*Nikki's POV*
Mi arrivò un messaggio. Decisi di alzarmi dal divano, stando attenta a non svegliare Kendrik. Era Marco. Cazzo quanto bene gli volevo. Mi aveva inoltrato quel monologo. Ogni volta che lo sentivo dal vivo erano brividi. Questa volta invece la sensazione era diversa. Ero felice, tanto. Mi stava capendo, aiutando in qualche modo, anche solo ascoltandomi. Ero davvero felice, mi sentivo leggera.. di quelle leggerezze che capitano poche volte nella vita. Solo poco dopo notai che c'era una sottospecie di invito dietro quel "stasera hai impegni". Ero agitata.. ma felice. L'ho detto mille volte. Ma mi sentivo davvero così. Decisi di rispondere.
-Ehi Marcolì, stasera devo tenere Kendrik perché i miei staranno fuori città- inviai il messaggio.
Poco dopo feci una cosa forse stupida.. presi il telefono e scrissi un altro messaggio.
-Se vuoi puoi venire a cena da me, sai non sono molto brava in cucina, ma posso provarci-
In attesa di una sua risposta, Kendrik si svegliò.
-Nikki- sussurrò ancora assonnato.
-Dimmi Ken-Mi guardò con quei due occhioni grandi, color cioccolato, come quelli di mio padre.
-Mi fai il bagnetto?- chiese lui.
-Ma certo piccolo-
Gli sorrisi, lo presi in braccio e salimmo in bagno. Aprii l'acqua e la profumai col suo sapone preferito: allo zucchero filato. Una volta pensate che l'avevo trovato sul vasino con tutte le mani sporche di sapone e il flacone per terra. Era un pasticcione ma lo amavo con tutta me stessa. Kendrik prese le sue paperelle di gomma e giocò in acqua per un po', mentre io andai a prendere il telefono per poi tornare subito in bagno da lui.*Marco's POV*
Non pensavo accettasse. Il pensiero di andare a casa sua mi imbarazzava abbastanza e mi metteva ansia, ma quella ragazza mi faceva uno strano effetto, sarei stato per ore ad ascoltarla. Lo dico sempre e lo ripeto.. io adoro i contatti, che siano baci, carezze o anche semplicemente sorrisi, parole e sguardi. E Nikki mi faceva questo effetto. Avevo davvero voglia di rivederla. Nel frattempo, mentre pensavo a che cosa scrivere, mi accesi una sigaretta. Era uno di quei momenti di riflessione profonda, anche se alla fine si trattava solo di una cena. Avevo voglia di stare con lei, ma qualcosa mi bloccava. E mi sentivo stupido, perché un altro con una ragazza così bella, ci avrebbe già provato alla grande. Io non ero così, per niente.
27 anni e gli appuntamenti mi davano ancora problemi, come fossi un ragazzino alle prime cotte. Ah Mengò, sei irrecuperabile, pensai tra me e me. In quel momento decisi di risponderle dato che erano ormai passate le cinque.-Ehi Nikki, se per te non è un disturbo a me va bene.. così posso salutare anche Kendrik. A che ora passo?- le inviai il messaggio e mi diressi verso casa.
Entrai. C'era un casino assurdo.. e decisi invano di sistemare un po'. Mezz'ora dopo vidi che poco era cambiato, e così andai di sopra a farmi la doccia. Decisi di ascoltare un po' di musica.. e in quel momento mi andava Ligabue. Andavo pazzo per i suoi testi. Ero sempre stato suo fan.. sapete, uno di quegli amori abbastanza morbosi per la musica. Poi lui è un uomo straordinario. Entrai nella doccia, accompagnato dalle note di "ho perso le parole".
"Ho perso le parole
Vorrei che ti bastasse solo quello che ho
Io mi farò capire
Anche da te
Se ascolti bene se ascolti un po'
Sei bella che fai male
Sei bella che si balla solo come vuoi tu
Non servono parole
So che lo sai
Le mie parole non servon più."*Nikki's POV*
Wow, Marco aveva accettato."Vieni pure verso le sei e mezza, a più tardi Marcolì" risposi io.
