'Sono lacrime quelle giusto?' mi disse quasi arrabbiato.
'n-no,ma cosa ti importa?' risposi altrettanto nervosa.
'senti,la tua vita non potrebbe andare meglio di così!' disse.
Io lo guardavo minacciosa,con le.labbra all'interno e gli occhi lucidi. Non avevo idea di cosa volesse dire.
'sei fortunata,' continuò,'non hai nessun problema per la testa tu.'
Io continuavo a guardarlo tranenendo le lacrime.
'che cosa vuoi dire con questo?' dissi.
'che voglio dire? beh ora te lo spiego.' rispose, poi continuò:' Non ho studiato tutto l'anno e ora verrò bocciato,i miei non mi faranno fare più nulla,ho organizzato questa festa per dirvi addio,in un certo senso'.
A quel punto non ce la feci più e scoppiai a piangere:' per te questi sarebbero problemi? questi sono problemi? non sono un fottutissimo niente in confronto ai miei di problemi!'
Lui si alzò dalle scale e mi venne vicino:'Fammi sentire su' disse sospirando.
Io piangendo continuai:' tu non capisci un cazzo della sofferenza! secondo te cosa si prova ad avere 14 anni e a non avere nemmeno un amico? a tagliarsi i polsi perché non si accetta l'aspetto fisico? ad avere un padre assente perché sta dalla sua"fidanzatina" a fare chissà cosa con un pacchetto di control sempre in tasca? cosa si prova a perdere la mamma a 14 anni? e per finire... cosa si prova secondo te a non aver mai dato il primo bacio perché ti amo da quando ti ho visto e non mi hai mai calcolata? Dimmelo!' continuavo a piangere a dirotto:'si ti amo! ti amo Michael!'
Non riuscivo a credere di averlo detto ma ancora più imbarazzante sarebbe stato se lui mi avesse rifiutato.
Michael mi abbracció:' scusa se ti ho aggredita Jess, non volevo,non sapevo che la tua vita è così difficile,ma non preoccuparti,perché da oggi ci sono io con te. Si,perché anch'io ti amo!' disse.
Ero così felice che continuai a piangere per la gioia.
'non piangere più piccola mia' e il nostro dolce discorso si concluse col più bel primo bacio della storia. Era dolce e sincero. Si,era diverso dal mio sogno ma non mi dispiaceva affatto. Anzi ero contentissima. Il bacio a stampo durò poco, la lingua di Michael era nella mia bocca,io ricambiai. Infondo ero convinta che quella sera sarebbe successo qualcosa.
'scusa é la prima volta che do un bacio' dissi con una piccola risatina finale.
'ahaha,piccola non preoccuparti posso insegnarti io..' disse dandomi un secondo bacio.
Aprii gli occhi e difronte a noi c'era Joshua,con gli occhi pieni di lacrime mi guardava fisso negli occhi. Riuscivo a percepire il suo odio. Si sbattete la porta alle spalle e corse verso la macchina tenenendosi le lacrime.
'Josh,aspetta ti prego!' urlai.
'Cosa vuoi? pensavo provassi qualcosa per me.' rispose.
Non riuscivo a crederci, due ragazzi mi volevano,certo che per essere invisibile ero abbastanza visibile.
'senti Josh, tu sapevi quello che provo per Michael,perché fai così? non voglio perderti per favore!' cominciai a piangere di nuovo.
Josh si fermò,si girò e mi guardò e disse:'scusa,sono stato stupido a pensare di piacerti. Mi perdoni?'
'perché dici così? io ti voglio bene,per favore perdonami tu!'.
Ci abbracciammo improvvisamente. Un abbraccio lungo e piacevole.
Mi girai e c'era Michael che ci guardava dalle scale di casa sua.
Josh disse:'ci vediamo domani,ora ho bisogno di stare un pó solo,per pensare.'
'aspetta!' dissi io,'resta qui un altro pó dai!'
'no,scusa voglio andare' disse chiudendosi in macchina.
'aspetta! come faccio a tornare a casa? lo sai che abito lontano! per favore la metro sta chiusa a quest'ora! Josh per favore!' urlavo inutilmente visto che Josh era già partito e si era allontanato.
'perfetto,ora che faccio?' dissi arrabbiata e impaurita.
'che dirò a mio padre? ah,no,tanto a lui non importa.'.
Mi sedetti su quelle scale e misi la testa fra le gambe.
'bhe.. non vorrei essere maleducato o invadente.. ma se vuoi... puoi dormire qui!' disse Mike.
Era così carino.
'davvero?' risposi,lui annuì,'grazie mille! ora chiamo mio padre!' dissi.
Presi il cellulare e feci il numero di mio padre.
'il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.'
'oh fottutissimo stronzo!' urlai lanciando il telefono in terra.
'dai calmati..' disse Michael abbracciandomi delicatamente.
'sai che c'è? Non mi importa cosa dice. Se tu vuoi,resto a dormire da te. Non mi rovinerà più la vita!' dissi.
'ahah,così mi piaci!' disse Michael scherzando.
Mi prese la mano e insieme tornammo a casa sua.
Cominciammo a ballare. Quella fu la sera più bella di tutta la mia vita. Mi divertii un sacco.
Quando tutti lasciarono l'appartamento aiutai Mike a pulire.
'ma i tuoi dove sono?' chiesi invadentemente.
'sono fuori per lavoro,ma comunque è un vantaggio per noi,o mi sbaglio?' rispose,chissà cosa aveva in mente.
Io annuii e decisi di non parlarene più perché notai che non era un argomento piacevole per Michael.
'Perché non ti prepari per andare a dormire piccola? Vai in camera mia,al piano di sopra prima porta a sinistra. C'è un cassettone,prenditi una mia maglia'. Mi disse dolcemente.
'oh,grazie..' risposi timidamente. Salii le scale come una bambina che gioca saltellando sui gradini.
Michael mi guardava e gli scappò una piccola risatina.
Aprii quel cassettone e presi una maglietta e me la misi. Mi arrivava appena sulle ginocchia, era tutta bianca con le spalle verdi.
Stavo per scendere quando incontrai Michael per le scale:' ora ti faccio il letto,tu dormi in camera mia,io in salone.' disse,era così tenero!
'oh,beh grazie mille.. ma.. io.. vabe lascia perdere' mi sentivo davvero una cretina dopo quello perché la verità era che io ho tanta paura di dormire sola,almeno a casa mia c'è mia sorella...
'hei,che c'è? ti vedo preoccupata?' mi chiese.
'ehm no è che.. ho un pó paura a dormire sola..' dopo quello l'imbarazzo crebbe a dismisura.
'piccola fai sul serio o vuoi semplicemente la mia compagnia?' chiese ridendo.
Io mi misi a ridere e risposi:'un pó di tutti e due..'
'comincia a metterti nel letto,torno subito.' e andò in bagno.
Mi infilai sotto le coperte,il letto non era molto largo,meglio,così avremmo dormito abbracciati.
Mike entrò in camera con in dosso solo dei boxer. Il mio sogno si stava avverando. Ero una sorta di vegente o cosa?
L'ansia cominciò a crescere,e ancora di più quando entrò nelle coperte con me e mi diede un bacio.
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invisibile.
Non-FictionJessica,una ragazza'invisibile' racconta la sua vita attraverso un diario.