Dietro le quinte

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Era notte fonda ormai, stava per iniziare il mio turno, ma il mio capo mi chiese di raggiungerla nel retro del locale, anche se un po' riluttante, mi affrettai a raggiungerla. La trovai seduta su uno sgabello in legno mentre fumava una sigaretta, appena mi vide fece un ultimo tiro per poi buttare la sigaretta sul pavimento che poi schiacciò con il piede, alzò lo sguardo verso di me che la stavo osservando in silenzio e mi fece un sorriso come per dirmi 'sto per darti la notizia più bella della tua esistenza', e ciò non prometteva nulla di buono.
"Allora Jessica, l'ho fatta venire qui perché questa sera non si esibirà sul 'palco'" disse facendo le virgolette con le dita sulla parola palco, io la guardai interrogativa spronandola a continuare, "ecco, questa sera resterai diciamo dietro le quinte, si, esattamente dietro le quinte" disse, io non capivo cosa voleva dire, così mi decisi a parlare "scusi Jada, ma non capisco proprio dove vuoi arrivare" dissi guardandola sorridendo leggermente, lei mi fece un sorriso malizioso e alzò ed abbassò le sopracciglia in modo ambiguo "dovrai offrire un lavoretto speciale ad un cliente speciale" disse, ed in quel momento capii dove voleva arrivare, mi aveva praticamente detto di scoparmi un cliente, la guardai e mi affrettai a scuotere la testa velocemente in segno di negazione "nono, non voglio... non può farlo qualcun'altra questo 'lavoretto'?" Dissi facendo le virgolette con le dita sulla parola lavoretto e lei si affrettò a negare "no, ho scelto te per un motivo. Adesso vai in quella stanza e fai ciò che devi fare senza obiezioni" disse, io la guardai male ma alla fine assecondai i suoi ordini andando verso la stanza che mi era stata indicata in precedenza, adoravo Jada, non era molto avanti con l'età ed era gentilissima, ma certe volte era proprio insopportabile.

Nightclub Where stories live. Discover now