Kendrik uscì dall'acqua e lo avvolsi nel suo accappatoio giallo. Sembrava proprio un pulcino. Lo cambiai e gli misi il pigiamino, dado che poi non saremmo più usciti.-Kendrik- dissi io.
-Si Nikki?-
-Stasera abbiamo un ospite-
-Chi?- chiese lui super curioso.
-Ehm.. Marco- dissi abbastanza imbarazzata.
-Sii!- iniziò a gridare lui.
-Sei contento?- chiesi io.
-Si, io voglio bene a Marco e sono contento perché sei contenta anche tu-Lo guardai. In effetti ero davvero contenta. Avrei avuto da una parte il mio cucciolino Kendrik, e dall'altra parte Marco. E non serve descriverlo. Ma non ero felice tanto per il fatto che sarebbe venuto il mio idolo a casa mia anzi, a questo avevo smesso di pensarci subito dopo che lui raccolse Ken da terra. Ero felice perché era lui.. la persona fantastica che avevo avuto modo di "conoscere". Ero felice perché lui mi capiva e mi faceva dimenticare le cose brutte.
Ero felice.Andai in camera e decisi di mettere una maglietta bianca a maniche corte abbastanza larga e dei pantaloncini corti di tuta grigi. Non volevo formalità, e penso che Marco avesse già intuito la mia semplicità. Mi diressi verso la cucina per preparare qualcosa. Erano le sei.
*Marco's POV*
Andai in camera. Cazzo mancava solo mezz'ora. Optai per una canottiera e dei pantaloncini neri. Per la disperazione mandai una foto a Davide, chiedendogli un consiglio.
-Sei un figaccione Mengò, vai tranquillo ahah- rispose lui.
-Che coglione sei Da. Ci sentiamo più tardi-
-In bocca al lupo Mengò-
Mi avviai verso casa di Nikki e per l'ansia accesi l'ennesima sigaretta.*Nikki's POV*
*Toc Toc*
Marco era qui.
Andai ad aprire, ed inutile dire che appena lo vidi ebbi una sottospecie di mancamento. Era bellissimo. Canotta bianca, pantaloncini neri, barba folta e scura. Quegli occhi color cioccolato mi sorridevano. E ovviamente il suo sorriso. QUEL SORRISO. Sapeva di mirtillo e sigaretta. In un certo senso era un mix perfetto.*Marco's POV*
Mi guardava con quegli occhi color ghiaccio. Gli occhi mi fottevano, l'ho sempre detto io. Aveva i capelli raccolti in una cipolla, maglietta bianca e pantaloncini grigi di tuta. (Sarò anche uno tranquillo, ma le curve le vedo anche io, e le sue sono a dir poco perfette.)
Mi sorrise.-Ciao Nikki-
-Ciao Marco-La abbracciai.
-Tutto bene?- chiesi abbastanza tranquillo.
-Si grazie tu? Entra pure- disse
-Tutto bene Nikki- entrai.Inutile dire che era tutto perfettamente a posto. Tavola apparecchiata e pizza in forno. Si dava da fare la ragazza.
-Vuoi bere qualcosa?- Nikki mi porse un bicchiere di vino.
-Grazie- sorrisi.In quel momento arrivo il piccolo Kendrik
-Marco!-
Mi corse incontro.
-Ciao piccolino- Aprii le braccia e lui mi abbracciò.
-Come stai?- mi chiese
-Tutto bene piccolo e tu?
-Tutto bene- mi diede un bacino sulla guancia e gli sorrisi.*Nikki's POV*
Li guardai. Quei due andavano d'amore e d'accordo. E non potevo essere più felice.
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"Però l'amore mi ha cambiato l'esistenza"
FanfictionUna normale ragazza di 19 anni. E lui, Marco. Tutta la mia vita.