:-non sono come tua madre io, te lo dico chiaro e tondo, mi vedrai altre 2 scarse volte.
Mi sento morire dentro, rischio davvero di svenire, inizia a girarmi alla testa, mi rivengono in mente immagini con mio padre ed immagini del bagno, delle forbici del mio polso, riviene spontanea la voglia di creare un taglio talmente grande da urlare dal dolore con il sorriso.esco di corsa dalla stanza e dall'ospedale e prendo la strada per casa.
Sono offuscata dalle troppe immagini che continuo a vedere confuse.
mi ritrovo un auto davanti che mi sta per travolgere.Mi sveglio di colpo con un grandissimo mal di testa, non mi era mai successo prima, sono troppo preoccupata, ho paura di soffrire come ho sofferto prima, ho paura di ritrovarmi distrutta e non riuscire a risalire nel sorriso.
Preferisco non parlarne, mi alzo velocemente, continuo a vedere immagini confuse dell'ospedale, del sogno.
Non è mai successo, mi ha spaventato a morte.Raggiungo la cucina e trovo mamma e Luke mangiare tranquilli, mi siedo e comincio a mangiare, sono tutti molto silenziosi ma è normale, la mattina siamo sempre sconvolti dal risveglio, che sia presto o meno.
Accenniamo una discussione da stupidi prova di senso, tipico.
Mi preparo velocemente e mamma ci accompagna in macchina a scuola, per fortuna ieri mi sono ricordata di avvisare la squad che non sarei andata con loro.
Durante il viaggio ero mezza addormentata appoggiata sulle gambe di Luke.Appena arrivata cerco disperatamente Sascha con gli occhi, ma niente da fare, continuo a vedere tutta la sua squad senza di lui. Noto che Taylor mi sta fissando, mi giro di scatto, non voglio avere conversazione con lui.
Suona la campanella e tutti entriamo in classe, finalmente al suo banco vedo Sascha, corro da lui :-Mi spieghi che cazzo ti è preso? Credi davvero che tra io e Taylor ci sia qualcosa? Dico decisa.
Mi guarda, non capisco cos'abbia in mente al momento. Dopo un eternità a fissarmi, apre bocca:-Non credo di essere fatto per te.
Mi sento subito triste, ma davvero ho un fidanzato così testardo? :-Non è vero un cazzo, ci amiamo Sascha.:-ci devo pensare.
Fa ed immediatamente, come se fosse in programma entra la prof. Ma entrare 1 minutino più tardi? No eh mi raccomando.Passano veloci le ore, suona l'intervallo e decido di non andare da Sascha, mi ha chiesto del tempo, non voglio innervosirlo e peggiorare la situazione.
Proprio mentre esco dalla classe qualcuno mi prende per un polso e mi trascina verso una stanza vuota, l'aula di tecnica, che negli ultimi anni non è mai stata utilizzata a causa dei pochi computer al suo interno, di solito chiusa con una serratura.Arrivati dentro mi ritrovo Taylor a un centimetro da me. Che appena incontra i miei occhi mi bacia, non so perchè ma ricambio, sento tantissimi brividi ed emozioni mai sentite prima, mi stacco velocemente rendendomi conto che quello che sto facendo è sbagliato.
Non so cosa dire, mi guarda deluso, decido di andare via senza aprire bocca.
Non dico nulla a nessuno e passo il resto della mattinata silenziosa e dubbiosa.Quando finalmente suona la campanella vado via velocemente senza rivolgere parola a nessuno, non voglio assolutamente vedere le ragazze, soprattutto Cesca.
Mi rendo improvvisamente conto che avevano tutti ragione, stiamo esagerando ed io sono fidanzata.Chiamo Bibi e le dico che mi gira la testa e che preferisco tornare da sola, cosi mi incammino.