese conto che il suo cellulare stava squillando, quindi si affrettò a rispondere: <<Pronto? Qui capitano Lancshire, mi dica>>.  <<È arrivato il gruppo dei Ribelli che stavamo aspettando, vorranno sicuramente sentire il vostro rapporto>> disse una voce grave dall'altra parte del cellulare, <<si affretti a raggiungerci, ci servirà il vostro aiuto>>. La chiamata si interruppe immediatamente, facendo intuire che la situazione non era delle più rosee. Il capitano si voltò per andarsene, ma Laurel gli prese il braccio <<Cosa succederà a coloro che sono stati fatti prigionieri? Organizzerete una squadra di salvataggio?>> chiese speranzosa la ragazza. <<Mi dispiace>>, le disse il capitano con voce dura, <siamo in guerra,non possiamo salvare tutti quanti,per quanto io lo voglia...>> con le lacrime agli occhi, Laurel replicò <<Ma hanno preso la mia famiglia, non posso abbandonarli..... è arrivato un gruppo di Ribelli giusto?Perché non chiediamo a loro di aiutarci?>> osservò disperata la ragazza. <<Loro hanno già una missione, che è molto più importante della vita di una manciata di persone. Mi spiace,devo andare>> e il capitano si incammino fuori dalla stanza, seguito dal dottore.

<<Codardo!>> penso infuriata Laurel, <<se non proverai a chiedere tu aiuto a quei dannati Ribelli, ci proverò io. E se rifiuteranno di aiutarmi ci andrò da sola, non posso abbandonare la mia famiglia>>. Si alzo con la testa che ancora le doleva, uscì dalla stanza e, riconosciuto il capitano Lancshire, iniziò a seguirlo a distanza.

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