Capitolo 1.

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*Bene, devo alzarmi*
Quella mattina dovevo portare all'asilo Kendrik, il mio fratellino.

Ah già, non mi sono ancora presentata proprio bene. Mi chiamo Nikki, ho 19 anni. Mio padre si chiama Jason, è di colore, e viene da Los Angeles, mentre mia madre è italiana.. E poi c'è lui, la mia felicità, il mio fratellino Kendrik. Sia io che lui abbiamo una carnagione mulatta.. Eh già, la nostra famiglia è un po speciale. Impazzisco letteralmente per la WWE, il Wrestling. Spesso sono stata negli Stati Uniti, e qualche incontro l'ho potuto vedere. Questa passione me l'ha trasmessa mio padre.. il mio idolo indiscusso è The Viper, the Legend Killer, the Apex Predator: Randy Orton.. e il nome non ha bisogno di presentazioni. È un fottutissimo dio per me. Amo Seth Rollins, the Architect. Il mio bad boy preferito, lo stronzo ma allo stesso tempo cucciolone per eccellenza. E ovviamente i suoi "fratelli": Roman Reigns, The Guy e Dean Ambrose, the Lunatic Fringe. Amo tutto di questo sport, e tutti i martedì e mercoledì sera, sono incollata alla TV per vedermi Raw e Smackdown, giusto per vedere le stronzate di Y2J Chris Jericho, la milfona per eccellenza Stephanie, il demone preferito di Satana Kane e il guru della palude Bray, accompagnato dalla sua Wyatt Family. Si, amo la WWE.
Ho finito la scuola l'anno scorso, vivo a Milano con la mia famiglia. Sono una ragazza che adora il calcio ( si sono Milanista😌) e il mio idolo, Marco Mengoni. Lui mi è stato accanto nei momenti difficili della mia vita (essendo "diversa" dai miei coetanei, venivo spesso presa di mira) e mi ha aiutata come nessun'altra persona ha saputo fare. Adoro tutto di lui; la voce, che mi accompagna da ben sei anni, la risata e quegli occhi color cioccolato. È la mia felicità. Mi sono anche tatuata alcune delle sue frasi, uno dei tatuaggi più recenti è il suo autografo sul polso. Tengo davvero tantissimo a lui.
Per quanto riguarda la musica sono innamorata di Ligabue, letteralmente. Innamorata di ogni suo testo, parola e nota. Con lui sono cresciuta, e con lui voglio crescere. Adoro poi Tiziano Ferro.
Per quanto riguarda gli artisti stranieri, stravedo per Jason Derulo e Chris Brown.

-Cucciolo avanti svegliati che andiamo all'asilo- dissi piano al mio Kendrik.

Dal lettino provenne solo un piccolo lamento e poi quel sorriso iniziò a spuntare.
-Nikki- disse con una vocina ancora assonnata.

Gli sorrisi, era uguale a mio padre, era bellissimo. Andai a prenderlo nel suo lettino, lo baciai e scesi in cucina.

-Hai fame Kendrik?- dissi sorridendo.
-Un po' si- rispose.

Aveva il pigiamino giallo, sembrava una sottospecie di pulcino, i capelli un po' arruffati e gli occhietti ancora assonnati.

Gli preparai il latte, guardammo un po di cartoni e ci preparammo.
Io mi misi i pantaloni di tuta grigi e una canotta bianca un po' scollata, mascara e un po di rossetto bordeaux e andai a preparare il mio cucciolo.
Pantaloncini corti di tuta neri e una maglietta rossa.
Lo presi in braccio, presi le chiavi e uscimmo di casa.
Per la strada giocammo un po come facciamo sempre e dato che eravamo in anticipo ,andammo al parchetto.
Lo portai sullo scivolo per un po', e poi iniziò a correre.
Era tremendo, non stava mai fermo, e quella mattina mi fece prendere un grosso spavento.
Mentre stava correndo, io ero al telefono con mia madre, che era al lavoro. Persi un attimo di vista Kendrik, e mezzo secondo dopo lo vidi in braccio ad un ragazzo.
Corsi verso Kendrik, ero disperata.. Era scivolato per terra e si era fatto male.
Il ragazzo lo teneva, era di spalle, e cercava un qualsiasi sguardo che lo potesse aiutare.
Arrivai da lui.
-Kendrik!- mi misi ad urlare.

Il ragazzo si girò.
Era familiare, troppo familiare.
Era alto, magro, e un ciuffo di capelli un po' riccio, gli cadeva davanti l'occhio.
Aveva la barba scura e gli occhiali da sole. Non avevo dubbi. Era lui, Marco.

-È tuo figlio?- mi disse lui?
-No, è mio fratello- risposi disperata.
-Tranquilla- mi disse con un sorriso. -Sta bene, mi ha appena salutato-
-Cazzo, meno male- tirai un respiro di sollievo. -Grazie Marco- lo abbracciai.

Notò i miei tatuaggi.
-Ah, famme capì- disse ridendo.

Lo guardai imbarazzata
-Si, ecco, sono frasi tue- dissi.
-Lo avevo capito- rise.

Guardai l'orologio.
Era tardi.

-Kendrik, stai bene?- dissi io.
-Marco mi ha aiutato- disse con la sua vocina da cucciolo.

Marco sorrise.
-Vedo che me conoscete in famiglia ah?- disse divertito e soddisfatto.
-Direi di sì- ribattei io sorridendo.

-Devo scappare, grazie ancora Marco-
-Figurati, adoro i bambini- disse con gli occhi che brillavano dopo essersi tolto gli occhiali.

Presi Kendrik in braccio e mi allontanai da Marco.
-Non farlo più hai capito?- dissi al mio cucciolo.
-Scusami sorellina- disse.
-Ti perdono amore- sorrisi.

Lo lasciai all'asilo e tornai a casa.
Non posso crederci.
Marco.
Marco aveva salvato Kendrik.
Quel Marco.
Il mio Marco.

-Cazzo.Ho dimenticato la borsa.-

Tornai al parco e la borsa era sparita.
Non ero più sicura neanche di quello. Tornai a casa a controllare  se l'avevo lasciata lì.

*Marco's POV*
-Che situazioni, che carino quel Kendrik, e che razza di bella ragazza è sua sorella-

Vidi la borsa sulla panchina, la ragazza l'aveva dimenticata.
-Di solito non mi piace guardare le cose degli altri, ma non posso lasciarla qua-

Aprii la borsa e trovai l'indirizzo di casa. Dentro la borsa c'era il mio cd e il foglietto del tatuaggio che aveva sul polso. Che dolce. Decisi di recarmi a casa sua per riportarle la borsa.. Era talmente preoccupata per il suo fratellino che se l'è scordata.

Ciao a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto.❤️
                              -Ila
(Mettete la stellina se vi è piaciuto⭐️)

"Però l'amore mi ha cambiato l'esistenza"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora